Le elezioni regionali del 2012 tracciano una linea di discontinuità rispetto al passato

Le elezioni regionali del 2012 tracciano una linea di discontinuità rispetto al passato

Rosaria Brancato

Le elezioni regionali del 2012 tracciano una linea di discontinuità rispetto al passato

martedì 30 Ottobre 2012 - 12:42

I numeri dicono che il cambiamento c'è ed è evidente: il boom del Movimento cinque stelle e la vittoria del centro-sinistra, dopo anni di dominio del centro-destra, sono la prova che qualcosa si muove

Chi sostiene che il voto siciliano costituisca la “continuità” sbaglia, per una serie di motivi. Il Movimento 5 stelle ha il maggior numero di deputati, 15, appena 4 anni fa non ne aveva neanche uno, è il primo partito all’Ars con il 14,89% . Non mi pare proprio una “continuità” con decenni di dominio di centro-destra. Il Pdl è crollato. Nel 2008 aveva registrato il 33,4% dei consensi, portando 34 deputati. Oggi ne ha 12 e ha preso il 12,91% dei voti. E questa non è continuità. Comunque si voglia vedere la figura di Crocetta per la prima volta la Sicilia ha un Presidente della Regione di sinistra eletto direttamente dai siciliani. E’ vero, al voto è andata meno della metà degli elettori, ma gli assenti, si sa, hanno sempre torto.

Quanto al M5S, a Messina, è il secondo partito, dopo il Pd, con il 13,82% (altro che continuità). Anche a Messina il Pdl è crollato, al punto che è stato scalzato da Miccichè, la cui coalizione in riva allo Stretto ha portato 2 deputati (Bernardette Grasso, Grande Sud e Beppe Picciolo, PdS). Sui 4 deputati Pdl eletti all’Ars nel 2008, ne lascia a terra 2. Se poi andiamo a leggere i nomi degli undici eletti a Messina, ci sono Valentina Zafarana, Marcello Greco, Bernardette Grasso, Nino Germanà che sono 4 deputati nuovi e, tutto sommato, per essere una città lentissima al cambiamento, è quanto meno un inizio. Si dirà che Nino Germanà non è una faccia nuova, ed è vero, ma non è un uscente riconfermato. Su 11 uscenti quindi ne sono stati confermati 7 e di questi 7, per Pippo Currenti (lista Musumeci), più che altro è un ritorno. Allora stiamo attenti a parlare di “continuità”, perché qualcosa si sta muovendo anche a Messina.

Anche la strana coppia Genovese-D’Alia, e l’alleanza Pd-Udc, non sono di vecchia data, e il Pdl, dopo un lungo (e felice) matrimonio con i centristi, dovrebbe saperlo bene. Nel 2008 Pdl e Udc erano a braccetto, quindi non si po’, 4 anni dopo, sostenere che l’alleanza vincente Pd-Udc sia una forma di continuità col passato. Non sappiamo quanto e in che modo queste elezioni siciliane serviranno da laboratorio nazionale, certo è che lo “sbarco” dei grillini all’Ars e l’astensionismo alle stelle stanno facendo tremare i partiti tradizionali e le segreterie.

Andiamo ai vincitori. C’è ovviamente, Rosario Crocetta. L’ex sindaco di Gela si è autocandidato per primo, ha vinto la sua rivoluzione, portata avanti anche quando l’alleanza Pd-Udc gli ha portato anche gli strali di Leoluca Orlando e Antonio Di Pietro che lo hanno definito “un Cuffaro senza cannoli”. Il neo Presidente porta all’Ars gli 8 del listino (lui è il nono) e 5 deputati eletti nelle liste provinciali. Ha una maggioranza risicata, è vero, arriva a 39 deputati (5 lista Crocetta, 14 Pd, 11 Udc, 9 listino) e dovrà cercare alleati, ha vinto con una percentuale più bassa di quella che non è bastata 4 anni fa alla Finocchiaro, ma ci proverà comunque a far quadrare i conti. Vincitori, lo abbiamo detto, sono i neo-sposati D’Alia-Genovese che con due macchine da guerra hanno portato Crocetta a vincere le regionali. Il Pd è il primo partito a Messina e rispetto al 2008 ha preso anche 5 mila voti in più. Ha un deputato in meno, ma Picciolo era scattato con i resti. Il Pd ha retto all’onda d’urto dell’astensionismo e del M5S. Vince D’Alia che ha fatto il “primo passo” con Crocetta e adesso si prepara, con un Presidente della Regione targato Pd a reclamare un sindaco Udc. Chi ride sotto i baffi, pur non avendoli, è Miccichè, che si è tolto un macigno dalla scarpa nei confronti degli uomini di Berlusconi che quando il Silvio nazionale indicò lui come candidato del Pdl alzarono le barricate virando su Musumeci. Il papà del 61 a 0 del 2001, si è trasformato nel Grande fratello della sconfitta del Pdl, contribuendo, vuoi con la sua candidatura, vuoi con gli aiutini che i lombardiani han dato a Crocetta, alla sconfitta di Musumeci. Del resto è stato lo stesso Alfano a dichiarare che un centro-destra diviso ha pagato tutte le colpe. Quanto a Messina Miccichè dribbla Musumeci, saltando al secondo posto come candidato alla Presidenza e attestando, se mai ce ne fosse bisogno, che la “diaspora” degli ex Forza Italia iniziata con l’esodo Fli e continuata con D’Alcontres e Beninati, ha lasciato ferite e vuoti difficilmente colmabili. E Miccichè vince due volte, perché adesso Crocetta con qualcuno dovrà dialogare e Miccichè ha 5 deputati e Lombardo 10. La parola d’ordine adesso è “niente inciuci”, ma tra una settimana il termine “inciucio” si trasformerà nella parola “dialogo”. Del Pdl sconfitto abbiamo detto e diremo ancora perché adesso scatta la resa dei conti ed il dibattito interno. Il Pdl passa da 4 a 2 deputati a Messina e Buzzanca non viene riconfermato deputato. Restano fuori dall’Ars, così come nel 2008, i dipietristi. Nessun seggio infatti per Idv e Sel che hanno perso due volte: la prima nell’obiettivo di far perdere Crocetta e l’alleanza con i cuffariani, e la seconda nel conquistare un seggio. Pagano il caso Fava e l’ingresso in corsa di Giovanna Marano. Infine resta fuori anche Fli che pur restando fino all’ultimo fedele a Lombardo non ha raggiunto la soglia necessaria a far scattare un seggio.

