Acr Messina, Oliver Kragl: "Non volevo più restare in questa società"

Acr Messina, Oliver Kragl: “Non volevo più restare in questa società”

Redazione

Acr Messina, Oliver Kragl: “Non volevo più restare in questa società”

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sabato 29 Luglio 2023 - 19:30

Con un post sui social, il panzer tedesco saluta Messina e i suoi tifosi, con una nota polemica

SAN GIOVANNI IN FIORE – Oliver Kragl il giorno dopo l’addio espone le sue ragioni su Instagram. E innesca una polemica probabilmente con il presidente Sciotto: “Un saluto a tutti. Le cose che vengono dette non sempre sono verità, chi mi conosce sa che persona, uomo e calciatore sono e soprattutto chi mi tratta male non merita la mia presenza. Se sono partito è perché non volevo più restare in questa società, non per problemi personali e per andare via ho dovuto lasciare anche gran parte dello stipendio. Se fossi stato così legato ai soldi, come dicono i fenomeni dietro la tastiera, non avrei lasciato la squadra ma sarei rimasto in panchina senza giocare neanche un minuto e mi prendevo lo stesso i soldi”.

“Mai visto il contratto biennale di cui si è parlato”

Continua il calciatore: “Ringrazio il mister per avermi aiutato ad andare via. Per tutta la stagione abbiamo subito tanta “m….” e poi ci siamo sentiti dire che non è neanche merito nostro la salvezza. Per dirla tutta il contratto nuovo biennale che mi avrebbero proposto non l’ho mai visto. Mi dispiace per tutti i tifosi e amici conosciuti a Messina che mi vogliono bene, li sono stato davvero bene e mi ricorderò sempre di voi con un sorriso. Non aggiungo altro. E’ anche poco che ho detto! Sono davvero felice.. anzi contento di iniziare la mia nuova avventura con tutto me stesso! Ci vediamo l’anno prossimo”.

Nonostante solo qualche ora prima Acr Messina avesse diffuso, tramite i propri canali di comunicazione, una dichiarazione del presidente Pietro Sciotto sulla sua centralità all’interno del costruendo nuovo Messina di Giacomo Modica, Oliver Kragl non farà parte dunque della rosa che, nella prossima stagione, difenderà la maglia biancoscudata. Il calciatore tedesco, apprezzato dai tifosi ed entrato nel cuore pulsante giallorosso solo dopo minuti dall’esordio in quel 1-3 esterno contro la Viterbese, dove aveva messo a segno un goal capolavoro dalla distanza, ha deciso di rescindere il contratto che lo legava al Messina fino a giugno 2024. Se ne va salutando tutti con un post su Instagram e un collage di foto a ritrarre i momenti personali più significativi della passata stagione. Se ne va con una risposta netta ai contenuti della notizia della rescissione e relative dichiarazioni diffuse dalla società.

Il presidente Sciotto: “Dispiaciuto per la decisione di Kragl”

Così si legge sui canali comunicativi societari: “Sono veramente dispiaciuto – afferma il presidente Pietro Sciotto – per la decisione di Kragl, che era uno dei calciatori della vecchia guardia sui quali intendevamo puntare, ma se il calciatore per motivi strettamente personali ha chiesto di andare via non potevamo trattenerlo, perché non potevamo tenere in rosa un calciatore che non risponde agli stimoli richiesti dal nostro allenatore Giacomo Modica. Provvederemo subito a rimpiazzarlo con un elemento di uguale valore se non addirittura superiore. Ho dato mandato al Ds Roma per sondare subito il mercato e portare a Messina un elemento in grado di onorare una maglia gloriosa. Ringraziamo Kragl per quanto fatto a Messina e gli auguriamo le migliori fortune”.

L’allenatore Modica: “Rispettiamo Kragl ma non potevamo trattenerlo contro voglia”

Anche il tecnico Modica ha rilasciato la sua dichiarazione in merito tramite ufficio stampa societario: “Ho avuto il piacere di conoscere Kragl solo cinque giorni, non entro nel merito dei suoi problemi personali; lui poteva entrare in un progetto tecnico perché ha qualità, ma bisogna rispettare la sua volontà, il suo desiderio e le sue problematiche. Mi spiace di averlo avuto brevemente, ma se non poteva esserci d’aiuto è giusto che cambi aria. Gli auguro comunque il meglio e tanta fortuna e soprattutto di risolvere i suoi problemi personali. Ha comunque fatto tutto lui, il presidente voleva tenerlo a tutti i costi, ma non potevamo certamente trattenerlo contro la sua volontà”.

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2 commenti

  1. Come nella vita anche nel calcio nessuno è insostituibile. Specie nel calcio che conta é stato dimostrato che non è certo l’attaccamento alla maglia che induce un atleta (di qualsiasi sport) a rimanere in un club. Certi discorsi dinanzi alla realtà sono solo dietrologia

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  2. Io sono stupito dal fatto che la classe dei giornalisti messinesi nonostante sappia tutte le falle della dirigenza dell’Acr Messina, faccia finta di nulla.
    In sei anni non ho letto di un solo giornalista che abbia scritto qualcosa su come stanno le cose.
    Le magagne le sappiamo grazie ai tesserati che vanno via e criticano aspramente questa dirigenza.

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