La Fortitudo in qualità di società capofila, interloquisce con l'amministrazione, che punta a riqualificare gli impianti. Il problema "grosso" sono i fari
di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico
MESSINA – Allenamento e partite quasi a lume di candela. Al Pala Russello, palazzetto tra i più vicini al centro cittadino con la sua collocazione strategica a Gravitelli, le società di pallacanestro che quotidianamente si allenano e giocano hanno alcuni problemi legati, soprattutto, all’illuminazione. Fortitudo, Pcr e Savio, i tre club coinvolti nella gestione (e nell’utilizzo) dell’impianto, fanno i conti con un sistema di fari che non sempre funziona e che rischia di pregiudicare la riuscita dell’intera attività. Ma il palazzetto ha anche altri problemi, che solo chi lo vive quotidianamente vede e prova a sistemare.
“Noi utilizziamo questo impianto da diversi anni – racconta Giuseppe Merrino, direttore sportivo della Fortitudo Basket Messina, società capofila nella gestione dell’impianto – e cerchiamo di averne cura il più possibile e tenerlo al meglio con le poche risorse a disposizione. Ma non abbiamo il supporto che vorremmo”.
I rapporti con l’amministrazione
Merrino racconta che le società hanno stretto rapporti più intensi nell’ultimo periodo con l’amministrazione Basile, tramite l’assessore allo Sport Massimo Finocchiaro e l’esperto Francesco Giorgio. “Sappiamo che la nuova amministrazione si sta spendendo per alcuni interventi – spiega -. In questo impianto non è mai stato fatto nulla in 20 anni, nessuna opera né ordinaria né straordinaria. Il problema cronico è quello delle luci e da due anni chiediamo un supporto, perché serve una squadra specializzata e soltanto il Comune può dare il lavoro. E poi ogni giorno nascono nuove criticità, cerchiamo di far fronte ai problemi grazie ai nostri ragazzi che sono i primi a mettere le mani e fanno in modo che il servizio possa essere erogato”.
Pala Russello, quale futuro?
“Chiaro è – prosegue Merrino – che se ci fosse una concessione pluriennale, che tenga conto dello stato di fatto del palazzetto, sarebbero preferibile. Ma prima di questo è necessario che ci si stringa tutti insieme per capire quale sarà il futuro della struttura. Nessuna società può avere la forza da sola per portare avanti un impianto così importante. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, se ci saranno le condizioni per poterlo fare”.