Ponte, "avvio dei cantieri nella seconda metà del 2025 a Contesse e Ganzirri-Torre Faro"

Ponte, “avvio dei cantieri nella seconda metà del 2025 a Contesse e Ganzirri-Torre Faro”

Marco Olivieri

Ponte, “avvio dei cantieri nella seconda metà del 2025 a Contesse e Ganzirri-Torre Faro”

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mercoledì 28 Maggio 2025 - 07:00

La parola ai tecnici della Stretto di Messina. Al centro della commissione, a Palazzo Zanca, è stato il progetto e l'impatto sulla città

MESSINA – Dall’astrattezza ingegneristica al concreto nei territori. Quale sarà l’impatto su un territorio già complicato come quello di Messina? Ieri mattina, nella commissione Ponte presieduta da Pippo Trischitta, è stato affrontato il tema dei cantieri a Contesse e Ganzirri/Torre Faro. In audizione due tecnici della società Stretto di Messina: gli ingegneri Gioacchino Lucangeli (responsabile per l’alta sorveglianza e per la progettazione stradale della Stretto e responsabile espropri ) e Daniele Scammacca (responsabile per la cantierizzazione e la risoluzione delle interferenze).

In apertura il presidente Trischitta ha annunciato una delibera, in discussione oggi, “per la realizzazione dello svincolo di Giampilieri Marina, come opera connessa, e del Polo Scientifico – Eco Grande Acquario quale opera compensativa”.

I primi lavori per il ponte a Messina

Si legge nella relazione della Stretto di Messina, con più di mille elaborati per il versante siciliano e calabrese: “Prevediamo nella seconda metà del 2025 l’avvio dei cantieri. I primi lavori riguarderanno la viabilità e le opere che permetteranno di minimizzare, fin dall’inizio delle attività, ogni impatto dei cantieri sul territorio. Il territorio sarà preparato ad ospitare i cantieri del ponte grazie all’esecuzione delle prestazioni anticipate che comprendono:
• Costruzione delle piste di cantiere, evitando l’interferenza del traffico dei mezzi di
cantiere con il traffico ordinario, e predisposizione dei campi base;
• Realizzazione dell’approvvigionamento idrico per soddisfare i fabbisogni di cantiere;
• Potenziamento del sistema fognario;
• Bonifica ordigni bellici;
• Risoluzione delle interferenze con i sottoservizi per garantire il loro funzionamento
durante la realizzazione dell’Opera;
• Monitoraggio ambientale ante operam;
• Indagini archeologiche e geognostiche;
• Opere compensative dell’impatto territoriale e sociale;
• Opere compensative ambientali”.

“Per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria sarà necessario allestire dieci cantieri operativi in Sicilia e uno in Calabria suddiviso in due lotti”.

Cantierizzazione ponte

Il cantiere di Ganzirri, la torre lunga 400 metri e il tema caldo della viabilità

Ha sottolineato l’ingegnere Scammacca: “Il cantiere di Ganzirri si estende per circa 27 ettari e ha come via d’accesso la strada panoramica. Si tratta di un’occupazione definitiva e qui sorgeranno dei parchi. All’interno saranno realizzati due pontili, per trasporto materiale e per fare giungere i conci sul versante Sicilia, e una pista di cantiere. Pista che parte dalla costa jonica e arriva fino al blocco di ancoraggio. Ci sarà il cantiere logistico e un impianto per realizzare le fondazioni sia del blocco d’ancoraggio, sia della torre. Il viadotto Pantano serve per il collegamento al ponte”. Previsto pure un impianto di “betonaggio” per le fondazioni. Ovvero l’attrezzatura specializzata utilizzata per produrre calcestruzzo in modo efficiente e uniforme.

“Con i sottoppassi evitiamo di far interferire viabilità di cantiere e locale”

Si tratta di una torre di 400 metri. In generale, le torri del Ponte, uno fra i due laghi e un altro in Calabria, avrebbero il compito di sorreggere i cavi di sospensione e rappresenterebbero lo “scheletro” portante dell’opera. Due torri alte quasi quattrocento metri, come grattacieli di media altezza. Ma il tema più caldo rimane quello della viabiilità. L’obiettivo, è stato ribadito in commissione, è non intasare la viabilità locale in via Circuito attraverso un percorso alternativo per i cantieri del ponte.

