L'adesione all'iniziativa di oggi da parte del Partito della Rifondazione comunista siciliano, con la segretaria regionale Tania Poguisch
MESSINA – “Continuano le lotte contro il Ponte nelle due sponde dello Stretto di Messina e sabato 9 agosto il Prc Sicilia sarà presente al corteo per difendere il territorio contro l’avanzamento di un progetto che il Cipess ha appena approvato e a cui mancano studi sulla vera fattibilità. Prima dell’approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, il ministro Salvini propagandava l’opera come opera intrinseca a interessi di sviluppo e progresso europeo, con l’intento di avere un riconoscimento europeo per accaparrare finanziamenti e poi presentandola come opera strategica di interesse militare. Ma è stato subito smentito dalle stesse organizzazioni militari. Prezzo che la Sicilia avrebbe ulteriormente pagato vista la presenza di basi USA a Sigonella e il mostro di Niscemi: due punti strategici da cui partono le azioni di guerra ai migranti che attraversano il Mar Mediterraneo e verso il Medio Oriente”. Così la segretarita regionale Tania Poguisch ufficializza l’adesione al corteo no ponte di oggi a Messina, dalle 18, da Piazza Cairoli.
Continua Poguisch: “Adesso che il Cipess ha detto “sì” all’uomo del Ponte, servono i soldi: 13,5 miliardi di euro, senza che ci siano accertamenti che garantiscano la sicurezza dei territori e delle vite già precarie di gente del sud. Gente a cui verranno tolte altre risorse importanti per la sanità, la scuola, il lavoro, l’acqua come bene pubblico e il diritto ad un salario minimo. Si continueranno a consumare risorse. Ma ci chiediamo: dov’è il progetto esecutivo? Dove è finita la parte in cui la società Stretto di Messina Spa, appena un anno fa, aveva messo nei bilanci le stime del traffico a partire dal 2032 (anno di apertura del Ponte) sia riguardo al traffico delle automobili e tir, stimati in circa 3.650.000, sia i mezzi ferroviari stimati in circa 440.000. Perché poco prima dell’approvazione da parte del Cipess le stime sono sparite? Ad oggi non esiste un dato utile per capire come confrontare l’utilità del ponte del ministro leghista rispetto alla mobilità europea e mondiale”.
“Vogliamo l’acqua dal rubinetto e non il Ponte sullo Stretto. E diciamo no alla guerra”
Conclude la segretaria regionale Poguisch: “Un’opera inutile, dannosa e insostenibile in un tratto di mare tra due miti: Scilla e Cariddi. Un tratto di mare pieno di faglie documentate negli anni dagli esperti sismologi. Una città che verrà distrutta in un tratto che riguarda almeno 30 km. Spariranno quartieri interi e migliaia di famiglie verranno messe in strada senza un progetto che mostri loro un futuro per le case, le attività commerciali, le scuole. E non è vero che l’investimento dei 13,5 miliardi genererà circa 23 miliardi di Pil e ricchezza per il Sud. Il ministro del ponte ha già dichiarato alla stampa messinese che le prime aziende che verranno coinvolte nel processo di costruzione saranno lombarde, venete, laziali ed emilio- romagnole. Ora bisogna aspettare cosa dirà e come valuterà il progetto la Corte dei conti. La lotta continua e sabato 9 agosto a Messina dalle ore 18 riempiremo le strade per urlare che “Vogliamo l’acqua dal rubinetto e non il Ponte sullo Stretto”. Ma più di tutto urleremo no alla guerra e ci incroceremo con tante altre lotte contro la distruzione dei territori, con i compagni e le compagne che parteciperanno da varie parti d’Italia”.
