A Reggio, topo d’auto finisce ai domiciliari grazie alle sue impronte

A Reggio, topo d’auto finisce ai domiciliari grazie alle sue impronte

Dario Rondinella

A Reggio, topo d’auto finisce ai domiciliari grazie alle sue impronte

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lunedì 18 Ottobre 2021 - 14:13

La comparazione dell'impronta con altre due rinvenute, ha consentito agli agenti della Scientifica di accertare che appartenessero alla stessa persona

Gli agenti della Polizia di Stato di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa nei confronti di A.C. 35 anni, pregiudicato per i reati di furto, furto aggravato e evasione, già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ritenuto responsabile di tentato furto aggravato di un’auto. L’uomo è stato individuato quale autore di tre reati simili, commessi in centro città da aprile a maggio di quest’anno.

Il provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria è il frutto delle indagini svolte in perfetta sinergia dal personale delle Volanti e dagli uomini del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Reggio Calabria. L’attività di polizia ha avuto origine dalla denuncia sporta immediatamente dopo un tentato furto di autovettura avvenuto nel parcheggio del locale Grande Ospedale Metropolitano. L’immediato intervento delle Volanti ha consentito di raccogliere sul posto le dichiarazioni del proprietario dell’auto e richiedere l’intervento degli specialisti della Scientifica che hanno eseguito i rilievi, individuando, tramite esaltazione a mezzo polvere magnetica rossa, sul montante del tetto del veicolo, l’impronta dattiloscopica del palmo dell’arrestato.

La comparazione dell’impronta con altre due rinvenute su due precedenti scene di furto di autovetture, ha consentito agli operatori della Polizia Scientifica di accertare che appartenessero alla stessa persona e, la posizione in cui le impronte sono state rilevate, ha evidenziato un consolidato modus agendi del soggetto. La raccolta di tutti questi elementi informativi, unitamente all’attività svolta dal personale dell’Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico, ha permesso di delineare un chiaro quadro probatorio che ha portato all’esecuzione della misura degli arresti domiciliari.

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