“Una nuova viabilità per collegare il cimitero di Granatari”

“Si prevedono una serie di sovrappassi, di cavalcavia, per non fare interferire la viabilità di cantiere con quella locale. Un lungomare verrà deviato per consentire la realizazione della torre. Chi percorre via Circuito si troverà un bypass e non ci saranno restringimenti, in modo da evitare ingorghi. Ci sarà un altro cavalcavia nel rettilineo Granatari e si arriva a un blocco d’ancoraggio nel segno di una nuova viabilità per consentire il collegamento al cimitero di Granatari”, ha evidenziato Scammacca. E l’ingegnere Lucangeli: “La pista di cantiere sarà totalmente separata e non sarà percorribile dal traffico ordinario.Via Circuito e Granatari non verranno percorse dal traffico di cantiere”.

La stazione metropolitana al Papardo e il cantiere di Contesse

Lungo la seduta si è parlato di molti aspetti tecnici: dai nastri trasportatori e i tre milioni di metri cubi di materiale, dai pontili fino alle aree, al cantiere di Contesse, con più di 112mila metri quadrati di superficie. Si prevede un passaggio di sette Tir all’ora in questa zona.

Dalla nuova stazione ferroviaria alla realizzazione di una strada alternativa che si collegherà allo svincolo di San Filippo, dalle talpe meccaniche ai nastri trasportatori per 17 chilometri, tanti gli aspetti che meritano un approfondimento. Con particolare attenzione alla viabilità di Messina sud. Il tutto senza dimenticare, dall’altra parte, la stazione metropolitana e l’area parcheggi al Papardo con un coinvolgimento totale del territorio cittadino.

Se quello di Ganzirri è di 27 ettari, il cantiere di Contesse dovrebbe essere undici ettari e vedrà al suo interno impianto di bedonaggio, lavorazione degli inerti e produzione di conci.

Audizione ponte

Le domande del Pd e le rassicurazioni dei tecnici, “la Roccia dello Stretto va tutelata”

Alle richieste di rassicurazioni, da parte dei consiglieri del Partito democratico, l’ingegnere Scammacca ha risposto che saranno rispettate le prescrizioni del Mase, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Rassicurazioni pure sul trasporto per mare, riducendo quello su gomma, e sulla cura nell’evitare la dispersione di polvere sottili. E Lucangeli ha parlato di assenza verificata di arsenico ma “i controlli continueranno”.

Da parte sua, il capogruppo del Pd, Felice Calabrò, si è detto preoccupato per “gli effetti devstanti del ponte” e ha chiesto tutele per la Roccia dello Stretto, la “Beach Rock”.

Quanto ai tempi, di recente l’ammministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, così si è sbilanciato: “Via libera del Cipess entro fine giugno e 40 giorni per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Quindi a fine estate l’avvio dei lavori“. E, in parallelo, il Comune di Messina attende l’ok alle misure compensative dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.

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18 commenti

  1. Mentre i sindaci di Reggio Calabria e Villa S. Giovanni le provano tutte, talvolta in maniera disordinata, per bloccare questa follia gli amministratori di Messina si limitano a chiedere con il cappello in mano opere compensative e perdono tempo a fare precisazioni sugli scalini della passeggiata a mare. Evidentemente De Luca ha comandato così.

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  2. Il sacrificio della patria nostra è consumato, scriveva Ugo Foscolo. Parole che oggi sono di assoluta attualità.

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  3. Che gli dei ci liberino da cotanto disastro! Se andrà bene, con i famosi tempi dei lavori del Sud, ci vorranno trent’anni per poi capire che non si poteva fare. Nel frattempo godremo delle meraviglie annunciate dal popolo che grida con il ponte ci sarà la svolta per Messina e la Sicilia!
    Non avete capito che chi vuole investire in Sicilia lo farebbe anche senza ponte, mica le famose aziende sono a Reggio e hanno bisogno del ponte per passare (basterebbe nel caso un quarto d’ora di traghetto). Chi viaggia prende l’aereo etc etc…

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  4. Chissà quanta polvere respireremo e quanto smog ci sarà, caro Sindaco, pianti, per favore, altri alberi, altrimenti scendiamo nelle classifiche smart e green!

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  5. Cavalcavia, piste per i mezzi di cantiere, acqua, inerti. Una devastazione senza più ritorno. Ma davvero crediamo che l’asino vola? Tutti questi racconti, belle favole. Ma i mezzi da ganzirri a contesse? Volano sugli asini. E, se in zona nord ci sarebbe anche la strada panoramica a sud c’è solo la statale. Ma Basile e Co. quando si svegliano dal torpore? A tutti coloro i quali sono convinti che il ponte porti benessere, solo miseria.
    perchè non si pensa ad acquistare le navi ecologiche? ed incrementare i collegamenti quando necessita e un porto di Tremestieri funzionante. troppo semplice, immediato ed economico e volano economico di lunga durata

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  6. Chissà quante persone non riusciranno a raggiungere il posto di lavoro….e quanti mezzi di emergenza resteranno fermi imbottigliati…

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  7. Povera città e poveri noi che ci siamo rassegnati a tale distruzione e scempio. Altro che bandiera blu il prossimo anno ci sarà la bandiera nera a mezz’asta per i prossimi venti. Sempre che non rimarrà solo lo scempio del territorio……
    Solo un intervento di natura giudiziaria potrà evitare tale sfacelo.

