Amam, è pioggia... ma di segnalazioni: resta il problema della "poca pressione"

Amam, è pioggia… ma di segnalazioni: resta il problema della “poca pressione”

Giuseppe Fontana

Amam, è pioggia… ma di segnalazioni: resta il problema della “poca pressione”

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venerdì 05 Gennaio 2024 - 13:30

Il grande utilizzo d'acqua durante le feste, la siccità e la rete idrica colabrodo sono stati un mix letale per la città. Intanto Gioveni: "Allenatore da cambiare"

MESSINA – Anche oggi, 5 gennaio, diversi cittadini segnalano problemi legati all’erogazione idrica già da metà mattinata. I disagi proseguono e il problema è sempre lo stesso. Come ci confermano i vertici dell’Amam, si tratta di un problema di “poca pressione”. Nei giorni scorsi è stato spiegato che l’utilizzo maggiore di acqua durante le vacanze natalizie e la contemporanea assenza di piogge ha ridotto notevolmente le riserve idriche e da qui nasce l’abbassamento di pressione che sta causando tanti disagi.

Un problema non da poco, frutto soprattutto di una rete idrica che perde oltre la metà dell’acqua trasportata e su cui si dovrà intervenire in maniera corposa già da quest’anno. Anzi, già da venerdì 12 gennaio, perché è confermato (salvo maltempo) il distacco della condotta di Fiumefreddo, che permetterà ad Amam di portare avanti alcuni interventi ritenuti fondamentali per la sistemazione di tubazioni e non solo.

L’attacco di Gioveni: “Cambiamo l’allenatore”

Intanto sul fronte politico arrivano gli attacchi. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, Libero Gioveni, ha attaccato nuovamente la presidente Loredana Bonasera invocandone le dimissioni. Nel farlo ha citato le parole rilasciata dall’ex sindaco di Messina e attuale primo cittadino di Taormina, Cateno De Luca, parlando di “meno presunzione e più attenzione”, perché “sui servizi essenziali si gioca la credibilità di una amministrazione e alcuni CdA delle partecipate non garantiscono gli standard fissati dalla mia amministrazione nel 2018”.

Per Gioveni “il riferimento non può che essere ad Amam visto che rispetto alle altre società partecipate è quella che è sotto l’occhio del ciclone per i reiterati disservizi ai cittadini”. Il consigliere e il suo gruppo hanno già chiesto a novembre le dimissioni di Loredana Bonasera: “Dispiace che si possa pensare che questa possa essere considerata una questione personale o una sorta di accanimento ad personam perché così non è. Si tratta solo di una netta posizione politica rispetto ad un giudizio sulla gestione della società del tutto fallimentare”. E ha concluso: “Confido adesso nell’onestà intellettuale del sindaco Basile di ammettere che, così come avviene nel calcio, quando i risultati non arrivano o si continua a perseverare nella ‘mala gestio’, occorre necessariamente cambiare l’allenatore”.

11 commenti

  1. Per la pressione io avrei un idea, potremmo mettere Basile, De Luca e il tibetano a soffiare nelle tubature per aumentare la pressione.

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  2. Siamo messi bene, anzi benissimo.

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  3. E come mai magicamente sul viale Boccetta l’acqua c’è sempre ????
    Non hanno mai sofferto…

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  4. Sono con Gioveni, la presidente dell’amam dovrebbe dimettersi subito, la peggiore che io ricordi. Quando la intervistano dice sempre che va tutto bene e invece è tutto il contrario. Ma perché non dire semplicemente la verità?

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  5. Martino Sergio 5 Gennaio 2024 19:06

    In questa città le cose funzionano sempre a doppio binario esistono cittadini di serie a e cittadini di serie b….sarebbe giusto capire perché e come delle donne hanno l’acqua quasi H24 e quartiere come il mio( Lombardo) solo 4/5 ore e con poca pressione.
    Poi il problema della gestione dell’Amam e’ sotto gli occhi di tutti credo che un vertice come quello attuale andrebbe azzerato e cercare persone competenti “del mestiere” e non solo frutto della politica….il servizio idrico va gestito con capacità e lungimiranza….
    Perché chi soffre sono i cittadini, come sempre…. d’altronde o sbaglio?

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  6. Per cercare di migliorare la situazione idrica in città, prima di tutto bisogna rappezzare l’Amam stessa che fa acqua da tutte le parti. Un esempio e’ quello della perdita d’acqua. Infatti nella zona del complesso dove abito è stata segnalata alla parte competente la perdita copiosa di acqua bianca. L’intervento e’ stato quello delle fognature che non c’entrava nulla. Dopo un’altro sollecito, l’acqua continuava a perdersi per almeno altri dieci giorni, senza farsi vedere nessuno, Solo da qualche giorno sembra si sia normalizzata. Un consiglio, inviterei sindaco e direttrice Amam ad assoldare qualche stregone per la danza della pioggia, così almeno risolverebbero la crisi idrica.

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  7. È vero, la presidente continua a dire con molta disinvoltura che tutto va bene, mancando di rispetto agli utenti. Ma è evidente che il ruolo che le hanno affidato non fa al caso suo. Guardando il suo curriculum, non ha neanche competenze specifiche. Perché non scegliere in questi ruoli delicati chi conosce bene la materia… Che criteri si adottano? Mah

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  8. Tanta gente si lamenta che non ha acqua e poi vai a vedere che hanno nei balconi / scantinati / terrazze, cisterne e serbatoio di ogni tipo OVVIAMENTE TUTTO ABUSIVO. Però l’importante è criticare sindaco e amam. Messinesi razza unica…e meno male che stanno tutti rintanati a Messina, figuriamoci se stavano in ogni luogo….ce ne potevamo scappare!!!

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  9. Ha più che ragione, il monopolio amam ha fatto il suo tempo ed è ora di cambiare con chi è di competenza per una città che da troppo tempo è stata sotto scacco da incapaci e menefreghisti . L’acqua è vitale, necessaria, soprattutto per disabili, bimbi , ammalati . Avete scelto il giocattolo sbagliato per giocare . Dimissioni immediate . Sig. Gioveni se legge questo commento, la invito a creare due giorni di raccolta firme per richiedere dimissioni amam

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  10. Sono i gestori di un acquedotto che hanno i mezzi per regolare i valori di portata e pressione dell’acqua. Perché dunque non aumentano la pressione? Dichiarino intanto i valori attuali e si rileggano i termini del contratto che gli utenti hanno sottoscritto al momento dell’allaccio.

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  11. da ricordare ai messinesi il tibetano e i 20 giorni senza acqua

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