Aggressione a ispettore di Taormina, oggi Riesame per Cacopardo

Aggressione a ispettore di Taormina, oggi Riesame per Cacopardo

Alessandra Serio

Aggressione a ispettore di Taormina, oggi Riesame per Cacopardo

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martedì 21 Gennaio 2020 - 07:30

Si chiede la liberazione del commerciante di Giardini Naxos protagonista di un'animata discussione col vigile urbano di Taormina

Le conseguenze riportate dalla vittima sono state ridimensionate, gli atti hanno rivelato che non c’era nessuna “arma” né alcuna aggressione, ma la legittima difesa di una persona ad un atteggiamento improprio di un pubblico ufficiale.

Sono queste le ragioni che l’avvocato Antonio Bongiorno sosterrà oggi davanti ai giudici del Tribunale del Riesame, chiedendo la scarcerazione di Francesco Giacoppo, il commerciante 37enne  accusato di aver ferito l’ispettore di Polizia Muncipale di Taormina Giuseppe Cacopardo.

Il legale solleciterà ai giudici della Libertà la scarcerazione del ristoratore di Giardini Naxos, ancora in cella a Termini Imerese dall’ottobre 2018, quando venne arrestato dai Carabinieri. Giacoppo è stato condannato in primo grado a cinque anni e 2 mesi e, in attesa del processo d’appello, il difensore vorrebbe ottenere la liberazione, o almeno gli arresti domiciliari.

In primo grado è arrivata una condanna – spiega l’avvocato Bongiorno, ma il mio cliente ha sempre detto chiaramente che si è trattato di legittima difesa, e nel corso del dibattimento sono emersi tanti elementi che ridimensionano molto l’accusa. L’ispettore della Municipale è arrivato e si è allontanato dal locale con la propria auto, era in borghese, nell’immediato è stato refertato con “soli” 10 giorni, e il mio cliente non aveva certo alcun coltello in mano ma un cavatappi”, spiega Bongiorno, che spera “che il Collegio della Libertà questa volta valuti con più equanimità tutti questi elementi”.

L’episodio risale al maggio 2018 ed è avvenuto proprio nel locale di Giacoppo, che il giorno dopo l’animata discussione al tavolo con l’ispettore della Municipale si era rivolto ai Carabinieri, denunciando di essere stato aggredito.

Ma cinque mesi dopo i Carabinieri hanno arrestato proprio lui per lesioni e minacce a pubblico ufficiale. I militari hanno ricostruito l’episodio imputando il ferimento dell’ispettore con un coltello ad un fatto avvenuto qualche mese prima: Giacoppo aveva richiesto il risarcimento per un sinistro stradale, ma Cacopardo aveva bloccato il risarcimento, stendendo una relazione di servizio che negava danni all’auto del ristoratore.

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