Atm Messina, rivoluzione in corso per aumentare il trasporto pubblico e diminuire quello privato

Atm Messina, rivoluzione in corso per aumentare il trasporto pubblico e diminuire quello privato

Marco Ipsale

Atm Messina, rivoluzione in corso per aumentare il trasporto pubblico e diminuire quello privato

giovedì 21 Dicembre 2023 - 17:04

Tanti bus in linea, tram nuovi e la tecnologia per facilitarne l’accesso. Azienda Trasporti rivoluzionata rispetto a qualche anno fa ma c’è ancora altro da fare

di Marco Ipsale

Un parco mezzi da 158 bus di cui 103 euro 6, cioè a basso impatto ambientale, 19 ibridi, 16 elettrici (e altri 10 sono in corso di immatricolazione), 15 euro 5, tre euro 4 e due euro 3. In servizio 120 vetture tra bus e tram, che coprono 50 linee. Nel 2018 percorsi 4 milioni e 300mila chilometri, nel 2023 un incremento percentuale del 50 %, fino a 6 milioni 450mila. E altre novità saranno introdotte col nuovo piano di servizio ma per questo sarà necessario aspettare il nuovo contratto di servizio, in corso di redazione.

Sono lontani i tempi in cui Atm metteva in strada solo poco più di una decina di bus. Oggi i mezzi ci sono, ed è l’aspetto principale, ma c’è anche la tecnologia per facilitarne l’utilizzo. L’applicazione “Atm MovUp” dà informazioni su linee e orari aggiornati in tempo reale (ad esempio in caso di scioperi o modifiche), indicando come arrivare in qualsiasi punto della città, oltre a consentire di pagare dal telefono la sosta sulle strisce blu o in alcuni parcheggi in struttura.

Ma c’è la possibilità di acquistare anche in modo tradizionale, dai negozianti o in sei colonnine installate in diversi punti della città per emettere i biglietti.

Infomobilità, conta passeggeri e videosorveglianza

A bordo di tutti i bus un sistema di infomobilità che consente di monitorare posizione, percorsi e velocità dei mezzi in movimento. Non ancora sui tram, ma – assicura Atm – presto sarà attivo. Sia sui bus sia sui tram, invece, sono stati installati conta passeggeri e videosorveglianza, mentre sui bus elettrici anche i tornelli. Il sistema di conta passeggeri permette di registrare le fermate con maggiore afflusso di entrata e uscita. E dall’analisi di questi dati è possibile sviluppare piani di trasporto disegnati per la città. La videosorveglianza garantisce a tutti più sicurezza.

Biglietti con bancomat o carta di credito, ecco come funziona

Di recente, su tutti i bus e tram è possibile acquistare i biglietti a bordo, senza maggiorazione, con bancomat o carta di credito. Basta appoggiare la carta sul dispositivo e si vedrà la scritta “buon viaggio”, indice di operazione andata a buon fine. In caso di controllo, per dimostrare l’avvenuto acquisto bisognerà fornire la carta utilizzata, che verrà appoggiata sui palmari in dotazione ai verificatori per avere conferma dell’avvenuto pagamento.

Sensori per i parcheggi intelligenti

In fase di realizzazione, infine, il sistema di parcheggio intelligente, con oltre cinquemila sensori che consentiranno agli automobilisti, tramite applicazione, di sapere in anticipo dove sono gli stalli liberi in centro città, evitando di girare a vuoto e congestionare il traffico. Una comodità per il singolo automobilista e un vantaggio per tutti.

I cordoli

Le novità sono tante, tutte tese a facilitare l’utilizzo del trasporto pubblico e quello meno impattante possibile del trasporto privato. La recente installazione dei cordoli, che tante polemiche ha generato, non ha cambiato granché la situazione rispetto a prima. O meglio, l’ha cambiata soltanto perché impedisce (ma c’è chi ci riesce lo stesso) quei comportamenti scorretti che prima erano tollerati. Sul corso Cavour, tanto per fare l’esempio principe, prima c’erano due corsie di marcia e due sono rimaste, peccato che una sia per la costante sosta in doppia fila, solo che ora non si può più invadere la corsia preferenziale.

Anzi di cordoli ne servirebbero altri, ad esempio nel tratto di via Garibaldi compreso tra la Prefettura e piazza Castronovo, dove la corsia preferenziale da anni viene usata per la sosta, col trasporto pubblico fortemente rallentato.

