Operazione Zaera: 8 arresti per associazione mafiosa, estorsione ed usura

Operazione Zaera: 8 arresti per associazione mafiosa, estorsione ed usura

Operazione Zaera: 8 arresti per associazione mafiosa, estorsione ed usura

sabato 20 Settembre 2008 - 11:50

Il clan, capeggiato da Armando Vadalà Campolo, controllava il mercato di Ponte Zaera

Le mani della criminalità organizzata sul mercato comunale di Ponte Zaera. La struttura era in pugno al clan Vadalà Campolo ed era il boss a decidere chi doveva lavorare all’interno, a gestire il servizio di guardiania e ad imporre il pizzo a tutti gli operatori.

E ovviamente tutti gli affiliati potevano rifornirsi di merce gratuitamente e nel silenzio generale.

Ma il gruppo si occupava anche d’altro: usura, truffe alle assicurazioni, detenzione di armi. Attività scoperte durante i lunghi mesi di intercettazioni telefoniche ed ambientali eseguite dagli uomini della Squadra Mobile coordinati dal dirigente Marco Giambra.

Stamattina la Polizia ha eseguito otto arresti con le accuse di associazione mafiosa, estorsioni, usura e detenzione di armi. In carcere con il boss di Camaro Armando Vadalà Campolo 34 anni sono finiti Antonino Bengala, 37 anni, l’ex sovrintendente della Polizia Francesco Tringali, l’ex Carabiniere ausiliario Frank Scibilia, 35 anni, Andrea Falliti, 52 anni e Francesco Sanfilippo, 38 anni. Hanno ottenuto i domiciliari Angelo Bellantoni, 46 anni ed il figlio Gianluca, 25 anni che deve rispondere solo di detenzione illegale di armi.

Le attività del clan Vadalà Campolo sono state scoperte nel corso delle indagini per l’omicidio di Rosario Mesiti. L’uomo fu assassinato il 22 agosto 2006 proprio davanti al mercato Zaera. Per questo delitto tre mesi dopo furono arrestati Antonino Morvillo ed il nipote della vittima, Benedetto Bonaffini. Mesiti aveva il compito di raccogliere, per conto del clan, il denaro che gli esercenti del mercato erano costretti a versare. Compito poi affidato a Morvillo. Gli ambulanti pagavano da 3 a 5 euro alla settimana ed erano costretti a consegnare merce gratis agli affiliati al clan. Dopo l’arresto di Morvillo per l’omicidio Mesiti questo incarico toccò a Falliti e Bengala.

Secondo gli inquirenti la base operativa del gruppo era l’agenzia assicurativa di via Catania gestita da Scibilia. Qui avveniva la raccolta dei proventi delle estorsioni che venivano reinvestiti per finanziare l’attività usuraia. Le intercettazioni ambientali, grazie ad una cimice piazzata nella sede dell’assicurazione, hanno permesso di scoprire l’organizzazione di falsi incidenti stradali per truffare le compagnie. In un caso erano stati richiesti addirittura 60.000 euro per un incidente mai avvenuto. Ma i telefoni erano già sotto controllo da parte della Polizia e la truffa saltò. L’ex carabiniere Scibilia possedeva una pistola regolarmente denunciata ma custodia in maniera irregolare. Inoltre era in possesso di munizioni detenute illegalmente. Importante anche il ruolo dell’ex poliziotto delle Volanti Francesco Tringali che si occupava di “convincere- i commercianti più riottosi a pagare il pizzo. L’uomo era a piede libero nonostante una condanna all’ergastolo per l’omicidio Randazzo, inflittagli dalla Corte d’Assise di Messina. Ma le indagini della squadra Mobile non si fermano qui. Il sostituto procuratore della DDA, Giuseppe Verzera, titolare del fascicolo ha spiegato che ora le indagini dovranno stabilire le responsabilità dei dirigenti comunali che avrebbero dovuto esercitare il controllo all’interno del mercato Zaera. Una struttura completamente in mano al clan Vadalà Campolo nel silenzio generale.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED