Nove mesi di ritardo rispetto alle previsioni, che si spera vengano invece rispettate per l’ultimo tratto
MESSINA – Una storia costellata di tappe intermedie e inaugurazioni… a metà. La nuova via don Blasco è ora vicina al traguardo. Quella di ieri è la quinta inaugurazione e ora il percorso è teoricamente completo, manca solo la demolizione e ricostruzione del ponte Portalegni.
La prima inaugurazione risale a dicembre 2020 ma era solo la riqualificazione di via Acireale, senza benefici per la viabilità. La seconda a febbraio 2022, ma anche quella era fine a sé stessa perché collegava solo via Santa Cecilia a viale Europa, due giorni prima delle dimissioni della giunta De Luca. Addirittura lo sbocco su viale Europa fu aperto cento giorni dopo.
La terza inaugurazione, a novembre 2022, è stata la prima davvero utile: abbattuto il muro tra via Maregrosso e via Acireale, è stato creato un percorso unico da via Salandra a viale Gazzi, in pratica… mezza via don Blasco. A giugno 2024 percorso prolungato fino a via Santa Cecilia e, in quell’occasione, si stimava l’apertura del nodo Santa Cecilia sei mesi dopo, nel dicembre 2024.
Di mesi ne sono trascorsi quindici, nove in più del previsto, dopo una sequenza di annunci che avevano spostato il traguardo in avanti di mese in mese.
Il Ponte Portalegni
Archiviato (finalmente) il complesso nodo Santa Cecilia, l’attenzione si sposta ora sulla sesta e cruciale fase: la demolizione e ricostruzione del viadottino Portalegni, anello di congiunzione tra il cavalcavia e la vecchia Don Blasco, essenziale per garantire la piena funzionalità e l’ingresso/uscita a nord dell’intera arteria. I lavori non potevano iniziare prima che il nodo Santa Cecilia fosse aperto, poiché altrimenti la zona intermedia sarebbe rimasta completamente isolata.
Dovrebbero durare in un tempo compreso tra cinque e sei mesi. L’auspicio è che, dopo i ritardi accumulati per il nodo Santa Cecilia, stavolta i tempi annunciati vengano rispettati.
La settima e ultima inaugurazione
Alla fine le inaugurazioni saranno sette, anche se in realtà la settima e ultima riguarda un appalto a parte, quello del prolungamento a sud. Già oggi via Acireale prosegue fino al muro della Caserma del XXIV Artiglieria, ma verso su incontra il muro delle baracche di via Quinto Ennio, la cui demolizione dovrebbe iniziare tra un paio di settimane.

A Messina non ricordo che siano state mai rispettate tempistiche in ogni opera, cantiere e qualsivoglia cosa viene iniziata. Non c’è da meravigliarsi per la via Don Blasco. Ma non riesco a vedere quelle facce dell’amministrazione che sbandierano ai quattro venti come se avessero fatto qualcosa dell’altro mondo e ancora non hanno fatto nulla…mi fa sorridere
SONO D’ ACCORDO CON L’ OTTIMO COMMENTO DI FABIO……AGGIUNGO CHE QUESTE INAUGURAZIONI A PEZZI SE LE POTREBBERO RISPARMIARE🤨…..AL FINE DI TUTTI I LAVORI QUANDO INAUGURATE, SPERO CHE I LAVORI SIANO SENZA SORPRESE SPIACEVOLI( VEDI ALLAGAMENTI)….FOSSI IN VOI,VISTI I PRECEDENTI,EVITEREI ANNUNCI TRIONFALISTICI E TAGLIATE DI NASTRI ONDE EVITARE FIGURACCE 😖😤😡
Ricordo a Fabio e Rosaria che prima dell’insediamento della Giunta De Luca e poi Basile, la vecchia Via Don Blasco era ferma da decenni e decenni……tutta la zona era in preda all’abbandono
Bisognerebbe invece ringraziare queste ultime due amministrazioni che stanno facendo tante cose….si i soldi ci sono grazie al PNRR…ma in tempi passati dagli anni 70 sino agli anni 2000 c’è stata una scarsa politica, una serie di persone che hanno solo pensato a sfregiare la ns. bella città
Quindi bravi, ce ne fossero di amministratori così…………
Iris progetto e reperimento fondi non sono delle ultime due giunte ma di quella Accorinti.
Le consiglio di cercare in rete un vecchio articolo di Marco Ipsale che le chiarirà l’iter.
Il reperimento delle somme sarà sicuramente dell’amministrazione precedente all’avvento di De Luca…..ma chi lha portato quasi al compimento è di altri…….ma l’abbandono della via don basco non nasce certamente con Accorinti ma da quei pseudo politici dei decenni passati che hanno sfregiato la ns bella città…..quindi ringraziamo chi ha portato avanti questi lavori e non lamentiamoci sempre quando si fa qualcosa…….rispetto agli anni 70/80/90 e via a seguire quando solo esisteva la “mangiatoia”