Il traffico… siamo noi

Il traffico, che in periodo natalizio è stato sempre più sostenuto, lo facciamo noi. Il traffico siamo noi. Quando siamo in fila e ci lamentiamo del traffico noi siamo parte del traffico. E c’è un solo modo per diminuirlo: usare meno il mezzo privato (Messina è tra le città con l’utilizzo più elevato) e di più quello pubblico. Che non vuol dire azzerare il trasporto privato ma che molti cittadini potrebbero trarre benefici usando il trasporto pubblico, visto che ora funziona molto meglio che in passato.

Gli abbonamenti ultra scontati, tessere raddoppiate

In aiuto, in tal senso, gli abbonamenti a prezzo stracciato e infatti molti messinesi ne hanno approfittato. Nelle prime due “finestre” sono stati emessi oltre 20mila abbonamenti, in quella appena conclusa sono arrivate circa 11.900 domande, delle quali potranno essere soddisfatte poco più di 8mila, per un totale di 28mila abbonamenti a prezzo scontato.

Gli abbonamenti al trasporto pubblico locale sono passati da 19.854 nel periodo compreso tra gennaio e ottobre 2022 a 39.378 in quello tra gennaio e ottobre 2023, praticamente raddoppiati.

Tram, qui serve accelerare. “Nettuno” non è ancora in linea

Il tasto dolente è rappresentato ancora dal tram ed è qui che serve un’accelerazione. Lo scorso 9 dicembre è stata inaugurata la quinta vettura rinnovata, chiamata “Nettuno”. Peccato che a distanza di dodici giorni ancora non sia in linea. “Da una verifica su un cablaggio – dice il presidente di Atm, Giuseppe Campagna – è arrivata una risposta negativa. I tecnici saranno a Messina il 27 dicembre, speriamo di mettere in linea la vettura entro fine anno o nei primi giorni di gennaio”.

E per il futuro si suggerisce di inaugurare solo dopo che la vettura sarà in servizio. A proposito, si attende anche l’arrivo del sesto tram rinnovato. La previsione tra il 15 e il 25 dicembre era ottimistica, ora “la società è alle prese coi permessi per il viaggio in nave di mezzi eccezionali – spiega Campagna -, che nei periodi di festa vengono ridotti. Penso e spero che il sesto tram nuovo possa arrivare a metà gennaio”.

La frequenza di passaggio diminuirà coi due nuovi tram

Al momento ci sono solo cinque vetture in linea (quattro nuove e una vecchia) e la frequenza di passaggio è di venti minuti, troppo alta. Coi due nuovi tram attesi in servizio “i tempi di attesa scenderanno a 15 minuti” – dice Campagna – “e nel corso del 2024 aspettiamo altre tre vetture nuove”. Che a quel punto saranno nove. Non le quindici arrivate vent’anni fa ma sufficienti per garantire finalmente un buon servizio.

La riqualificazione della linea

Senza dimenticare che a gennaio 2023, quindi ormai un anno fa, sono stati aggiudicati alla Ingegneria Costruzioni Colombrita srl di San Giovanni La Punta (Catania) i lavori di riqualificazione della linea tranviaria. Un anno, però, non è bastato per arrivare alla consegna, perché mancano ancora alcuni pareri. “Purtroppo a volte si perde più tempo sulle carte che per fare i lavori – conclude Campagna -. Per ovviare al problema, abbiamo concordato di predisporre lotti funzionali che ci possano consentire di avviare i lavori (il primo sarà la pavimentazione di viale San Martino, ndr). Tra qualche settimana penso che si potrà firmare il contratto, poi l’impresa avrà tre mesi di tempo per redigere l’esecutivo, ma ci hanno detto che riusciranno a fare anche prima, e finalmente potremo iniziare i lavori”.

Tra gli aspetti positivi, oltre all’isola pedonale di viale San Martino, previsto lo spostamento della fermata di piazza della Repubblica con annessa riqualificazione, il rifacimento di capilinea, fermate e impiantistica. Discutibile, invece, la riduzione da due binari a uno in via Vittorio Emanuele e a Provinciale, che però sarebbero l’ultimo lotto, forse preludio ad un auspicabile ripensamento.

