Assunzioni con la "long list", il Tribunale del lavoro dà ragione a Messina Social City

Assunzioni con la “long list”, il Tribunale del lavoro dà ragione a Messina Social City

Redazione

Assunzioni con la “long list”, il Tribunale del lavoro dà ragione a Messina Social City

mercoledì 05 Luglio 2023 - 16:43

Lo comunica il Comune di Messina: "È stato respinto il ricorso di uno dei candidati. Era corretto l'operato della partecipata"

MESSINA – Assunzioni con la “long list” di un centinaio di lavoratori da parte di Messina Social City. Un tema che ha sollevato non poche perplessità e polemiche anche in ambito consiliare. Ma ora il Comune di Messina comunica che “è stato respinto il ricorso di uno dei candidati. Era legittimo l’operato della partecipata”-

Il ricorso era stato avanzato perché il candidato riteneva di essere stato “penalizzato per  la mancata considerazione dei titoli effettivamente posseduti”. All’avviso di selezione, bandito dalla Messina Social City, per autisti, cuochi, assistenti sociali, asacom (assistente all’autonomia e comunicazione) e psicologi hanno partecipato oltre 13mila candidati.

“È stata riconosciuta legittima la procedura della long list”

Fa sapere il Comune: “Dopo la pubblicazione delle graduatorie provvisorie nel settembre del 2022, i controlli analitici da parte dell’Azienda, avevano evidenziato alcune discrasie e omissioni nelle dichiarazioni sostitutive rese dai candidati. E la stessa azienda, al fine di superare gli elementi critici, adottò una procedura ad hoc di validazione delle domande. La scelta fu attuata attraverso una procedura massiva e generalizzata – su cui si era a suo tempo aperto un dibattito anche in sede di Consiglio comunale – dopo avere acquisito il parere dell’avvocato Santi Delia, in quanto era l’unica a potere garantire il rispetto della par condicio tra i concorrenti e nel contempo il merito dei candidati”.

Soddisfazione è stata espressa, per l’esito, dal sindaco Basile e dalla presidente della Messina Social City Valeria Asquini che, sulla gestione della long list, era stata chiamata a rispondere in Consiglio comunale: “Come sottolineato in quella sede – chiarisce la Asquini – la procedura che avevamo messo in atto, per quanto complessa e articolata, era l’unica utile alla gestione di una procedura con oltre 13 mila partecipanti, procedura mai gestita prima  da un’azienda speciale della nostra città. Questa sentenza ci legittima a rafforzare i nostri scopi statutari e che possa aiutarci anche per il futuro nel centrare tutti gli obiettivi istituzionali”.

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