Il dolce suono della “ciarameddra”: segreti dello strumento messinese - VIDEO

Il dolce suono della “ciarameddra”: segreti dello strumento messinese – VIDEO

Matteo Arrigo

Il dolce suono della “ciarameddra”: segreti dello strumento messinese – VIDEO

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sabato 28 Dicembre 2019 - 08:27

Rosario Altadonna, musicista-liutaio, ci racconta le origini della zampogna. Uno strumento che con il suo suono durante il periodo natalizio, rende l’atmosfera magica.

Nelle chiese, nelle viuzze dei paesini, nelle cattedrali. Durante il periodo natalizio, il suono che ci accompagna, è quello inconfondibile della dolce voce della “ciarameddra”.

La zampogna; strumento che sui monti Peloritani affonda una tradizione secolare.

Rosario Altadonna, musicista- liutaio, oggi direttore musicale, ci racconta le origini di questo strumento della tradizione popolare messinese. Rosario si dilettava già da bambino con il “Friscalettu”, flauto di canna diritto a bocca zeppata del popolo siciliano.

Crescendo, intraprende l’attività di ricerca sulle Tradizioni Popolari, specializzandosi nella conoscenza nonché nell’uso di svariati strumenti musicali facenti parte della tradizione siciliana, come la “zampogna a paru” dei Monti Peloritani e la bifara (oboe popolare).

Grazie ai rapporti instaurati con noti costruttori del passato, impara le tecniche costruttive al tornio, facendo proprie i segreti di un’arte, altrimenti, destinata a sparire, dei costruttori-consatori di zampogne.

Zampognaro sui Peloritani

Rosario oggi è un riferimento per tutte quelle persone che vivono di musica popolare, suonatori di ogni parte della Sicilia sono sempre in contatto con lui, anche tramite il web, per apprezzare gli strumenti che sono davvero eccezionali, caratterizzati da un suono molto puro e da un’impeccabile intonazione. Periodicamente organizza corsi e seminari vari, per trasmettere e divulgare il suo sapere nei confronti di questi strumenti, della loro costruzione e delle tecniche esecutive, nonché della loro storia e dei contesti d’uso di strumenti veri, organologicamente molto semplici che portano in essi la storia dei popoli che li hanno utilizzati e continueranno ad utilizzarli, grazie a persone come Rosario, che dedica la sua vita ad essi.

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