Tre studenti del liceo messinese "Maurolico" commentano le novità del ministero dell'Istruzione. E dicono "sì" all'educazione affettiva e sessuale nelle aule
MESSINA – Al liceo Maurolico, tra entusiasmo, dubbi e curiosità, l’anno scolastico 2025-2026 si apre dunque all’insegna del cambiamento. Ai microfoni di Tempostretto, i tre studenti maturandi intervistati di dicono pronti ad affrontare le novità scolastiche volute dal ministero. E sull’educazione affettiva e sessuale nelle scuole il parere è positivo.
Anche gli studenti dell’ultimo anno del liceo classico si preparano ad affrontare un percorso particolarmente importante: quello che li porterà all’esame di Stato. Un percorso che quest’anno sarà segnato da diverse novità introdotte dalla recente riforma scolastica, che ha modificato alcuni aspetti della valutazione finale, dando maggiore rilievo alle competenze acquisite durante il triennio.
Tra gli studenti della classe quinta, c’è chi guarda a questi cambiamenti con uno spirito positivo. Uno studente, Gioele Bagalà della classe 5E ha condiviso con noi la sua riflessione sul nuovo anno scolastico e sulla maturità che lo attende: “L’esame di maturità è un cambiamento interessante. Sono contento dell’importanza che viene data all’educazione civica e al PcTo, e in generale alle attività svolte in questi anni. Finalmente viene riconosciuto il valore del percorso che abbiamo intrapreso.”
La nuova riforma, infatti, punta a dare maggiore spazio al vissuto scolastico dello studente, includendo nel colloquio orale una parte dedicata proprio all’educazione civica e al Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro). Un riconoscimento che, per molti, rappresenta un passo avanti verso una scuola più attenta all’interezza dell’esperienza formativa, non solo ai voti.
Lo studente, consapevole delle sfide che l’ultimo anno porta con sé, lancia anche un messaggio ai suoi compagni: “Vorrei dare un consiglio: vivere questo anno con entusiasmo, nonostante i cambiamenti introdotti”. Parole semplici ma significative, che racchiudono lo spirito con cui tanti studenti del Maurolico si stanno preparando ad affrontare gli impegni del nuovo anno. Un invito a guardare oltre l’incertezza e a cogliere il lato positivo di una scuola in evoluzione, pronta ad accompagnarli verso il futuro.
Inoltre, un’altra misura che ha fatto discutere studenti, genitori e docenti di tutta Italia è il divieto assoluto di utilizzare il cellulare in classe. Ludovico Russo, studente della 5E ha espresso con lucidità la sua opinione in merito al provvedimento, criticandone l’efficacia “rispetto alle reali problematiche del sistema scolastico”. “Questa misura non coglie nello specifico quelli che sono i principali problemi della scuola italiana”.
Secondo quanto stabilito dal ministero, la condotta non sarà più un semplice numero simbolico, ma potrà influenzare concretamente il credito scolastico e, nei casi più gravi, perfino l’ammissione all’esame di Stato. L’obiettivo dichiarato è quello di favorire un clima scolastico più sereno e rispettoso, e di contrastare comportamenti inadeguati, come bullismo, mancanza di rispetto verso i docenti o disinteresse generale.
Su questo punto, Leonardo Visalli, studente della 5F ha espresso il suo punto di vista in modo chiaro: “Le misure sul voto di condotta tendono a limitare gli atteggiamenti negativi a scuola”. Una riflessione essenziale ma incisiva, che coglie lo scopo della riforma: non punire, ma prevenire. Rimettere al centro la responsabilità individuale significa anche rafforzare l’idea che la scuola sia un luogo di crescita, dove il comportamento conta.
Testo e servizio di Carmen Licata, progetto “L’estate addosso”