Rosaria Brancato

11 commenti

  1. antonio barbera 30 Ottobre 2012 14:12

    Ho ascoltato diversi commenti di esperti e giornalisti che continuano a tessere trame di Governo regionale vecchia maniera ,come se non fosse accaduto niente (idea da Gattopardi della politica ).I siciliani che con disagio sono andati ai seggi (una metà è rimasta a casa :ignavi di dantesca memoria )chiedono agli eletti un impegno continuo e pressante per risollevare le sorti economiche della nostra terra .Nessuna distrazione o disimpegno è più concesso ad una classe politica che ha demeritato fino ad oggi e deve aprire strade nuove per evitare una definitiva bocciatura.

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  2. Per quanto mi riguarda sono moderatamente soddisfatto:anche se la vecchia politica ha comunque vinto (NON STRAVINTO) ancora!
    A mio parere sia il PDL che il PDmenoL hanno, ancora oggi, preso TROPPI voti, cosi come l’UDC che il MPA (ma non sono stati loro al governo della Sicilia fino ad ieri?I risultati sono sotto gli occhi di tutti).
    Troppi dei “nostri” eletti non sono di “primo pelo”, vedi Panarello, vedi Rinaldi (ma cosa ha fatto di così eclatante per meritare tanti voti? C’è qualcuno che ce lo vuole spiegare?), vedi Germanà, vedi Ardizzone, ne dimentico certo degli altri.
    E’ stato fatto “fuori” (giustissimamente a mio modesto avviso) il dott.Buzzanca (il titolo gli tocca sperando sia di buon auspicio per lui tornare a fare il dietologo), così come la dott.ssa Amata che ambiva ad un seggio che, evidentemente per gli elettori, non meritava.
    Ma nel contempo c’è anche aria nuova:la “cittadina” Zafarana e gli altri 14 attivisti del M5S saranno, non una “ventata”, ma uno Tzunami,vedrete!!!
    Ne sapremo, ne scopriremo delle belle!!!

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  3. mondo.salvatore 30 Ottobre 2012 15:58

    ripeto: sarà una cattiva macedonia al gusto, per me sgradevole, di cassata siciliana. ne riparleremo fra qualche mese. le prime tre cose che mi sento di chiedere ai nuovi e che avevo chiesto agli uscenti: PULIZIA–DISCIPLINA STRADALE–EDUCAZIONE CIVICA.

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  4. mondo.salvatore 30 Ottobre 2012 15:59

    ripeto: sarà una cattiva macedonia al gusto, per me sgradevole, di cassata siciliana. ne riparleremo fra qualche mese. le prime tre cose che mi sento di chiedere ai nuovi e che avevo chiesto agli uscenti: PULIZIA–DISCIPLINA STRADALE–EDUCAZIONE CIVICA.

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  5. IO PENSO CHE….
    i voti sono come i soldi: quando se ne hanno troppi e quando arrivano all’improvviso c’è da verificare come sono arrivati e come si sono guadaganti ci sono due deputati eletti a messina a cui onestamente non affiderei neanche il condominio di casa mia…quanto dobbiamo attendere perchè gli elettori messinesi comprendano che a volte è sufficiente guardare la faccia di un uomo e sentirlo parlare per capire che si tratta di personaggi di bassa lega ?

