Acr Messina, con la Coaps cade un'altra promessa di Aad Invest

Acr Messina, con la Coaps cade un’altra promessa di Aad Invest

Simone Milioti

Acr Messina, con la Coaps cade un’altra promessa di Aad Invest

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martedì 15 Luglio 2025 - 12:00

Casomai ce ne fosse ancora bisogno. Sanzionato il club, con una multa e inibito Stefano Alaimo, per non aver dimostrato la solidità finanziaria dopo il passaggio delle quote

MESSINA – Al momento del passaggio delle quote, l’80% dal gruppo Sciotto all’Aad Invest, la nuova proprietà subentrate era tenuta, da regolamenti federali, a presentare l’attestazione di solidità finanziaria della nuova società. Un documento da presentare alla Coaps (Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie) per appunto dimostrare la buona fede dei nuovi protagonisti che entravano nel calcio professionistico italiano.

Quel documento, immaginiamo lo stesso presentato, anche all’incontro richiesto dal sindaco Basile alla presenza del notaio Magno a fine febbraio, dopo la prima scadenza federale evasa. Il documento attestava, secondo Aad Invest, la disponibilità di 75 milioni potenziali ma è stato ritenuto non conforme dalla commissione che ha concesso ulteriore tempo fino al 30 aprile per integrare i documenti.

In quella finestra di tempo si aggiunse anche la possibilità concreta di ricevere un’altra penalizzazione a campionato in corso che avrebbe azzoppato definitivamente le sorti del Messina sportivo, poi fortunatamente si seppe che la decisione sarebbe arrivato a campionato ed eventuale playout concluso. Erano proprio i giorni in cui Barbera, insieme ad altri imprenditori, tentava la “colletta” per salvare la stagione in corso sperando nello spareggio salvezza.

Alla fine il responso arriva in questo luglio senza ulteriori punti di penalizzazione ad un club che al momento ripartirebbe dal -14 in Serie D, ma dovrà pagare un’ammenda di 6500 euro e il presidente Stefano Alaimo è stato inibito di due mesi e quindici giorni, lo stesso (pre dimissionario senza ufficialità tra l’altro) era stato già inibito, insieme al “boss” Cissè, di dieci mesi ciascuso in occasione della penalizzazione comminata a fine maggio. Il Messina calcistico non si meritava certamente tutte queste umiliazioni che continuano ad arrivare.

Un commento

  1. Messina non merita questa gente

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