Basile e De Luca: "Oggi Messina, domani la Sicilia per sfrattare la vecchia politica" VIDEO

Basile e De Luca: “Oggi Messina, domani la Sicilia per sfrattare la vecchia politica” VIDEO

Marco Olivieri

Basile e De Luca: “Oggi Messina, domani la Sicilia per sfrattare la vecchia politica” VIDEO

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martedì 14 Giugno 2022 - 07:01

Sul palco di Piazza Duomo gli interventi del neo sindaco, eletto al primo turno, e del leader di Sicilia Vera: "Siamo solo all'inizio"

MESSINA – Fuochi d’artificio, una folla di persone che inneggia a Basile e De Luca, tanto entusiamo nella zona tra il comitato elettorale di Sicilia Vera e il palco di Piazza Duomo. Il drone che sorvola il cielo, la gioia degli elettori, trombe da stadio, gli assessori e i leader in corsa verso il palco. Federico Basile è sindaco di Messina con oltre il 46 per cento al primo turno, Una vittoria del progetto politico di Cateno De Luca in vista delle regionali. L’intervento di Ismaele La Vardera, ex Iena e portavoce di Sicilia Vera, anticipa il senso politico del messaggio di De Luca: “Da Messina parte la conquista con De Luca sindaco di Sicilia”.

De Luca: “ll voto un preavviso di sfratto per Musumeci e Miccichè”

In video l’ex Iena ed ex Cinquestelle Dino Giarrusso (“Quella di oggi è una vittoria dei messinesi”) annuncia il ritorno oggi in città per festeggiare. Il messaggio dell’europarlamentare è quello di partire “da Messina per cambiare la Regione Siciliana”.

Sul palco il presidente di Sicilia Vera Giuseppe Lombardo, il deputato Nino Germanà, protagonista con la lista Prima l’Italia, l’ex giudice Angelo Giorgianni, De Luca e il neo sindaco si prendono gli applausi di chi li ha sostenuti. Per De Luca, “il voto rappresenta un preavviso di sfratto per Musumeci, Miccichè e tutta la vecchia politica”. Come già anticipato, un concetto sintetizzato da Ismaele La Vardera: “Da Messina questa sera parte una rivoluzione che vedrà Federico Basile sindaco di Messina ma Cateno De Luca presidente della Regione”.

Sul palco intanto, dalla vicesindaca Previti agli assessori Musolino, Gallo, Caruso e Calafiore, tutti si stringono attorno al nuovo sindaco, mentre la gente intona cori simil brasiliani per Basile. La gente si scatena quando De Luca perde ogni freno nel proclamare la sua vittoria politica sugli avversari e in particolare rispetto al centrodestra.

Germanà: “La vittoria di una grande squadra”

Non mancano i cori anche per l’onorevole Germanà, che così esordisce: “Non potevo neanche immaginare l’emozione che provo stasera assieme a questa grande squadra. Quando si vince, a vincere è la squadra. Tutti insieme crediamo nella rinascita della città”.

Basile con la fascia tricolore simbolica consegnatagli da De Luca

Basile: “Continuità a un progetto che ha funzionato”

Candidato a sindaco da metà febbraio, Basile, mentre la gente invoca “Federico, Federico”, insiste su Messina come laboratorio di un modo di fare politica differente. Sottolinea il sindaco eletto al primo turno: “Abbiamo spiegato alla vecchia politica che la vera politica è quella che facciamo noi. Siete voi”, aggiunge rivolgendosi alle persone.

Per l’ex direttore generale del Comune, “questo successo garantisce continuità a un progetto che ha funzionato”.

“C’è chi ha creduto nel territorio e non nella politica dei palazzi”

“Questo è risultato è frutto di un lavoro di squadra – aggiunge Basile – e di chi ha creduto nel territorio, piuttosto che alla politica dei palazzi. Nino (rivolgendosi al parlamentare Germanà n.d.r.) siamo tutti una squadra e il risultato è il nostro. Da qui, da domani riparte il nostro progetto politico. Non è solo la vittoria di Federico Basile o Cateno De Luca ma è la vittoria di chi vuole cambiare la politica. Siete davvero in troppi e senza la Tatangelo… (riferimento al concerto finale per Croce sindaco, n.d.r.). Noi abbiamo De Luca che canta. Ma stasera la cantata no…”.

Le vittorie di Sicilia Vera a Santa Teresa di Riva e Itala

I messaggi politici di Sicilia Vera seguono alcune linee guida: la continuità amministrativa, la contrapposizione tra la politica di De Luca e Basile rispetto a quella “dei palazzi e dei vecchi politici”, l’idea di Messina come trampolino di lancio per conquistare la Sicilia e l’Italia. Tra gli interventi, quello del deputato regionale Danilo Lo Giudice, rieletto sindaco di Santa Teresa di Riva: “Oggi è il primo tassello di un grande progetto che vedrà la Sicilia protagonista con Cateno De Luca presidente della Regione Siciliana”.

Sempre come Sicilia Vera, un contributo di Daniele Laudini, eletto sindaco di Itala: “Anche in questo piccolo paese, che rappresento, prevale il movimento. Itala ha voluto seguire quest’esempio, nel segno di una rivoluzione che attraversa il nostro Paese”.

