Autostrade siciliane. Arrestati ex dirigente del Cas e due imprenditori VIDEO

Autostrade siciliane. Arrestati ex dirigente del Cas e due imprenditori VIDEO

Redazione

Autostrade siciliane. Arrestati ex dirigente del Cas e due imprenditori VIDEO

giovedì 02 Febbraio 2023 - 08:14

Sarebbe stata alterata la gara da 10 milioni per il servizio del presidio antincendio sulle autostrade Messina -Catania e Messina - Palermo

La Direzione Investigativa Antimafia sta eseguendo nel territorio della provincia di Messina e nel nord Italia un’ordinanza di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale peloritano, su richiesta della locale Procura, nei confronti di quattro persone indagate in concorso del delitto di turbata libertà dei pubblici incanti.

Arresti domiciliari per un dirigente, oggi in pensione, del Consorzio per le Autostrade Siciliane e due imprenditori a capo di imprese leader nella fornitura di servizi attinenti la rete viaria. Per un terzo imprenditore scatta il divieto di esercitare imprese o ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese per sei mesi.

Gara presidio antincendio

Le indagini della Dia, coordinate dalla Procura di Messina, hanno fatto emergere come nel corso del 2020 gli indagati abbiano posto in essere una serie di collusioni turbando il procedimento di formazione del bando di gara riguardante l’espletamento del servizio di presidio antincendio nelle gallerie della rete autostradale A18 Messina-Catania e A20 Messina-Palermo, pubblico incanto indetto dal Consorzio Autostrade Siciliane per un importo di quasi 10 milioni di euro.

Imprese già determinate

Attraverso le loro condotte, gli indagati erano riusciti a far sì che il contenuto del bando fosse strutturato in maniera tale da indurre la stazione appaltante ad individuare il contraente in un’Ati (Associazione temporanea d’imprese) già determinata. A ciò si arrivava, come documentato tramite attività tecnica e servizi di pedinamento, attraverso ripetuti incontri e scambi di documentazione riservata tra gli indagati. In tal modo si incideva sui contenuti del bando che, una volta modificato, presentava requisiti tecnici particolarmente restrittivi con l’intento di escludere potenziali concorrenti a favore dell’impresa di interesse.

Nasca: “Rafforzeremo i presìdi anticorruttivi”

“Le notizie sull’inchiesta della Dia di Catania e sull’arresto di un dirigente a riposo del Consorzio non possono che provocare amarezza e sconcerto, anche se si tratta di fatti accaduti tre anni fa”. È questo il primo commento del neo presidente Filippo Nasca ai fatti emersi stamani.

“Nel confermare la massima collaborazione nei confronti della magistratura” – prosegue l’avvocato Nasca – “confermo che già nel prossimo consiglio direttivo di venerdì saranno decise drastiche misure di rafforzamento dei presidi anticorruttivi interni, con un turn over dei responsabili dei procedimenti e una ricognizione delle gare d’appalto in corso di espletamento. L’opera di riorganizzazione del Consorzio Autostrade Siciliane è appena all’inizio, sarà purtroppo non breve ma estremamente incisiva. La rete autostradale è un patrimonio di tutti i siciliani, va riqualificata e resa sicura, e ci vorrà del tempo per i ritardi dei decenni passati. Ma è evidente che  tutto ciò dovrà avvenire dentro una cornice operativa di trasparenza e legalità”.

2 commenti

  1. Finalmente si inizia a cambiare?

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  2. In carcere, non agli arresti domiciliari devono andare.

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