Un nuovo modo di immaginare l’edilizia: ecco il verde pensile professionale

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Un nuovo modo di immaginare l’edilizia: ecco il verde pensile professionale

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lunedì 16 Gennaio 2012 - 14:06

Le tecnologie dei tetti verdi o delle coperture hanno una forte valenza di compensazione e mitigazione ambientale

C’è un modo nuovo di immaginare le nostre città. Una soluzione naturale e sostenibile. Stiamo parlano del verde pensile, modello che stretto si lega al rispetto ambientale e al risparmio energetico: concetti di energie rinnovabili e di tecniche per migliorare l’involucro edilizio. Queste tecnologie dei tetti verdi o delle coperture, hanno una forte valenza di compensazione e mitigazione ambientale. Nel recente passato si è sempre cercato di realizzare il verde sul tetto ma con impiego di materiali e tecniche inadeguate a garantire la durata dell’inverdimento e, soprattutto, la sicurezza contro le infiltrazioni d’acqua.

Questa è la ragione per cui spesso, ancora oggi, il giardino pensile è visto con diffidenza, come origine di danni, di problemi e di eccessiva manutenzione. Ma fortunatamente le cose stanno cambiando: negli anni ‘60 il forte desiderio di inverdire le superfici di copertura delle nostre case, non utilizzate e abbandonate al degrado più assoluto, la necessità di sopperire al verde mancante e spesso insufficiente delle città, ha fatto sì che, principalmente in Germania, si incominciasse ad affrontare la problematica del verde pensile studiando materiali e sviluppando tecnologie che potessero rendere sicuro ed economico realizzare queste coperture. Le tecnologie si sono sviluppate a tal punto e con un tale successo che nel corso dei decenni successivi, fino ai giorni nostri, sono stati inverditi molti milioni di superfici altrimenti non utilizzate. Sono sorte aziende specializzate, diversi istituti universitari si sono attivati in quest’ambito con la ricerca e la promozione di corsi, sono nate associazioni in questo settore e pubblicate nuove riviste specializzate. L’opera di divulgazione, anche in Italia, si sta sviluppando la sensibilità verso il verde pensile e, pian piano, si nota più interesse pure al sud del Paese.

Il verde pensile è l’unica tecnologia che offre tantissimi vantaggi riassumibili molto sinteticamente in: ambientali (compensazione ambientale in aree ad alto indice di urbanizzazione, regimazione delle acque meteoriche, protezione da rumore e inquinamento elettromagnetico, favoriscono la biodiversità, ecc…); economici (risparmio energetico, maggiori spazi fruibili, maggiore durata dell’impermeabilizzazione, ecc…); miglioramento della qualità della vita.

L’associazione Abitare Bio di Messina ha fatto del verde pensile un suo “cavallo di battaglia”, organizzando convegni, incontri tecnici e seminari negli Istituti tecnici e istituendo, al suo interno, la “scuola del Verde Pensile”, con lo scopo di far conoscere queste tecnologie verdi attraverso attività di divulgazione e di formazione. Il primo corso professionale “Progettare il verde pensile Mediterraneo”, organizzato dalla Scuola del Verde Pensile di Abitare bio, insieme all’ordine degli Architetti di Messina e alla Harpo Verdepensile di Trieste, è iniziato lo scorso 13 gennaio.

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