Serie C, Capuano si presenta: "Messina è una piazza che desiderano tanti". VIDEO

Serie C, Capuano si presenta: “Messina è una piazza che desiderano tanti”. VIDEO

Simone Milioti

Serie C, Capuano si presenta: “Messina è una piazza che desiderano tanti”. VIDEO

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giovedì 14 Ottobre 2021 - 13:59

Ezio Capuano torna sulla panchina del Messina dopo 11 anni: "La squadra non merita questa classifica" e ai tifosi "spingeteci e non ve ne faremo pentire"

MESSINA – Nella sala stampa intitolata a Mino Licordari il nuovo mister dell’Acr Messina, Ezio Capuano, ha incontrato la stampa accompagnato dal direttore sportivo Christian Argurio. Prima di cominciare ha voluto fare due ringraziamenti: il primo “ai tifosi che verranno a Potenza che hanno già vinto la loro partita” ha detto; il secondo a Salvatore Sullo che gli ha lasciato in dote un gruppo già predisposto al lavoro.

Tra le prime domande che gli sono state rivolte Capuano ha parlato del ritorno a Messina dopo 11 anni. “Mi era stato dato per certo il ripescaggio allora – ha risposto il nuovo allenatore – quando non arrivo lasciai l’incarico perché non conoscevo bene quella categoria. Oggi porto tanto entusiasmo e sono sicuramente più maturo. Questa è una piazza che desiderano tanti, ma allenarci o giocare è un privilegio di pochi”.

Importante il sostegno dei tifosi

“Conosco bene le realtà degli ultras, per convincerli a seguire la squadra devono vedere i giocatori impegnarsi e sudare la maglia. Il risultato conta sicuramente ma è più importante far vedere una corsa lì, un recupero là, far capire di essere consapevoli di indossare la maglia del Messina e dare il massimo.

Io mi faccio garante con la tifoseria e assicuro di rappresentare chi ama la maglia biancoscudata. Ai tifosi chiedo solo di darci fiducia e sostenerci, e spingerci in questo momento di crisi che stiamo passando. Spingeteci e non ve ne faremo pentire. Il mio obiettivo è portare entusiasmo e far rinnamorare i tifosi”.

Idee di Capuano in campo

“Il mio essere personaggio mi ha aiutato a farmi conoscere, ma ha anche danneggiato la mia carriera. Posso dire che fare l’allenatore è una vocazione. Si dice che le mie squadre difendano bene, io credo siano equilibrate per questo prendono pochi gol.

Il mio modulo di gioco è diverso da quello di Sullo, la mia squadra accorcia molto il campo in avanti e cerca di recuperare palla presto. Parlare di moduli adesso è prematuro, tutti sanno che prediligo il 3-5-2. Ma anche così è difficile dire come giocherò perché ad esempio mettendo a centrocampo dei giocatori invece che altri cambia”.

Il Messina che ha trovato

“Il Messina è una buona squadra, l’abbiamo analizzata col mio staff e non merita questa classifica. Il fatto di essere giovani forse non ha aiutato in certe situazioni, perché i giovani magari tendono a voler strafare e commettono errori e in quel caso si abbassa la propria autostima.

È una squadra che ha la peggior difesa, ma anche un buon attacco sui cui ripartire. Il gruppo non mi è parso in difficoltà e neanche giù, non ho visto musi lunghi, ma tutti si sono messi a disposizione e si impegnano.

La prima cosa che deve fare un allenatore che subentra è non fare guai, abbiamo lavorato sulla tattica, quando arriva un nuovo allenatore si azzera tutto. I cambiamenti vanno portati piano piano in modo da dare certezza alla squadra. Un allenatore intelligente, al di là dei moduli, sa che non deve imporre al giocatore di adattarsi alle sue idee”.

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Un commento

  1. Mi sembra molto equlibrato e serio! Benvenuto a Messina e speriamo bene!

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