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  6. …ad una ripresa di coscienza siciliana, allorquando si udì nelle piazze siciliane una parvenza di resistenza nei confronti dell’immobilismo politico e della tracotanza dei partiti e delle Istituzioni, che andava prendendo forma ed assumendo il nome ben preciso dei “forconi” ma subito messo a tacere, durante la campagna elettorale dalle voci altisonanti dei vecchi signori del potere!

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  7. L’analisi è assolutamente perfetta con riguardo agli sconfitti del PDL e alla presenza del M5S.
    Per il resto la maggioranza (o minoranza maggioritaria) che dovrà governare la Sicilia è la stessa che l’ha governata con Lombardo e cioè: il PD, gli ex Lombardiani e Grande Sud e l’UDC che trasformerà l’appoggio esterno in interno e l’eccezione dell’estinto FLI.
    C’è solo una grande diversità: la Corte dei Conti con un debito accertato delle casse regionali di 6 miliardi di euro cioè 12.000 miliardi delle vecchie lire, entro sei mesi potrebbe dichiarare il dissesto della Regione Siciliana, tenuto conto che questo sistema improduttivo (20.000 dipendenti regionali e 75.747 precari) così com’è può, solo produrre nuovi disavanzi e imponenti perdite.
    Auguri ai vincitori.

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  8. EVVIVA! Abbiamo, finalmente, fatto il tanto desiderato cambiamento!a pensarci meglio, però, mi sembra, più che altro, un ritorno al passato, grazie ad una maggioranza di astenuti!(Volgo disperso!) A me sembra, ma non sono un analista politico perciò potrei anche sbagliarmi, che il vero cambiamento non sia il binomio D’Alia-Genovese che onomatopeicamente mi riporta alla stravecchia repubblica e neanche quel 14,89% di voti del p5s che non mi sembra il voto di chi si sia sganciato da un partito ed abbia abbracciato una nuova idea politica, No! E`soltanto un voto di protesta, un momentaneo sbocco, in un partito di protesta, peraltro iniziato altrove, in attesa del grande risveglio, che, purtroppo, è stato rimandato ancora una volta! In attesa, cioè, di quella valanga che sale e che sarebbe formata da quel 14,89% + il 51% degli astenuti. E si, perchè quegli astenuti non sono come già si è detto, degli ignavi, degli amorfi, non sono un “volgo disperso..”, essi, assieme a quel 14,89%, che invece ha cavalcato la protesta, rappresentano la vera novità di queste elezioni, si tratta di gente, di famiglie, di uomini e di donne siciliane che non hanno avvertito un vero cambiamento nelle parole dei candidati; gente, che,qualche mese fa, aveva assistito con stupore al sollevarsi del vento di protesta dei “forconi” iniziato in tutta la Sicilia contro l’inerzia ed il malgoverno e la tracotanza dei partiti e dei parlamentari. Purtroppo il vociare dei vecchi signori della politica, durante queste elezioni, ha spento ogni fervore sul nascere….

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  9. La prima fonte dei voti buzzanchiani derivava da quei messinesi che facevano i porci comodi nelle strade della città, con la scusa che i mezzi pubblici non funzionavano.
    In attesa dei fondi che possano consentire le riparazioni del parco auto municipale, perchè non si utilizzano le risorse umane in altre attività socialmente utili? perchè non si fa una ricerca mirata ad individuare dove sono collocati i 500 dipendenti assolutamente superflui se i mezzi gommati e su rotaie continuano ad essere una ventina nei giorni feriali ed una decina nei giorni festivi?
    Come si fa a parlare di città metropolitana, dimenticando che il cinema metropol è chiuso ormai da tempo, quando i mezzi pubblici alle 21 scompaiono?

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  10. serra salvatore 31 Ottobre 2012 06:21

    Parlare di cambiamento a mio giudizio non si può, abbiamo avuto fino prima le elezioni un governo retto dal Presidente Lombardo (MPA) con il sostegno da oltre due anni del partito democratico (PD), oggi invece abbiamo un governo retto dal partito democratico (PD) con il sostegno dell’MPA. Io penso che si possa parlare di continuità di una linea di governo che ha cercato e che con molta probabilità cercherà di risolvere i problemi della sicilia. Speriamo che l’onta negativa che ha invaso l’Italia possa in qualche modo ridimensionarsi affinchè tutti i siciliani possano respirare un pochino visto che siamo tutti in affanno e in difficoltà.

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  11. se veramente dovessimo fare un’analisi, nella sua complessità abbiamo un 53% che per protesta non ha votato ed un 14,89 che, invece ha dato, per protesta, un voto alla contro politica. In totale sono circa il 68% che ha protestato contro la vecchia politica e contro il vecchio sistema di candidature! Dovrebbe significare DI NUOVO ALLE ELEZIONI CON CANDIDATI DIVERSI E NON ANCORATI AI VECCHI PARTITI ED ALLE VECCHIE CONCEZIONI DI DESTRA E SINISTRA!

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