Una settimana vissuta pericolosamente, le video news di Tempostretto

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Redazione

Una settimana vissuta pericolosamente, le video news di Tempostretto

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domenica 19 Febbraio 2023 - 13:00

Dal 13 al 18 febbraio: sette giorni intensi a Messina

montaggio di Silvia De Domenico, servizi di Matteo Arrigo e Silvia De Domenico

MESSINA – Ecco le le video news dal 13 al 18 febbraio: sette giorni vissuti intensamente. In primo piano i danni da maltempo, con la storia di Vincenzo Serio e Laura Trimarchi. 15 anni di lavoro spazzati via dalla violenta mareggiata di giovedì 9 febbraio. La furia dei marosi ha devastato il loro locale ad Alì Terme. Dall’emergenza clima a quella abitativa, con la consegna di dodici nuovi alloggi da parte di Arisme. Restano ancora in attesa di riceverla 11 ex abitanti sempre di via Catanoso, una piccola baraccopoli a ridosso di un torrente nella zona sud di Messina, e il problema abitativo è ancora significativo nel territorio, E ancora, sempre questa settimana, l’ottimismo del sindaco Basile sul Piano di riequilibrio.

Ma non solo conti e problemi quotidiani: questa settimana Tempostretto Tv ha pure raccontato i 100 anni della merceria “Isabel”, “più forti delle crisi e delle bombe”. È qui dentro che sono nato e cresciuto, fra la “roba” della merceria, quando i negozi erano casa e putia”, racconta commosso Nicola Lauro. Ma torniamo ad affrontare i danni, enormi, della recente mareggiata: “tonnellate di pietre spazzate via, lavori cancellati dalla furia del mare“, dichiara il Comitato Salviamo Galati Marina. Al centro dello spazi mediatico la necessità di una messa in sicurezza dei terrritori. Oggi i cittadini chiedono garanzie ai cittadini. E l’assessore comunale Francesco Caminiti ha parlato, ai microfoni, di danni da 4 milioni e mezzo di euro.

E, ancora, problemi: incuria e abbandono in via Don Blasco, lì dove il “verde pubblico diventa pattumiera”. Ma anche colpi inattesi della fortuna con il superenalotto a Messina e la vittoria di quattro milioni di euro al bar Maracanà. Da non perdere pure la storia di Adorno, il messinese re delle corse che abbandonò la bicicletta per lavorare alla Fiat di Torino, e un altro potenziale “tesoro” da valorizzare a Messina, attualmente inutilizzabile: Forte Schiaffino.

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