Le recinzioni verranno eliminate e l'area bonificata. Oggi il sopralluogo tecnico nel parcheggio dell'Asp
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Una storia che risale a più di 30 anni fa. Un’area all’interno del parcheggio dell’Asp all’Annunziata fu recintata da privati e così si presenta ancora oggi. Cancelli realizzati anche con vecchie reti arrugginite in cui continua a crescere rigoglioso il verde. In mezzo alle auto degli utenti che si recano agli uffici dell’ex Margherita non mancano vegetazione infestante e rifiuti abbandonati di ogni tipo. Persino lavandini, water e pezzi di bagni smaltiti in modo illecito. Risale a qualche anno fa il sequestro dell’area da parte della sezione Edilizia della Polizia municipale. Dopo altri anni di silenzio però finalmente qualcosa si è mosso. L’Asp ha deciso di riprendersi l’area di sua proprietà, bonificarla e poi realizzarci un parco giochi inclusivo, ovvero anche a misura di bambini con disabilità.
A ringraziare la nuova governance dell’Azienda sanitaria sono il consigliere comunale Dario Carbone e il presidente della V Municipalità Raffaele Verso, che hanno più volte sollecitato gli enti a dialogare fra loro per cancellare una volta per tutte anni di degrado e immobilismo.
Il progetto dell’Asp di Messina
Nell’area insiste una costruzione con un tetto in amianto che dovrà essere sicuramente demolita e tutto intorno verrà bonificato. Poi sarà l’Asp ad occuparsi del progetto di realizzazione di un parco giochi inclusivo.
Presenti al sopralluogo la funzionaria dell’area Patrimonio dell’Asp Giulia Pulejo, l’ingegnere dell’Ufficio tecnico Giancarlo Lazzari e il comandante della Polizia municipale Giovanni Giardina.
Speriamo sia la volta buona.
Cosa vuol dire “inclusivo”? Sembra tanto un aggettivo inutile, di quelli che a scuola ci tagliavano ( con la matita rossa)
Parco giochi “inclusivo”. Ormai e’ tutto “inclusivo”. Parco giochi bastava.
Detto cio’, si consente che dei cittadini si facciano padroni PER ANNI di aree pubbliche, quando si dovrebbe intervenire IMMEDIATAMENTE con sgombero forzato e denunce.
Piu’ correttamente, si dovrebbe parlare del pieno sfruttamento, per la collettività, di tutta l’area dell’ Ex Ospedale. BENE, per quanto riguarda il “parco inclusivo”. Bene, anzi, benissimo per migliorare ulteriormente la funzionalità in ambito ASP, delle strutture esistenti. E per gli altri Padiglioni, in atto inutilizzati ? Se ne devono impadronire i soliti “clochard” o peggio, drogati e ladri ? E del progetto della Cultura ? E dell’Emeroteca (in atto allocata nell’inadatta ed angusta sede di Sant’Agata ???) ? Perchè non dare a quest’ultima sede culturale, lo spazio che, invece, merita ?????? CUI BONO ?