Il primo cittadino anticipa l'eventuale mozione dei consiglieri e annuncia quale sarebbe la sua risposta: "Ribadisco che si voterà a Maggio o Giugno"

Di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico

“La mozione di sfiducia è stata presentata?” Cateno De Luca provoca i consiglieri comunali su un tema che tiene banco non da settimane ma da mesi. E lo fa spiegando cosa succederebbe, dal canto suo, se dovesse davvero arrivare il provvedimento: “Se i consiglieri che da mesi mi devono sfiduciare fanno quest’atto, e viene approvato, non ci sono dubbi: mi ricandiderò al sindaco. Se mi sfiduciano si va ad elezioni a prescindere dalle mie dimissioni. Vi posso ribadire che comunque si voterà a maggio o giugno”.

“Se andate a verificare il non-lavoro di questo consiglio comunale negli ultimi sei mesi – continua il sindaco – vi rendete conto che non c’è mai un atto che viene approvato se non dopo rinvii strumentali che fanno obiettivamente vergognare le istituzioni”. L’attacco di De Luca è praticamente frontale e lo scontro politico tra amministrazione e consiglio si fa più acceso che mai. Due gli scenari che quindi il sindaco pone di fronte a Messina: le sue dimissioni e la candidatura per la presidenza della Regione da una parte; la risposta all’eventuale sfiducia con una nuova corsa alla carica di sindaco di Messina dall’altra. Sembra una bomba pronta ad esplodere, ma non è così. Lo scenario si dipanerà in ogni caso nei prossimi tre mesi, con la famosa deadline tracciato dallo stesso De Luca nei mesi di febbraio e marzo prossimo.