La raccolta differenziata porta a porta funziona solo con la collaborazione di tutti VIDEO

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Pippo Trimarchi

La raccolta differenziata porta a porta funziona solo con la collaborazione di tutti VIDEO

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domenica 06 Giugno 2021 - 11:06

La città pulita è una conquista di civiltà. La raccolta porta a porta in tutta la città è un risultato importante. I cittadini devono fare la loro parte. Non è difficile.

Se gli esercenti dei locali fanno una corretta raccolta differenziata, MessinaServizi può fare la sua parte senza difficoltà e il centro può essere pulito già dalle prime ore del mattino. Lo dimostrano le immagini che vi proponiamo, riguardanti l’area della movida di Piazza Lepanto. Insomma la parola magica per un’efficace raccolta differenziata è: collaborazione. I cittadini e i gestori di locali si devono impegnare a rispettare le regole e il servizio pubblico deve essere puntuale, efficiente e regolato sulle esigenze effettive dell’utenza.

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Adattarsi al contesto senza alimentare privilegi

Ogni situazione infatti, ha le sue peculiarità e, seppur in un quadro di disposizioni generali, serve il giusto adattamento al contesto. Naturalmente, senza alimentare privilegi o assecondare richieste fondate sulla necessità di ottenere il massimo vantaggio individuale senza alcuno sforzo, magari cercando alibi di ogni genere. La raccolta differenziata fa bene all’ambiente e, prima o poi, farà bene anche alle tasche dei cittadini, soprattutto quando si riuscirà a rendere più economico il conferimento dell’umido e si ridurrà l’incidenza delle discariche private sul sistema di gestione dei rifiuti.

La raccolta porta a porta in tutta la città è un risultato importante

Insomma, è vero che la città in diverse zone subisce l’azione degli incivili di ogni sorta, refrattari ad adattarsi alle regole in particolare quando non pagano la TARI. E’ vero anche che lo spazzamento lascia ancora molto a desiderare e in molte strade e marciapiedi la sporcizia impera per troppo tempo. Però avviare il servizio porta a porta in tutta la città era un’operazione da far tremare le vene ai polsi. E solo chi è animato da spirito di parte può disconoscere quanto impegno e capacità di programmazione il Presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo e il suo consiglio d’amministrazione abbiano dedicato al raggiungimento di un obiettivo così importante. Anche perché, è giusto dirlo, sono poche le lamentele sull’efficienza e sulla puntualità del servizio di raccolta dei rifiuti differenziati. E di questo, una volta tanto, è giusto rendere merito ai tanto bistrattati operatori della società di gestione dei rifiuti.

Una svolta storica non vedere più i cassonetti per strada

E’ ovvio, naturalmente, che non siamo in paradiso e la pulizia svizzera è ancora lontana, ma non vedere più i luridi cassonetti per strada è una svolta storica che la comunità, al di là delle appartenenze politiche, dovrebbe accogliere come un successo che appartiene a tutti. Così come dovrebbe essere considerato un importante successo collettivo la crescita al 40% della percentuale di raccolta differenziata, dichiarata da Pippo Lombardo con l’avvio del porta a porta nelle aree prima scoperte del centro città. Siamo ancora lontani dal 65% annunciato con troppa enfasi e troppa fretta da De Luca ma, condiderate, le cifre di partenza, una giusta soddisfazione è lecita.

La maggioranza dei messinesi si è adeguata alla novità

Un risultato del genere, così importante per l’ambiente, non avrebbe potuto essere conseguito senza una strategia adeguata e la capacità di tenere la barra dritta. Così come decisivi sono stati i rilevanti investimenti in macchinari e attrezzature realizzati in questi anni da MessinaServizi, che hanno inciso sull’articolazione dei costi da coprire con la TARI. Ma, soprattutto, sarebbe stato una chimera se gran parte dei messinesi non si fosse adattato a una nuova modalità di gestione del rifiuto. Anche tanti nostri nonni lo hanno fatto, dimostrando che il cambiamento è davvero possibile. Perciò bisogna continuare convintamente in questa direzione. Convincendo, con le buone e, quando serve, con le cattive anche coloro che ancora fanno fatica a modificare il loro stile di vita e insozzano la città appannando i risultati raggiunti. In questo senso attendiamo ancora di verificare l’impatto dei nuovi ispettori ambientali volontari in termini di prevenzione dei comportamenti scorretti. Il loro apporto può essere importante visto che dovrebbero svolgere attività di segnalazione alla Polizia Municipale degli atti di inciviltà.