Domenica festa di compleanno per il vincitore

Continua Basile: “Io ero certo della vittoria. Ma questa vittoria è importantissima, con una percentuale di rilievo, che fa capire una volta per tutte che non esistono le segreterie dei palazzi. Esiste la piazza, quella che nessuno ha fatto. E da qua parto. Vi ringrazio – dice rivolgendosi al pubblico – perché avete scelto uno che sa fare il sindaco. E perché mi avete fatto il più grande regalo. Io domenica compio 45 anni e ci rivediamo di sera per festeggiare insieme (si presume a Piazza Duomo, n.d.r.) il mio compleanno da sindaco di Messina e la vostra vittoria”.

Per comprendere la strategia di De Luca, bisogna analizzare il suo comizio. Nulla è lasciato al caso e gli attacchi maggiori sono diretti al centrodestra e ad alcuni politici, come Musumeci, Totò Cuffaro, Miccichè, il consigliere comunale Salvatore Sorbello. Quest’ultimo protagonista sui social di numerosi affondi contro l’ex sindaco.

Il “noi” e il “loro” contrapposti, tra la nuova e la vecchia politica, sono funzionali all’idea del leader di Sicilia Vera come laboratorio politico, quello di oggi, che scompaginerà i vecchi assetti.

Ieri sera a Piazza Duomo

De Luca: “La città non ha gradito il referendum sulla mia persona”

Sostiene De Luca: “C’è stato un tentativo di ammazzarmi in casa. Avrebbero voluto che io mangiassi la mela del peccato. Ma io non ho ceduto a compromessi. La nostra è stata un’azione politica trasversale di moralizzazione. Questo per me è il modello Messina, che ha dato lezione alla vecchia politica e al presidente della Regione Musumeci, venuto due volte a Messina per fare campagna elettorale”.

“Nessun accordo con la politica tradizionale”

Per l’ex sindaco, “la città non ha gradito il referendum sulla mia persona. In un recente sondaggio si parlava di un grande consenso nei miei confronti. Ma i nostri avversari non hanno fatto altro che attaccarmi. Il centrodestra, in particolare, ha cercato di sfidarmi e colpirmi sul terreno a me più congeniale. La conferma del giudizio positivo sulla nuova amministrazione, da parte dei cittadini, è resa evidente dal mio successo, mentre in precedenza chi governava non veniva riconfermato a Messina. Centrodestra e centrosinistra hanno proposto la politica tradizionale e sono stati spazzati via. La gente non ne può più – afferma De Luca – di chi era nel centrosinistra e ora è nel centrodestra. E soprattutto non ne può più della vecchia politica”.

“Basile? Lui è la parte politico/amministrativa migliore di me. Quanto al centrodestra, – evidenzia De Luca – noi lo abbiamo invitato alle nostre iniziative regionali per fare emergere le contraddizioni di questa coalizione e farle espodere. Così è avvenuto. Il nostro progetto è un modello di governo della Città Metropolitana credibile, al servizio davvero dei cittadini”.

“Sicilia Vera lontana da logiche di potere”

Spiega De Luca: “Ringrazio chi è disponibile ora ad allearsi con Sicilia Vera ma Cateno De Luca e Sicilia Vera sfuggono dalle vecchie logiche. Mentre i parlamentari messinesi hanno fatto accordi trasversali sulla pelle dei messinesi per farmi fuori – mette in risalto De Luca – e nulla per la città, noi abbiamo consolidato questo progetto politico. Sono sfugggito ai colpi del centrodestra e non sono disposto ad allearmi in modo incoerente. Ho scelto la coerenza”.

Tra la canzone in sottofondo “Terra d’amuri” e la gjoia degli elettori, De Luca ha attaccato Musumeci, definendolo un avversario ideale da battere. Per il gran finale, sul palco anche le mogli dell’ex sindaco e del primo cittadino: Giusy Gregorio e Daria Rotolo.

De Luca chiude gli occhi e canta ispirato dopo aver stigmatizzato la “Banda Bassotti politica” e dopo aver osservato che “questa vittoria al primo turno scompagina le carte in modo irreversibile”.

De Luca: “Il mio destino politico affidato alla Madonna e agli elettori”

Nel frattempo, il capo di Sicilia Vera attende di sapere se scatterà il premio di maggioranza per le sue liste (“Siamo in bilico” ). E si domanda se gli exit poll non siano stati fatti a Messina forse “per non fare entrare nei salotti politici nazionali il laboratorio messinese. Indagheremo, così come denuncerò la diffusione di sondaggi farlocchi durante le elezioni”.

Ribadisce l’ex sindaco: “Noi andiamo avanti, per le regionali, e non trattiamo con chi ha distrutto la Sicilia. Ho affidato il mio destino politico alla Madonna e a voi elettori. E non scendo a patti. Io sono un uomo libero che punta a diventare sindaco di Sicilia”.

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2 commenti

  1. Un solidale pensiero va a tutti quelli che hanno svenduto il proprio voto per una vana promessa, magari anche solo per un piatto di lenticchie.
    Grazie al cielo è prevalso il senso civico di responsabilità e consapevolezza. Con Basile alla guida di Messina è lecito sperare nel vero cambiamento, nella continuità di trasparenza e legalità che De Luca ha lasciato in dote.
    Per i traffichini, parassiti, politicanti, affaristi, predatori, si prevede un periodo di magra, non avranno vita facile…PER FORTUNA

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    1. E un sentito ringraziamento a Germanà, la faccia nuova della politica. Ma fatemi il piacere!! Il vecchio modo di fare politica non è stato per niente sconfitto, anzi…i voti li sono andati a scovare anche in Francia

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