Patti: cercano latitante rumeno e scoprono macellazione clandestina, quattro arresti

Patti: cercano latitante rumeno e scoprono macellazione clandestina, quattro arresti

Patti: cercano latitante rumeno e scoprono macellazione clandestina, quattro arresti

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sabato 07 Aprile 2012 - 12:12

I Carabinieri hanno arrestato quattro persone a Patti sorprese a macellare clandestinamente degli agnelli sulle sponde del Timeto. Fra di loro anche un rumeno ricercato per espiare una condanna per violenza sessuale e sequestro di persona.

Un latitante rumeno, ricercato dall’aprile 2010 per una violenza sessuale, e tre allevatori, sorpresi a macellare clandestinamente, sono stati arrestati dai Carabinieri di Patti. Si tratta di Ionut Mamaliga (nella foto), rumeno di 22 anni domiciliato a Montalbano Elicona, dei fratelli Giuseppe ed Antonino Furnari, rispettivamente di 48 e 42 anni di Montalbano e Giuseppe Guidara, 36 anni di Patti tutti con precedenti.
Le indagini dei Carabinieri erano iniziate nei giorni scorsi quando era giunta una comunicazione dall’Interpol seconda cui a Patti, si era stabilito un latitante rumeno, che doveva scontare quattro anni di reclusione per violenza sessuale e sequestro di persona, ed aveva trovato lavoro come pastore.
La notizia si è rivelata fondata. Ieri pomeriggio, nel corso di un controllo in contrada Vignagrande, accanto al fiume Timeto, una pattuglia di Carabinieri ha notato quattro persone che stavano macellando degli agnelli a pochi metri dal torrente. I Militari hanno scoperto quattro agnelli già macellati clandestinamente e tutto attorno sparsi i resti degli animali
I quattro hanno tentato di fuggire ma senza successo. Mamaliga e i due Furnari sono stati subito bloccati mentre Guidara si è costituito poco dopo alla caserma dei Carabinieri.
Dai controlli eseguiti e poi dai rilievi dattiloscopici i Carabinieri hanno avuto la conferma che il rumeno arrestato era proprio il ricercato Mamaliga.
I due fratelli Furnari dovranno rispondere anche del reato di favoreggiamento per aver offerto lavoro ed ospitalità al latitante. I tre italiani hanno ottenuto gli arresti domiciliari.

Un commento

  1. Che ci fa se macellavano qualche agnello per uso proprio, sempre meglio che magiare quello schifo che viene dall’estero dopata e pieno di ormoni, che ci vendono nei supermercati per carne locale.
    Solo una guerra ci salva in italia, distruggere per ricostruire…..”quannu u sceccu sta troppu bonu spara cauci”.
    Se invece li hanno arrestati per favoreggiamento allora alzo le mani.
    Addio Sicilia bella!!!

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