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  8. Spero che questo benedetto ponte, de luca e Basile possano finalmente attraversare dall altro lato…per nn fare più ritorno!! Solo per questo spero che si realizzi sto benedetto ponte….solo x questo!!! Così 2 cittadini se ne vanno…e 200mila cittadini si riprendono da questo scempio!!

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  9. Buonasera, ancora con questa barzelletta del ponte?😂😂😂😂

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  10. Editore ma come mai vi è questa particolare e ormai consueta dinamica dei “pollici”? Visto che qualche burlone, o qualche algoritmo, svilisce il valore della funzione tanto vale eliminarla.

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  11. Maurizio Gatto 28 Maggio 2025 18:23

    Come si fa a dire che le torri di 400 metri del ponte (a fronte delle case di due piani di Torre Faro e di 5 piani di Messina! Bella proporzione in un posto meraviglioso come il Nostro Stretto) equivalgono a grattacieli di media altezza come si dice nelle prime pagine dell’articolo (che immagino riporta le dichiarazioni dei tecnici)? Qualcuno fa il furbo? Chi se la beve una tale fandonia. Ricordo che le purtroppo famose famose torri gemelle Twin Towers di New York avevano quella altezza.

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  12. Maurizio Gatto 28 Maggio 2025 18:32

    Che le torri di 400 metri di altezza del ponte, bella proporzione a fronte dei palazzi di pochi piani di Torre Faro e di 5 piani di Messina, corrispondano a grattacieli di media altezza, come si dice nelle prime pagine dell’articolo (immagino che sono riportare le dichiarazioni dei tecnici) mi sembra una enormità, qualcuno fa il furbo o è stata una “svista”? Chi se la beve una tale fandonia! Ricordo che le purtroppo famose torri gemelle Twin Towers di New York erano proprio di quella altezza, ed erano degli enormi grattacieli.

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  13. La morte di Messina é sempre più vicina. Sentiti complimenti alla Giunta, al Consiglio comunale, alla carta stampata locale e alle te locali, ai partiti politici messinesi, ai sindacati e a tutti i cittadini messinesi che stanno guardando in silenzio e non hanno fatto nulla per impedire il trapasso della città.

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  14. Messina avrà un secondo 1908 stavolta lascerà segni indelebili nel commercio e sulla povera popolazione x almeno 30 anni se non ci sono intoppi
    Dobbiamo dire grazie al governo e ai due voltagabbana della politica Siciliana Onorevole De Luca e l’attuale sindaco di Messina Basile.

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  15. “Realizzazione dell’approvvigionamento idrico per soddisfare i fabbisogni di cantiere”
    Uhm spero che questo non si traduca in meno acqua per i messinesi soprattutto durante l’estate e soprattutto per quelle zone che già soffrono più di altre per la carenza d’acqua…. Per il resto, sarà tutto un gran macello. Voglio proprio vedere cosa ci aspetta…. sempre ammesso che effettivamente partano questi cantieri… io personalmente ci credo poco….

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  16. E dire che bastava qualche nave in piu’ nel periodo estivo !

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  17. COGITO ERGO SUM 29 Maggio 2025 06:10

    “avvio dei cantieri nella seconda metà del 2025 a Contesse e Ganzirri-Torre Faro”
    Con quest’annuncio , ennesimo slittamento, in avanti, della tempistica. Aspettiamoci pertanto, a dicembre prossimo, la dichiarazione che gli stessi inizieranno nella prima metà del 2026. “Adelante, Pedro, con juicio”. Ed ancora, di parere del CIPESS, nessuna traccia. Messina, non è Gioia Tauro : almeno, li le navi container arrivano.

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  18. Qundi la strada Panoramica, verrà assegnata per il collegamento con i cantieri? e le migliaia di auto che la mattina portano chi va a lavorare da dove passeranno?? e poi verranno costruiti 2 moli nella zona sottostante via circuito per sbarcare i conci, mentre oggi chi mette una barca sulla spiaggia o un gavitello inquina??? Ma il Sindaco con il suo comportamento pensa forse di ricandidarsi e di chiedere il voto??? Per 20 anni la zona di Ganzirri e Torre faro saranno devastate alla faccia dello sviluppo turistico tanto strombazzato!!!

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