Giovani medici messinesi preoccupati per il futuro lavorativo

Giovani medici messinesi preoccupati per il futuro lavorativo

Giovani medici messinesi preoccupati per il futuro lavorativo

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domenica 28 Dicembre 2014 - 08:21

I medici in Italia sono 237mila. 25mila in formazione specialistica. Dibattito all'Ordine gremito di gente per la I edizione del convegno Giovani medici Sicilia. La medicina rimane comunque al primo posto come condizione occupazionale

I giovani medici messinesi sono seriamente preoccupati per il loro futuro lavorativo: dalle modifiche per la medicina generale a quelle riguardanti la continuità assistenziale (ex guardia medica), dai grandi laboratori generali della cosiddetta "medicina condivisa" alle zone carenti, fino all'idea per le nuove leve di affiancare i medici over 65 anni in prepensionamento parziale: sono state tante e complesse le questioni al centro del dibattito nei giorni scorsi nell'auditorium Gaetano Martino dell'Ordine dei Medici, dove l'associazione GMS Giovani Medici Sicilia ha riunito i colleghi delle nuove generazioni per un confronto a più voci sui temi attuali e scottanti.

Dopo i saluti del promotore e moderatore dell'evento Emanuele David, componente del Collegio dei revisori dei conti dell'Ordine, il deputato Giuseppe Laccoto, componente della VI commissione dell'Ars Servizi sociali e sanitari, ha messo in luce le battaglie del Parlamento regionale in difesa della categoria medica. A seguire, il discorso di saluto del presidente dell'Ordine, Giacomo Caudo, che si è concentrato sul ruolo dell'ente ordinistico, assolutamente prioritario nella tutela della professione con particolare riferimento ai medici del futuro, soprattutto alla luce dei tagli regionali alla sanità e della mancanza di indicazioni precise sulle riforme da attuare sia da parte del Governo regionale sia dall'Aziende sanitarie provinciali.

"Sono oltre 237mila i medici censiti in Italia, 25mila quelli in formazione specialistica, 2600 i medici di medicina generale – ha illustrato nel suo intervento Carmelo Salpietro, ordinario di Genetica e Immunologia Pediatrica del Policlinico Universitario – ma la medicina rimane al primo posto come condizione occupazionale ad un anno dalla laurea con il 90% di probabilità di trovare lavoro, secondo i dati forniti da Almalaurea". Dunque numeri consolanti rispetto ad altri gruppi disciplinari come educazione fisica (76%), ingegneria (72%), insegnamento (71%), architettura (61%), linguistico (60%), politico – sociale (59%), economico – statistico (59%), agrario (57%), letterario e scientifico (52%), chimico – farmaceutico e psicologico (46%), geo-biologico (40%) e, molto al di sotto della media anche se ambito dai giovani, quello giuridico (26%).

Un'analisi approfondita sui dottorati di ricerca quella dell'ordinario di Farmacologia del Policlinico, Edoardo Spina, introdotto da Marco Lamberti, rappresentante Ersu specializzandi e dottorandi di ricerca, che ha evidenziato in modo molto chiaro come un percorso del genere va intrapreso solo se alla base c'è un forte interesse nei confronti della ricerca medico-scientifica, altrimenti arricchisce sì il curriculum ma non si tramuta in concrete possibilità lavorative anche perché i dottorati italiani sono ben diversi da quelli stranieri e spesso non riconosciuti.

Infine Marcello Savasta ha moderato le relazioni dei consiglieri dell'Ordine Aurelio Lembo e Stefano Leonardi, che ricopre anche l'incarico di vicesegretario nazionale della Fimmg per il settore ex guardia medica: entrambi hanno esposto i possibili cambiamenti della medicina generale con il presumibile avvento del ruolo unico, che fonderebbe insieme la figura del medico di famiglia con quella dell'ex guarda medica.

