A pochi passi dal mare e dal parchetto di via San Raineri, un'altra discarica prolifera indisturbata e nell'indifferenza generale
MESSINA – Prosegue il tour dell’immondizia e la nostra ricerca non risulta affatto complicata. La caccia al sacchetto della spazzatura si è ormai trasformata in una vera e propria, continua, scoperta di piccole discariche. E se pochi giorni fa abbiamo documentato le strade collinari, con stampanti e vasche da bagno, stavolta ci spostiamo zona mare, sempre restando a pochi metri dal centro storico. Basta percorrere la via Tommaso Cannizzaro fino in fondo, superando l’incrocio con la via La Farina, ed è lì che comincia una nuova avventura. Sotto l’occhio vigile di uno dei panorami più belli del mondo, cioè lo Stretto di Messina, si adagiano buste piene di immondizia, ma non solo.
Mobili di ogni tipo sono stati scaricati sul ciglio della strada, alcuni perfino in buono stato e con tanto di piatti ordinati al proprio interno. Recinzioni sfondate si accasciano al loro fianco, rendendo ancora peggiore una situazione di per sé già vergognosa. E poi, come se non bastasse, i topi. Le carcasse dei roditori morti, lì a marcire sotto a sole e pioggia, sono la “ciliegina” sulla torta nell’ennesima piccola discarica, che rappresenta però una questione ormai sempre più grande in tutta Messina. L’aggravante, inoltre, è la presenza di un piccolo parco per bambini a meno di 50 metri, in una zona troppo spesso sottovalutata come quella della zona falcata.
Il problema dell’immondizia gettata lungo la strada, negli angoli più o meno bui, diventa ogni giorno che passa sempre più pressante. L’assenza di una soluzione o quantomeno di un definitivo piano risolutivo, d’altro canto, non fa altro che generare ulteriore preoccupazione per una vicenda che appare senza fine.
Inutile prendere di mira l’amministrazione se manca totalmente il senso civico. Ci vorrebbero sanzioni straordinarie, tipo il carcere per certa gente poi vedi se lo rifanno. La demenza civica di alcune persone è strumentalizzata dalle opposizioni non c’è dubbio. Ricordo che la precedente gestione aveva portato Messina al default, oggi quasi totalmente risolto. Se De Luca andrà via la città cadrà nel baratro e la volontà massonica sarà ancora una volta affermata. Le famiglie potenti si arricchiranno governando masse abuliche e sottomesse
Ma menzamaddiu. Che c’entra l’amministrazione di una città che fa pagare la Tari più alta d’Italia con la raccolta dei rifiuti? Ma cosi i pacci.
….sono capaci di organizzare il servizio o no?
Va bene il senso civico che manca nel DNA dei cittadini Messinesi ,ma prendiamo atto che la città è sporca e piena di immondizia, perché l’amministrazione Comunale non è in grado di fare una pulizia programmata e organizzata in maniera perfetta. Proprio porte, stampanti, mobilia ,quindi materiale da togliere immediatamente, restano in ogni via in ogni angolo delle strade del centro e di periferia.
In via San Jachiddu spazzatura davanti condominio n.100 anche dentro torrente stesso nome. L’isola ecologica a un centinaio di metri,detta tremonti, ha davanti e a ridosso del muro buste lanciate da persone (NON SO COME DEFINIRLE).Ma gli operatori hanno gli occhi tappati? Posteggiano le loro auto proprio li accanto le buste, ma scherziamo? E io pago la Tari? Grazie. Uno sfogo.
Propongo anche un tour sul Viale Regina Elena , a partire dalla Despar verso il Viale Giostra…e Via Manzoni. Sembra di essere nei bassifondi di una città non ancora raggiunta dalla civiltà, dalla alfabetizzazione, e giacente nel degrado dell’ignoranza e della miseria(cosa che ovviamente non è).
Fine anni settanta abitavo in via la Farina 27, a due passi da li’ e gia’ allora era in queste condizioni. L’amministazione ha solo una parte di colpa…..
Il problema è che ancora c’è gente che da credito al Ciaramiddaru.