Semafori intelligenti

Abbiamo chiesto ad Atm, infine, notizie sulla priorità semaforica alla linea tranviaria, passaggio fondamentale, atteso da sempre, per ridurre i tempi di percorrenza e rendere ancora più appetibile il servizio. Ad un incrocio fra tram e traffico stradale, un sistema automatico dovrebbe far scattare il rosso per le auto e il verde per il tram. E in molti degli incroci ancora oggi non avviene, col paradosso che è il tram a dare precedenza al traffico privato. Quando, finalmente, il cambiamento necessario? “Al momento – ci ha risposto Atm – non ci sono tempi certi”.

11 commenti

  1. Lodevole l’incremento della mobilità con ATM. Ammirevole iniziativa degli abbonamenti a 20 euro. Ho sempre sostenuto che l’autobus se era gratis a Messina era meglio perchè tanto nessuno lo pagava, almeno così ATM seppur minima ha una entrata. Purtroppo qualche problema c’è ancora ad esempio non è reale il display di attesa bus mi è capitato che non arriva ma non lo segnala. Per uno che da trent’anni non saliva sull’autobus una bela soddisfazione. Il tram deve essere prolungato e non passare da due corsie ad una nei tratti provinciale e Viale Libertà, sarebbe di una incoerenza senza precedenti al mondo, oltre che per fare i lavori il tram rimarrebbe chissà per quanto tempo fermo e le zone interessate bloccate. Sicuramente chi ha proposto e fatto il progetto sarà un Ingegnere … che conosce bene la situazione…….

    10
    0
  2. GiuseppeDaMessina 21 Dicembre 2023 17:39

    spero non si tratti del solito “tanto fumo” e “poco arrosto”. Anche oggi al capolinea zir del tram il mezzo delle 15,40 non è né arrivato né partito e sull’app risultava “servizio tranviario regolare” con il tram (invisibile) in partenza; ho provato a chiamare i n ATM sul sito senza aver alcun esito …

    10
    0
  3. A cosa tende il panegirico? A fare dimenticare che l’atm è gestita in modo discrezionale? Che se non mi sei “empatico” resti a fare la fame?
    Non siamo fessi, le favole raccontatevele tra di voi.

    9
    9
    1. Buonasera,
      abbiamo sempre sottolineato sia gli aspetti positivi sia gli aspetti negativi. Sulla discrezionalità chi ha le competenze valuterà
      Cordiali saluti

      7
      0
  4. Di certo la pedonalizzazione di Viale San Martino non c’entra nulla con il traffico, anzi paralizzerà ancora di più la città.
    Da due strade aperte, resteremo con “menza” strada aperta per tutta la città.
    Allegria !

    8
    7
  5. Ma il traffico privato viene con prepotenza bullizzato, chiudendo le strade o restringendole, così da intasarle.
    Non è mica che si rende migliore il mezzo pubblico, ma “asfaltano” il mezzo privato.
    PS: auto che a anziani e famiglie servirà comunque. Viste le zone collinari, periferiche e le Piggies, sempre più frequenti e burrascose.

    6
    3
  6. Se viene pedonalizzato il viale, il traffico auto sarà bloccato.
    Due strade principali abbiamo, una la chiudono…

    5
    4
  7. …peccato che non si indichi quanto costa un chilometro percorso e quanto sia il deficit aziendale… e chi paga il deficit … non basta indicare i km percorsi… occorre dire quanti MILIONI sono i trasportati, quanto è l’incasso dell’ ATM … tanto per capirci, se percorro 6,5 milioni di km per starci dentro con due euro a bilgietto devo trasportare TREMILIONI, 25 PASSEGGERI … A QUANTO STIAMO ???

    8
    0
  8. Occhio alla informatizzazione dei servizi la cui manutenzione se affidata a persone non competenti o trascurata o sottovalutata porta solo caos e disaffezione da parte degli utenti.
    Se si inaugura un servizio bisogna che questi funzioni e venga mantenuto come iddio comanda.

    3
    0
  9. In tutti questi anni niente semafori intelligenti x il tram.
    Ancora nessuna data prevista.
    Mi spiegate il perché???? Non riesco proprio a capirlo. Ovviamente la colpa é degli altri….. Ma vorrei capire.

    3
    2
  10. Pensandoci, tutti questi fondi europei…non dimostrano competenza o modernità.
    Ma solo fame di soldi, perché città e amministratori senza risorse, idee e progetti veri e utili per la città.
    Sono solo ideologie che creano disagi alla circolazione, e poca utilità rispetto a quella tanto pubblicizzata.

    2
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007