Ancora c’è tanto da fare ma la strada è giusta

Insomma ancora tanta strada resta da fare ma il percorso avviato per restituire dignità e decoro alla città intera appare quello giusto. In questa direzione, auspicata da tutti, ci attendiamo che si consolidi il percorso di efficientamento di MessinaServizi. Da questo punto di vista bisogna migliorare ancora la gestione delle risorse umane, anche attraverso un valido sistema di valorizzazione delle competenze, incrementare la produttività e informatizzare il sistema organizzativo interno e quello di gestione dei servizi esterni. Si otterrebbe per questa via anche uno snellimento della struttura dei costi che potrebbe agevolare per parte sua la riduzione della TARI, che deve essere assillo costante degli amministratori di MessinaServizi e del Comune.

12 commenti

  1. Invece dei cassonetti dell’indifferenza ci sono quelli della differenziata

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  2. Luigi Paludetti 6 Giugno 2021 13:54

    Sempre le solite immagini del centro città. Vogliamo andare a controllare come sono le periferie. situazioni indicibili. Nessuno che se ne interessi fra due anni elezioni , vedrete come tutti arriveranno in quei luoghi sperduti a promettere di tutto.

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  3. E’ inutile girare attorno al problema essenziale: bisogna fare un censimento di tutti i potenziali produttori di rifiuti solidi urbani,al fine di mirare ad un archivio informatico dei contribuenti. Il resto è solo teatro!

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  4. Giusto. In effetti non ci sono più i cassonetti ma i marciapiedi pullulano di borse della spazzatura abbandonate là. E non parlo di posti sperduti, parlo proprio del centro città. Un esempio? Via Grillo dietro la chiesa del Carmine Altro che civiltà. Se continuiamo così…boh

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  5. Si possono avere i dettagli di del 40%?
    A ma non è chiaro se questa percentuale rappresenti la quota parte calcolata sul totale della spazzatura conferita, o piuttosto sul totale delle utenze censite.
    Considerando un buon 50% di evasione e quindi di mancato differenziamento, mi pare improbabile decisamente che si possa trattare della percentuale calcolata sul totale assoluto.
    Questo spiegherebbe i ritardi nei mancati benefici economici generalmente derivanti dalla differenziazione dei rifiuti.
    Sarebbe utile anche avere notizie precise sugli investimenti previsti per lo spazzameto meccanico.
    Quali i tempi di attesa previsti?
    Idem per quanto riguarda la lotta alla evasione. Sarebbe utile anche solo per motivare chi si comporta bene, che venisse pubblicato un report con il numero di evasori riportati alla legalità, e l’impatto che questi rientri avvenuti e previsti hanno avuto ed avranno nel nostro futuro prossimo.
    Vorremmo insomma quella che a molti piace chiamare ‘road map’ che ci aiuti a capire cosa accade al di là delle semplici buone intenzioni di chicchessia.
    Questa operazione potrebbe rendere coscienti i cittadini di quanto viene fatto e su quanto ci sia da fare, il tutto basato su indicatori semplici e chiari e dimensioni di analisi comprensibili a chiunque voglia capire.
    Grazie

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  6. Non solo le periferie…..

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  7. tolti i porci che buttano i sacchetti sui marciapiedi per il resto funziona

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    1. ignorare le cause non cambia gli effetti.
      Anche quello dell’incivilta’ è un aspetto del medesimo problema, tanto prevedibile quanto scontato purtroppo.
      La realtà resta quella che si trova sui marciapiedi.

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      1. ..e quindi?.. troppa burocrazia, troppa prosopopea, troppa filosofia…il messinese si combatte con foto trappole e multe inserite nella bolletta della luce e se non le paghi interrompi il servizio elettrico.. detto fatto..et voilà

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        1. allora rimane solo da chiedersi come mai non sia già “et voilà” tutto stato fatto.

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          1. …vallo a chiedere all’ opposizione o ai difensori di questa gente presente al palazzo..et voilà!

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  8. MONDELLO STEFANO 7 Giugno 2021 08:54

    Oltre a scovare gli evasori totali della TARI, sarebbe opportuno scovare anche i furbetti che si sono fatti autonomamente la riduzione della tassa dichiarando meno della metratura dei locali e delle loro abitazioni. …..e ve ne sono…..
    Stefanuccio

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