Torrente Saponara e strada provinciale per Pace: due diverse situazioni di pericolo. A preoccupare è sicuramente la stagione delle piogge e i gravi danni che si temono a cose e persone, per evitare i quali le amministrazioni interessate sembrano non muovere un dito

Fioccano le segnalazioni da parte dei lettori in questo periodo dell’anno. A preoccupare è sicuramente la stagione delle piogge e i gravi danni che si temono a cose e persone, per evitare i quali le amministrazioni interessate sembrano non muovere un dito. Da Rometta Marea arriva la lettera di un abitante del centro tirrenico, la cui abitazione, come da lui segnalato, è confinante al torrente Saponara.
“Durante l’alluvione del novembre scorso la mia casa si è salvata solo per pochi metri dall’esondazione del torrente Saponara che ha distrutti i muri perimetrali del complesso e parte delle abitazioni che erano trenta metri più a valle della mia”.
La segnalazione è stata fatta alle autorità competenti il 14 agosto scorso. A più di un mese nessuna risposta è stata ricevuta.
“Per mia fortuna si era creato negli anni nella parte del torrente a monte dell’esondazione una specie di argine naturale – continua il nostro lettore -, ma se l’alluvione del torrente dovesse ripetersi anche in forma molto più lieve questa volta la mia casa sarebbe distrutta, perché l’argine naturale non esiste più, ma sopratutto perché il letto del torrente che fino al novembre scorso era profondo circa tre metri rispetto al livello della strada adesso è profondo solo un metro circa”.
Vivere così significa convivere con la paura, ogni volta che cade la prima goccia di pioggia.
“Si preferisce piangere dopo sui danni alle cose e alle persone piuttosto che cercare di prevenire i disastri”, è l’amaro commento dell’abitante di Rometta. E come dargli torto.

Nessun torrente a rischio esondamento invece a Pace. Un lettore ci segnala però che la strada che salendo dal cimitero di Pace porta a via Casalotto e quindi a contrada Marotta è stata trasformata in una vera e propria discarica abusiva. Elettrodomestici, vecchi mobili e quant’altro. Colpevole di questa vergogna l’inciviltà dell’uomo, il primo a non aver cura di sé. Il rischio è per gli automobilisti che devono percorrere quel tratto di strada.
“Il violento temporale di giovedì scorso ha fatto sì che molti degli oggetti abbandonati nella predetta discarica abusiva venissero trasportati dall’acqua in mezzo alla strada, dove ancora oggi sono abbandonati, costringendo gli automobilisti a pericolosi e improvvisi slalom per evitarli”.