Match point Akademia. Varaldo: "Sarebbe bello riavere un palazzetto caldo" VIDEO

Match point Akademia. Varaldo: “Sarebbe bello riavere un palazzetto caldo” VIDEO

Simone Milioti

Match point Akademia. Varaldo: “Sarebbe bello riavere un palazzetto caldo” VIDEO

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venerdì 22 Aprile 2022 - 08:10

Sabato pomeriggio Akademia Sant’Anna ospita San Salvatore Telesino. Facendo almeno un punto le messinesi chiuderebbero al primo posto nel girone F di Serie B1 femminile. Abbiamo parlato di questo e altro con l’opposto Barbara Varaldo

MESSINA – L’Akademia Sant’Anna, dopo importante vittoria contro Melendugno, sabato al PalaTracuzzi ha la possibilità di chiudere matematicamente in testa al girone F nel campionato di pallavolo di Serie B1 femminile. Ne abbiamo parlato con Barbara Varaldo, 20 punti a referto contro la seconda del girone, che si è concessa nuovamente ai nostri microfoni. L’opposto di Akademia ci ha spiegato il momento che vive la squadra, i prossimi obiettivi e ci ha raccontato l’aneddoto da cui è nato il saluto finale che le ragazze rivolgono al pubblico dopo ogni partita.

Appuntamento al PalaTracuzzi alle ore 18 per Akademia Sant’Anna contro San Salvatore Telesino, all’andata come sottolinea Varaldo le campane costrinsero le messinesi al tiebreak. C’è la voglia di vincere ancora in casa ottenendo il punteggio pieno, anche se per blindare il primo posto in classifica basterebbe anche solo un punto. Ma la squadra di coach Gagliardi inizia a fare i conti anche in vista di chi sarà il prossimo avversario ai playoff.

Per assistere alla partita bisogna essere in possesso del green pass e registrarsi a questo form per accedere al palazzetto, inoltre la partita sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook ufficiale dell’Akademia Sant’Anna.

Intervista a Barbara Varaldo

Venite da un’importante vittoria, sabato avete il match point per chiudere prime il girone.

“Sicuramente la vittoria della scorsa settimana – ci racconta Barbara Varaldo – è stata importantissima, gratificando tutto il lavoro fatto da agosto sino ad oggi. Ancora non c’è la certezza di essere prime e lavoriamo a testa bassa per i prossimi due match. Saranno due punti importantissimi da prendere per la classifica e in ottica playoff. Giochiamo in casa la prossima e sarebbe bello avere un palazzetto caldo come la scorsa che ci ha dato una grande mano. Continuiamo a lavorare, siamo fiduciose e non molliamo”.

Parli di 6 punti, non vi accontentate?

Ogni punto adesso è importante per i playoff. È vero siamo già qualificate però in vista dell’avversario dei playoff è importante fare punti, già sabato potremmo essere matematicamente prime, ma ci interessano entrambe le partite da vincere.

Gagliardi contro Melendugno ti ha detto di non avere il braccino.

“In realtà Nino mi parla sempre di qualunque cosa – sorride Barbara Varaldo -, questa frase in particolare me l’ha detta durante il primo set dopo un mio errore in battuta. Ci stava la sua spinta in quel momento. Il braccino che non devo averlo me lo dice sempre, indipendentemente da questo aneddoto siamo state brave. Abbiamo spinto nel momento in cui dovevamo spingere, specie dopo aver perso il primo set in casa”.

Si è parlato della forza della squadra, cosa ci dici?

“Purtroppo perdere Michela (Pisano) è stata una sfortuna, l’abbiamo persa per questo campionato e sta già lavorando per il prossimo. Ambra (Composto) invece all’improvviso si è bloccata per un problema alla schiena. Sta recuperando pian pianino, ma noi abbiamo dimostrato che siamo una squadra in tutti i sensi. Le ragazze che avevano giocato poco in quella partita sono entrate e sono state bravissime. Tutte insieme abbiamo dimostrato ciò che siamo e ciò per cui lavoriamo da inizio anno”.

Ci presenti la sfida contro San Salvatore Telesino?

“Noi all’andata abbiamo giocato il tiebreak con loro, per noi è importante vincere ottenendo il bottino pieno anche perché siamo in casa e siamo in un momento in cui giochiamo bene. Giocheremo una prestazione attenta, hanno dei centrali buoni, il libero è buono, è una squadra ostica”.

Ci spieghi il saluto finale che fate a fine partita? È nato da te?

“È nato così, parlando ci raccontavamo cosa facevamo da piccole e io ho detto che facevo ballo, danza classica, che sembra incredibile. Raccontavo che facevo il pliè e il tutù, da qui è nato quell’urlo e la mossa che facciamo rivolgendosi al nostro pubblico che ormai ci risponde. È divertente vedere gli uomini farlo”.

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