A “LATITUDINI Rete siciliana di drammaturgia” il Premio della Critica 2019

A “LATITUDINI Rete siciliana di drammaturgia” il Premio della Critica 2019

Redazione

A “LATITUDINI Rete siciliana di drammaturgia” il Premio della Critica 2019

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martedì 19 Novembre 2019 - 08:00

Sabato 16 novembre, durante la cerimonia svoltasi al Teatro Magnolfi di Prato, l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatroha conferito, per il secondo anno consecutivo, il Premio della Critica 2019 LATITUDINI Rete siciliana di drammaturgia contemporanea.

La motivazione del premio

In un’isola – la Sicilia – geograficamente palcoscenico di una particolare vivacità creativa in cui si incrociano voci, esperienze, estetiche, scritture, pratiche sceniche e sperimentazioni, l’esperienza della Rete Latitudini, che mette in relazione, dal 2011, le più importanti compagnie e gli spazi legati alla scena contemporanea e ai linguaggi performativi (teatro, danza e nuova drammaturgia), è particolarmente necessaria.

Lo spazio insulare siciliano, protagonista del fiorire della “scuola siciliana”, inquadrata nell’alveo della “Nuova drammaturgia”, risulta, infatti, fonte inesauribile di rappresentazioniIn un’isola – la Sicilia – geograficamente palcoscenico di una particolare vivacità creativa in cui si incrociano voci, esperienze, estetiche, scritture, pratiche sceniche e sperimentazioni, l’esperienza della Rete Latitudini, che mette in relazione, dal 2011, le più importanti compagnie e gli spazi legati alla scena contemporanea e ai linguaggi performativi (teatro, danza, e nuova drammaturgia), è particolarmente necessaria. Lo spazio insulare siciliano, protagonista del fiorire della “scuola siciliana”, inquadrata nell’alveo della “Nuova drammaturgia”, risulta, infatti, fonte inesauribile di rappresentazioni e di autorappresentazioni le cui peculiarità non sono generalizzabili.

Rete Latitudini ha il merito di aver focalizzato l’attenzione su tali esperienze; cercando e talora trovando, nuove modalità organizzative in una regione in cui è difficile mettere a sistema sistemi distribuitivi efficaci. Merito della rete è anche quello di aver fornito, negli anni, momenti di riflessione condivisa; favorendo la collaborazione tra artisti e ambiente accademico, critici di teatro e operatori culturali. 

Da Palermo a Catania, passando per Enna, da Messina a Siracusa, passando per Caltanissetta; non c’è una provincia dell’isola in cui la Rete non abbia promosso convegni, incontri, focus, dibattiti, momenti di formazione attraverso scuole, workshop e laboratori. Numerose anche le rassegne promosse, i nuovi festival, le residenze. La Rete è stato uno strumento di supporto organizzativo indispensabile per le compagnie indipendenti, favorendo, in alcuni casi, anche la distribuzione nazionale. Non meno importante, tra i meriti della Rete, l’instancabile attività di interlocuzione con gli enti locali e regionali, per definire strumenti di tutela e diffusione, sul piano regolamentare e legislativo, dell’attività degli autori, delle compagnie e degli organizzatori siciliani. Per tutto questo dunque a Rete Latitudini va il Premio della Critica 2019”.

Il riconoscimento dell’anno precedente

Nella passata edizione, alla Rete Latitudini era stato già assegnato il premio della Critica teatrale nazionale. A riceverlo il progetto di residenza internazionale di drammaturgia WRITE, ideato e diretto dal drammaturgo siciliano Tino Caspanello

Nel 2018 l’A.N.C.T. riconosceva“un progetto di drammaturgia contemporanea partecipata, checrea ricchezza di dialogo e scambi di esperienze”. Premiava quindi“l’accoglienza nella diversità, la volontà generosa di chi gode nella bellezza di un presente creativo, il lavoro corale di chi si riconosce, senza ambizione o prevaricazione, ma con condivisione e umiltà, nella reciproca stima e nell’ascolto“.

Preziosa attività di integrazione

Il premio A.N.C.T. riconosce la preziosa attività della Rete che riunisce, da oltre quaranta organismi di produzione e teatri siciliani. Lo scopo è incrementarne e istituzionalizzarne l’integrazione in progetti produttivi e distributivi comuni; creando così di un circuito teatrale regionale, rivolto specificatamente al Teatro contemporaneo e d’innovazione.

Latitudini persegue il rafforzamento di una rete e di un sistema culturale condiviso, a vantaggio della sinergia fra gli Associati e le Istituzioni culturali.

Le sue linee d’azione perseguono lo stimolo e il sostegno alla collaborazione fra gli Associati e l’interazione dei singoli progetti artistici.  Genera e sostiene nuove dinamiche e idee di progetto a supporto delle produzioni di Artisti teatrali indipendenti. Favorisce la conoscenza reciproca, la condivisione delle attività e la circolazione di idee e informazioni in tutti gli ambiti teatrali siciliani e nazionali.

Le parole di Gigi Spedale

 Questo il commento a caldo durante la cerimonia del presidente di Latitudini Gigi Spedale. “Il prestigioso premio conferito a LATITUDINI dalla ANCT ci emoziona e appartiene a tutti coloro che, da 9 anni, con impegno instancabile, diffuso in tutta la Sicilia e fuori dalle mura regionali, rendono possibile il quotidiano raggiungimento degli scopi della nostra Rete. Vogliamo ringraziare in particolare modo gli autori, i registi, gli attori, i danzatori, i musicisti, i tecnici; le donne e gli uomini che, con entusiasmo, danno vita a un grande e diffuso sistema virtuoso di relazioni, collaborazioni e confronto continuo nel mondo del Teatro e della danza contemporanea e di ricerca.

L’effetto moltiplicatore delle nostre pur piccole forze e risorse individuali, coordinate in rete, ha consentito di raggiungere obiettivi sorprendenti. Tra l’altro in un’epoca in cui la quasi totalità dei finanziamenti regionali destinati allo spettacolo è ormai appannaggio esclusivo di pochi e poco efficienti Enti. Con la nostra costante e instancabile attività vorremmo tracciare un percorso ideale e virtuoso. Percorso che possa essere esemplare per chi fa scempio di denaro pubblico con scarsa ricaduta sul territorio. Rabbrividiamo a leggere alcuni costosi cartelloni di discutibile qualità. Cartelloni tesi a ottenere un facile e spensierato consenso popolare, con scarsa o nessuna attenzione alle pur numerose e riconosciute nostre eccellenze artistiche.”

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