7 giorni a Messina tra Jill Biden e il luna park dello Stretto

7 giorni a Messina tra Jill Biden e il luna park dello Stretto

Marco Olivieri

7 giorni a Messina tra Jill Biden e il luna park dello Stretto

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domenica 01 Dicembre 2024 - 13:18

Una sintesi paradossale tra commissione ponte, il sogno di Lady Gaga e le presunte radici messinesi di Shakespeare

di Marco Olivieri

7 giorni d’ordinaria follia – Che settimana è stata? A Gesso una settimana di attesa per l’arrivo della first lady  Jill Jacobs Biden. Data probabile mercoledì 4 dicembre, quando visiterà il villaggio dei bisnonni Giacoppo. Finalmente una personalità con radici davvero messinesi. Si è un po’ placata, negli ultimi anni, la discussione in salsa peloritana sulle presunta messinesità di Shakespeare. E ora possiamo abbracciare la first lady senza più rivendicazioni postume. E c’è chi sogna l’arrivo a Naso della Germanotta più famosa del pianeta: Lady Gaga.

Insomma, non c’è più bisogno d’immaginare che pure Dante o Bruce Springsteen fossero messinesi per trovare un senso alla nostra identità traballante. Siamo la città di Antonello da Messina e dello Stretto. Vi sembra poco? E un ponte verso il futuro lo possiamo ancora costruire, se impariamo a non sbagliare i passi progettuali nel presente. I disastri edilizi dagli anni Sessanta in poi e lo smantellamento generale, dai poco magnifici Ottanta, avranno insegnato qualcosa, si spera.

Il luna park dello Stretto in commissione ponte

Nel frattempo, questa settimana, in commissione ponte, a Palazzo Zanca, sembrava di assistere a una sorta di programma avveniristico che ha suscitato inevitabili domande: dall’aeroporto intercontinentale del Mediterraneo a punti panoramici e negozi per il ponte in versione Colosseo. Una sorta di luna park dello Stretto che suscita una domanda legittima: possiamo partire da progetti forse più “semplici” ma legati alle enormi necessità del territorio?

La questione meridionale parla messinese

Per questo motivo, abbiamo sollevato numerosi dubbi sull’operazione ponte. E per questo continueremo a interrogarci su come creare lavoro e avere solide infrastrutture a Messina, in Sicilia e nel sud. La questione meridionale parla messinese, insomma. La città dello Stretto è proprio lo specchio della crisi meridionale e della necessità di pensare e creare il “nuovo”. C’è davvero tanto da fare.

I Biden dalla pagina Fb della first lady.

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3 commenti

  1. Non capisco perché la realizzazione del ponte debba escludere le altre infrastrutture necessarie a Messina e alla Sicilia. Questo è il grande errore dei “No Ponte” e dei “Invece del ponte”. Non possiamo e non dobbiamo perdere l’occasione di dare un grande impulso di crescita e progresso ad una città che è sempre stata dormiente e pronta a dire sempre NO a qualsiasi iniziativa che portasse una svolta nello sviluppo moderno di una città che non può continuare a essere definita “buddace” . Ci vuole coraggio, intraprendenza , senza essere schiavi di ideologie politiche che si oppongono allo sviluppo della città. Ricordate che i soldi destinati al ponte , se salta la sua costruzione verranno deviati alle infrastrutture del Nord. Invece del ponte non verrà realizzato niente così come accaduto nei decenni passati . CORAGGIO

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  2. Quindi l’amministrazione impalpabile farà togliere tutta la munnizza che si è accumulata negli anni in ogni curva della strada che porta ai Colli?

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  3. Bravo Marco Olivieri!

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