L’ultimo lavoro in corso per la sicurezza di Giampilieri. A gennaio il traguardo. VIDEO

L’ultimo lavoro in corso per la sicurezza di Giampilieri. A gennaio il traguardo. VIDEO

Marco Ipsale

L’ultimo lavoro in corso per la sicurezza di Giampilieri. A gennaio il traguardo. VIDEO

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venerdì 30 Settembre 2016 - 22:08

E’ il più importante, il collegamento tra il canale di gronda a monte e il canale fugatore, che “scaricherà” le acque nel torrente Giampilieri. Poi sarà la volta di altre opere di riqualificazione. Una è già pronta: il nuovo campetto in erba sintetica sarà inaugurato a metà ottobre

La fine dei lavori è prevista per il 20 gennaio e, giorno più giorno meno, sarà rispettata. In quel momento Giampilieri potrà dirsi totalmente sicura, poco più di sette anni dopo il disastro. Già adesso, comunque, sono ben visibili i segni della ricostruzione. Sono stati anni di duro lavoro, guidati dalla struttura commissariale regionale per l’emergenza e gestiti dal Genio Civile di Messina. A Scaletta e Itala, invece, il compito è andato alla Protezione Civile di Messina, a Molino alla Provincia. Una spesa di 75 milioni, di cui oltre 50 a Giampilieri e Scaletta e la parte restante nelle altre zone colpite. Un esempio di efficienza, soprattutto se si pensa ad altri lavori che, soprattutto in Sicilia, impiegano decenni ad essere realizzati, a volte senza neppure giungere a conclusione.

L’ultimo cantiere in corso a Giampilieri, da 4 milioni, è quello di via Puntale, il centro dell’alluvione. Si tratta del lavoro più importante, iniziato in ritardo per le difficoltà legate agli espropri, poi i resti delle case sono stati abbattuti. Lì c’è il nuovo collegamento tra il canale di gronda sulle colline e il grande canale fugatore, che raccoglie le piogge e le “scarica” nel torrente Giampilieri. E’ l’unica zona rimasta “rossa”, le altre sono tornate abitabili, ma proprio chi viveva lì è costretto, dal 2012, a pagare un affitto altrove a spese proprie. “E’ l’unico neo di questa grande operazione – dice il presidente del comitato Salviamo Giampilieri, Fulvio Manganaro -. La struttura commissariale ha avuto grandi meriti, il demerito è quello di non aver assistito una quindicina di famiglie che stanno pagando per colpe non loro. Non sono previsti risarcimenti, noi tenteremo di farli avere ma non so se ci riusciremo”. Unica consolazione è che, a lavori ultimati, quindi tra qualche mese, potranno finalmente rientrare nelle proprie case.

“Il canale è l’opera più imponente, che rende sicura Giampilieri – prosegue Manganaro -. Il progetto è del Genio Civile di Messina con la consulenza della direttrice del dipartimento di Ingegneria Idraulica dell’Università di Palermo, la prof. ssa Donatella Termini, che lo ha sperimentato in scala. Il prossimo 25 ottobre, alla facoltà di Ingegneria palermitana, verrà illustrato nel corso di un convegno”.

Non solo messa in sicurezza. Chiuso questo capitolo, l’obiettivo è quello di proseguire con altre opere di riqualificazione. “Ci sono le somme a disposizione per la nuova pavimentazione di piazza Pozzo – spiega il presidente del comitato -, in attesa che si completi il progetto anche con altri arredi. In questi giorni sarà espletata la gara d’appalto per ristrutturare la via Michelangelo Rizzo e altre zone vicine. Presto avremo un incontro con la Protezione Civile per valutare i prossimi programmi. E’ ancora in forse, invece, la riqualificazione di piazza Chiesa, aspettiamo i prossimi passi della Curia”.

Un’altra buona notizia è la fine dei lavori, da parte della Caritas, per il campetto in erba sintetica, che sarà gestito dalla parrocchia. “Verrà inaugurato a metà ottobre” – conclude Manganaro, che potrebbe passare il testimone se andasse in porto la trasformazione del comitato in fondazione. “E’ giusto che passiamo il timone ai ragazzi, devono avere interesse a difendere il territorio ancora più di noi. Faremo una riunione in cui confronteremo le idee, poi daremo il nostro appoggio”.

(Marco Ipsale)

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