"No al ponte", in 7mila in corteo a Messina: "Lo Stretto non si tocca" FOTO e VIDEO

“No al ponte”, in 7mila in corteo a Messina: “Lo Stretto non si tocca” FOTO e VIDEO

Marco Olivieri

“No al ponte”, in 7mila in corteo a Messina: “Lo Stretto non si tocca” FOTO e VIDEO

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sabato 09 Agosto 2025 - 21:33

Una manifestazione pacifica e animata da slogan e cartelli contro la costruzione della grande opera. "No alle armi, sì ai soldi per ospedali, acqua e scuole", è stato ribadito

MESSINA – Il corteo no ponte per ribadire l’opposizione civile alla grande opera. Un corteo pacifico, animato da migliaia di cittadini, l’ipotesi è sui settemila o di più, nel centro di Messina. Stasera il momento finale è stato a Piazza Duomo e la sensazione è che sia stato un momento di democrazia nel quale in tanti hanno, con canti e cartelli, il loro punto di vista: “Vogliamo l’acqua, non la guerra. Ospedali, scuole, acqua h24 ma non la militarizzazione dei territori”.

L’iniziativa ha assunto un particolare significato pochi giorni dopo il via libera del Cipess al progetto definitivo del ponte sullo Stretto. Hanno più volte evidenziato i componenti dell’Assemblea no ponte, che ha promosso il corteo: “Con i 14 miliardi stanziati per l’opera e i 30 miliardi spesi annualmente in armi dall’Italia, quante delle emergenze strutturali del sud e delle isole (e non solo) si potrebbero sanare? La siccità, certo. Ma anche ospedali, scuole, autostrade, ferrovie e tanto altro ancora”La parte iniziale del corteo era animata, anche al megafono, dalla componente più antagonista dei movimenti. Il resto, la maggioranza, da associazioni, partiti e cittadini, tra slogan ironici e tanta voglia di partecipare.

Un momento di tensione c’è stato tra via Cesare Battisti e via degli Orti quando i celerini si sono messi a correre a protezione del cantiere della cosiddetta Torre imperiale. La vicinanza dei poliziotti con i manifestanti e il loro muoversi all’improvviso ha creato scompiglio e sono volate parole grosse. Per fortuna, la mediazione dei leader del movimento, da Alagna a Mazzeo e Sturniolo, ha impedito che la situazione degenerasse. Il tutto in linea con la tradizione dei cortei no ponte, sempre pacifici.

In quei frangenti, è affiorato l’incubo del Carnevale no ponte dello scorso marzo, che non va confuso però con le tradizionali manifestazioni contro la grande opera.

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19 commenti

  1. Giacinto Indelicato 9 Agosto 2025 21:41

    Credo che tutta messina si debba rendere conto che la distruzione della città debba essere evitata assolutamente.la colonizzazione dei lombardi e piemontesi deve essere respinta
    Salviamo la città da 50 anni di disastri con buona pace del sig
    Germana che forse è meglio che vada a vivere in Lombardia

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  2. Cari amici di Marx e Lenin, ogni tanto per par condicio parlate delle migliaia di persone che il ponte lo vogliono, o magari provate a chiedere agli automobilisti in fila a villa San Giovanni che aspettano in questo periodo ore se il ponte lo vogliono

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  3. Nella storia le manifestazioni pacifiche non hanno mai cambiato niente. Un esempio? La rivoluzione francese.

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  4. Non meno di 10000

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  5. Un corteo pieno di persone almeno 10/12000 Questo fa capire che le persone che non vogliono il ponte sono di più rispetto a quelli che lo vogliono

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  6. 4 gatti….

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  7. ……..siete la MINORANZA ASSOLUTA…….poveri ILLUSI ANARCHICI OLTRANZISTI…….NON contate NULLA……..viviamo in una DEMOCRAZIA e la MAGGIORANZA ASSOLUTA è favorevole al ponte sullo stretto……..

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  8. 7,000 o 8,000 no ponte , considerando che tra Messina e Reggio ci sono più di 400,000 abitanti sono sicuramente un numero irrisorio. Sicuramente non hanno centrato il loro obiettivo. Direi un fallimento.

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  9. Quando le ragioni mancano, si parla di numeri e %.
    Un corteo di 7000/10000 persone è enorme, visto il periodo estivo e la poca predilezione messinese a cortei e manifestazioni.
    Aggiungiamo che non siamo in una città con una rappresentanza politica come le grandi città, quindi è una mobilitazione tutta cittadina.
    Infine, giusto o sbagliato, il ponte è un opera colossale, con molte criticità, che oggi sono ancora ignorate.
    La protesta è più che giusta.

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  10. Le proteste civili sono sempre corrette. Forse il momento sbagliato. Questi cortei si dovevano fare almeno 2 anni fa. Oggi a progetto quasi in partenza non contano nulla. Sono cortei alla notav, inutili, solo per dare visibilità a quattro facinorosi di turno. La cosa che mi ha turbato di più è vedere bandiere della Palestina fuori luogo. E bandiere della pace, non credo stanno attuando una guerra ma un ponte. Gli slogan sentiti dalle dirette un pochino sopra le righe con un’incitazione alla reazione che ascoltata da persone non tanto sane potrebbe portare a violenza. Dunque facciamo proteste ma stiamo attenti a cosa si dice. Esempio gli scontri di carnevale. Non vorrei si vada verso quella direzione.

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  11. I progetti per il rifacimento della rete idrica siciliana del signor Musumeci ex presidente di regione, sono stati tutti Cassati dalla EU. Come certificato anche da De Luca
    Ovvero non abbiamo acqua anche a causa della totale inefficienza della Regione.
    La Lega deve allo stato 49 milioni di euro.
    Non erano suoi ma nostri per essere chiari.
    Ha perso gran parte del bacino di voti del nord.
    Si sono accorti che le chiacchiere su Roma ladrona erano solo un mantra per gente poco attenta ai fatti.
    Oggi si è spostata al sud.
    Per farlo ha dovuto ricalibrare tutta la sua retorica.
    È evidente che Roma ladrona non avrebbe attecchito al sud.
    Si è riciclata con il ponte e con accordi con le solite facce del sud.
    Si è trasformata per l’occasione insomma.
    Non è un ravvedimento ma un cambio di zone di caccia di voti.
    Al nord li hanno sgamati.
    Noi in mano a questi signori siamo.
    Nelle loro mani un asset fondamentale del paese.
    La loro storia non racconta nulla di buono, e se anche quella degli altri non lo fa, questo non cambia la sostanza dei fatti.
    Non sono affidabili.
    Punto.
    Abbiamo messo nelle mani di persone totalmente inadeguate il po’ di futuro rimastoci.

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  12. Nel frattempo però c’è chi a Villa fa qualche ora di fila per una traversata di 20 minuti (così dice Elly Schlein) alla modica cifra di circa 80€ andata e ritorno. Poi per carità ognuno è libero di manifestare ma che si faccia in modo pacifico e senza interferenze politiche.

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  13. Credo ci sia confusione sui numeri. Ieri l’articolo parlava di 10.000 persone, oggi leggo di 7000, mentre Repubblica ci riferisce di 3.000 persone partecipanti al corteo. In ogni caso considerando la partecipazione di oltre 50 tra associazioni, movimenti e partiti politici, mi sembra che il numero dei partecipanti sia irrisorio. Qualcuno ha scritto che rappresentano la maggioranza dei cittadini che non vogliono il ponte , ma considerando una popolazione complessiva di oltre 400.000 persone non credo si possa parlare di maggioranza. . inoltre che c’entrano le bandiere della Palestina con il ponte? Non mi è sembrato un corteo tanto pacifista. Quando si insultano le persone con epiteti pesanti, quando si parla di occupazione dei cantieri vedi Accorinti) non vedo niente di pacifico.

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  14. Che qualcuno dei si ponte mi indichi tre soli e veri vantaggi per la città di Messina. Argomentandoli possibilmente!!

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  15. Il ministro ha parlato di seimilaveicolo l’ora.
    Non inquinano, vero? Inquina di più un solo traghetti che trasporta 400 veicoli alla volta
    E aha anche detto che le imprese coinvolte saranno in primis quelle lombarde, poi quelle liguri, piemontesi eccetera ed ha detto: Conto (conti, cioè auspico ma non garantisco) che il sud sia coinvolto con la formazione professionale” Quattro corsi di assistenzialismo puro e stop. Tutto al nord. 120000 posti di lavoro (ma quannu mai) per il nord. Grazie Lega

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  16. messina e reggio fanno sui 400 mila abitanti e 7000 non sono niente su due città ma anche solo messina ne fà 210 e passa abitanti quindi dicono che tutta messina non lo vuole (il ponte) io sono a favore anche i prezzi dei traghetti esorbitanti per chi è pendolare automunito è un mortorio anche per lo stipendio basso aggiungo che è anche questione politica (quanti voti perdono la sinistra con il ponte)

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  17. A quelli che si lamentano dei prezzi dei traghetti, per giustificare una rapina a mano armata di 13,5 miliardi di soldi nostri ( di chi paga le tasse ovviamente), consiglio di scrivere ai signori Franza che gongolano all’idea che questo governo ha ancora una volta impedito una seria concorrenza da parte di FS, con la cancellazione dell’investimento in nuove navi (che avrebbero anche accorciato i tempi di attraversamento). Fate a meno di scriverle certe castronerie!
    A tutti coloro che il ponte lo vogliono, come il senatore Germanà, auguro di essere ricordati dalle generazioni future come i distruttori di Messina.

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  18. La claque leghista in azione. Il vostro tradimento per un pugno di lenticchie è patetico

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  19. CORRADO TAVIANO 11 Agosto 2025 08:36

    A dir la verità il giornale Repubblica, certamente di parte, parla di tremila partecipanti alla manifestazione. Mettetevi d’accordo, almeno tra di voi…

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