Altro bilancio, stavolta del consigliere Bonfiglio, che parla di una fiducia iniziale a De Luca minata da toni e insulti. E sul futuro: "Messina deve crescere"

di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana

MESSINA – Anche il gruppo consiliare Libera Me, rappresentato dal capogruppo Biagio Bonfiglio, ha tracciato un bilancio del cammino politico degli ultimi anni. Il sindaco Cateno De Luca si dimetterà domani, lunedì 14 febbraio, e il consigliere ha parlato del lavoro del suo gruppo e del rapporto con il primo cittadino: “Devo dire che il rapporto con questa amministrazione, soprattutto all’inizio, è stato di grande collaborazione. LiberaMe ha dato fiducia al sindaco nell’interesse della città. Abbiamo cercato, con il Salva Messina, di mettere in campo iniziative per cercare di evitare il dissesto. Ma lungo il percorso ci siamo dovuti rendere conto che anche quello che c’era stato proposto, per stessa ammissione del sindaco, non era strettamente corrispondente alla realtà. Anche in seguito ai suoi atteggiamenti e ai toni utilizzati i maniera irriguardosa e volgare nei confronti del Consiglio ha messo distanza tra noi e l’amministrazione”.

Bonfiglio: “Futuro? Messina deve crescere”

“Io credo che il rapporto tra le istituzioni debba essere ripreso – prosegue Bonfiglio – alla luce di un rinnovato rispetto, di una reciproca attenzione e collaborazione. Cosa che purtroppo nell’ultimo anno non è più avvenuto. Auspico che per il futuro si possa continuare a lavorare, bene come si è fatto in questi tre anni e mezzo per merito sia dell’amministrazione sia di un Consiglio che si è fatto carico di tante delibere e debiti. Penso alla chiusura dei derivati con Dexia che ha fatto risparmiare 12 milioni di euro al nostro Comune, questa è stata opera esclusiva del consiglio. Insieme a tutto il resto delle cose che abbiamo tentato di fare pur confrontandoci con una situazione di grande precarietà. Spero che il prossimo futuro possa esprimere un sindaco, un’amministrazione, che permetta alla città di crescere sotto il profilo sociale, culturale ed economico, per risalire la china dal degrado in cui ci siamo cacciati negli ultimi anni anche grazie a determinati comportamenti”.