6 commenti

  1. ALMALAUREA????????
    ma chi ci crede; sono dati forniti da chi produce laureati e quindi ha tutto l’interesse a “pompare il settore”.
    favole.
    anziché dire ai giovani che non ce n’è per nessuno (a meno che non si abbiano i cromosomi giusti) dicono: iscrivetevi alla università!!! certo, devono mantenere lo stuolo di professoroni!
    Al governo va benissimo perché posticipa il problema della disoccupazione di 4-6 anni, altrimenti i dati sulla disoccupazione giovanile sarebbero una valanga.
    Che fare? non lo devo dire io, faccio l’imbianchino e non il politico, ma certo che se i miei risultati fossero come i loro sarei all’elemosina.
    Poveri giovani!!! vi voglio bene.

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  2. ALMALAUREA????????
    ma chi ci crede; sono dati forniti da chi produce laureati e quindi ha tutto l’interesse a “pompare il settore”.
    favole.
    anziché dire ai giovani che non ce n’è per nessuno (a meno che non si abbiano i cromosomi giusti) dicono: iscrivetevi alla università!!! certo, devono mantenere lo stuolo di professoroni!
    Al governo va benissimo perché posticipa il problema della disoccupazione di 4-6 anni, altrimenti i dati sulla disoccupazione giovanile sarebbero una valanga.
    Che fare? non lo devo dire io, faccio l’imbianchino e non il politico, ma certo che se i miei risultati fossero come i loro sarei all’elemosina.
    Poveri giovani!!! vi voglio bene.

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  3. Scusate se continuo, ma mi sono andato a guardare il sito di ALMALAUREA.
    Consiglio a tutti e soprattutto al professore carmelo salpietro di andarsi a leggere la nota “CLASSIFICHE, QUANTO SONO AFFIDABILI?” pubblicate in prima pagina sul sito di Almalaurea.
    Dopo un vertiginoso panegirico di parole la stessa Almalaurea dice che i dati sostanzialmente non servono a niente!!!
    che schifo!
    leggete, leggete l’articolo di andrea cammelli, direttore di Almalaurea: la disoccupazione tra i laureati tra 25-34 anni è cresciuta del 69%. Sarà pur vero che chi riesce finalmente a trovare occupazione (over 40) guadagna di più (???) ma lo fa oltre vent’anni dopo un imbianchino come me o un meccanico o ecc. ecc. ecc.

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  4. Scusate se continuo, ma mi sono andato a guardare il sito di ALMALAUREA.
    Consiglio a tutti e soprattutto al professore carmelo salpietro di andarsi a leggere la nota “CLASSIFICHE, QUANTO SONO AFFIDABILI?” pubblicate in prima pagina sul sito di Almalaurea.
    Dopo un vertiginoso panegirico di parole la stessa Almalaurea dice che i dati sostanzialmente non servono a niente!!!
    che schifo!
    leggete, leggete l’articolo di andrea cammelli, direttore di Almalaurea: la disoccupazione tra i laureati tra 25-34 anni è cresciuta del 69%. Sarà pur vero che chi riesce finalmente a trovare occupazione (over 40) guadagna di più (???) ma lo fa oltre vent’anni dopo un imbianchino come me o un meccanico o ecc. ecc. ecc.

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  5. salve! sono sempre io, maleducato come sempre.
    mi sono letto un articolo su SANITA’ SOLE 24 ORE che viene spesso citato; sapete come è intitolato? DISOCCUPAZIONE MEDICA: LE FALSE SPERANZE DELL’UNIVERSITA’.
    Il titolo mi sembra in linea con quello dell’articolo di tempostretto e sembra giustificare le preoccupazioni dei giovani medici.
    Solo chi è dentro il sistema (o vive del sistema) è rassicura(to), ma come dicono i milanesi: hannu a bacca o sciuttu.

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  6. salve! sono sempre io, maleducato come sempre.
    mi sono letto un articolo su SANITA’ SOLE 24 ORE che viene spesso citato; sapete come è intitolato? DISOCCUPAZIONE MEDICA: LE FALSE SPERANZE DELL’UNIVERSITA’.
    Il titolo mi sembra in linea con quello dell’articolo di tempostretto e sembra giustificare le preoccupazioni dei giovani medici.
    Solo chi è dentro il sistema (o vive del sistema) è rassicura(to), ma come dicono i milanesi: hannu a bacca o sciuttu.

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