Il governo Draghi elimina altre restrizioni e l'Italia viaggia verso la normalità. I messinesi si dividono tra chi mantiene la mascherine e chi no. E non tutta la movida riaprirà
di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana
MESSINA – Mentre la curva dei contagi da Covid continua la sua lenta ma costante discesa, il governo ha varato le nuove norme per contrastare la pandemia, che prevedono la cancellazione di alcune restrizioni. Oggi, 11 febbraio, via l’obbligo di mascherine all’aperto in ogni parte d’Italia e pronta la riapertura delle discoteche, con regole ferree che vanno dall’utilizzo delle FFP2 al super green pass. Due norme che cambiano e altre ne cambieranno nel prossimo futuro, ma intanto anche Messina si prepara a un ulteriore passo verso la normalità. Per le strade della città, però, non tutti hanno deciso di togliere la mascherina e tanti sono stati i gruppi di persone che hanno preferito tenerle, che sia per abitudine o per maggiore sicurezza.
Discoteche a Messina: non tutti riapriranno
Capitolo discoteche: non tutti i locali riapriranno. C’è chi aspetta che la norma sia entrata in vigore da qualche settimana per non ripetere il caos delle riaperture nel periodo di capodanno, a cui sono seguite nuove chiusure, e c’è anche chi preferisce temporeggiare, in attesa di capire come si muoverà il mercato e se in effetti ci sarà una maggiore richiesta da parte della città. Tante le spese affrontate nei due anni da parte di chi investe in discoteche e locali della movida, che ora dovranno attrezzarsi con impianti di areazione adeguati, come già successo in passato, e con il controllo green pass. In discoteca sarà obbligatorio, inoltre, indossare la mascherina FFP2 nei momenti considerati di “transito”, cioè fuori dalla pista da ballo o se non si è seduti ai tavoli. Come risponderà Messina alle riaperture?