Strada S.Michele-Portella: giovedì via alla manutenzione ordinaria. A fine ottobre progetto di messa in sicurezza

Strada S.Michele-Portella: giovedì via alla manutenzione ordinaria. A fine ottobre progetto di messa in sicurezza

ELENA DE PASQUALE

Strada S.Michele-Portella: giovedì via alla manutenzione ordinaria. A fine ottobre progetto di messa in sicurezza

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lunedì 26 Settembre 2011 - 12:42

Questa mattina Buzzanca ha incontrato cittadini e consiglieri alla presenza dei tecnici: scandito il calendario degli interventi, si parte giovedì con la scerbatura e la pulizia della strada, poi rimozione delle microfrane. Per garantire il passaggio dei bus Atm probabile un parziale allargamento della carreggiata

Mattinata movimentata a Palazzo Zanca per discutere, a distanza di una settimana, così come stabilito dal sindaco Buzzanca (vedi correlato), degli interventi da effettuare sulla Strada Comune S. Michele-Portella Castanea. Un’arteria dove, riportando le affermazioni dell’ing.Mario Pzzino «esiste una situazione di oggettivo pericolo». Finalmente, dopo le reiterate proteste dei cittadini, “guidati” in primis dai rappresentanti di quartiere, qualcosa si muove, sia sul fronte dell’intervento di messa in sicurezza del tratto di strada interessata dal restringimento, che su quello dei lavori manutenzione ordinaria (scerbatura, pulizia strada, rimozione delle micro-frane) e del trasporto pubblico.

Ma procediamo per gradi. Presenti nel Salone della Bandiere il primo cittadino, “affiancato” dagli ingegneri Pizzino e Amato; accanto i consiglieri Caprì e Saja, e l’ing. della Protezione Civile Regionale Bruno Manfrè. Sarà quest’ultimo ad occuparsi dei lavori di messa in sicurezza facendo ricorso a fondi regionali e usufruendo della progettazione già redatta dagli uffici comunali. Ciò sulla base di un protocollo d’intesa che Palazzo Zanca ha siglato con la Protezione Civile e che permetterà un’accelerata nei tempi di intervento; secondo quanto affermato da Manfrè, i lavori potrebbero essere appaltati entro fine di ottobre e durare per i successivi due mesi, con l’inevitabile chiusura dell’arteria. Aspetto quest’ultimo che non preoccupa affatto i cittadini, desiderosi di poter finalmente attraversare un’arteria di collegamento degna di tale nome. Il progetto redatto dall’ing. Mancuso, ricalca quello del 2003, il cui importo era di circa 392 mila euro. Una cifra che però, aggiornata al nuovo prezziario regionale, farà lievitare i costi a circa 500 mila euro. Non è da escludere dunque che la Protezione Civile possa decidere di ricorrere alla redazione di un nuovo progetto dalle somme più contenute.

Passiamo poi agli altri aspetti, quelli che nell’immediato stanno più a cuore ai cittadini perché legati a questioni di pubblica incolumità e diritti primari. Buzzanca ha affidato a ciascuno dei presenti un compito ben preciso da portare a termine nel più breve tempo possibile: in merito alle microfrane (7-8 quelle presenti lungo tutta l’arteria), in parte causate dal passaggio dei cinghiali, in parte dai movimenti naturali del versante collinare, l’ing. Amato dovrà effettuare una stima degli interventi per riuscire a lavorare “in house” con mezzi e personale dell’autoparco. Sul fronte della scerbatura, il primo cittadino ha incaricato l’Ato3 di svolgere a partire da giovedì 29, per tre giorni (fino a sabato, ndr) gli interventi necessari lungo tutta la strada, mentre ha affidato a Messinambiente la pulizia delle cunette laterali.

Più complessa la situazione riguardo i servizi di trasporto pubblico, al momento impossibile da effettuare perché il restringimento della carreggiata non consente il passaggio né dei mezzi di soccorso né dei bus, con grave disagio per i piccoli abitanti di Castanea, Salice e le Masse, costretti a sveglie iper mattutine, ritardi a scuola ed estenuanti ritorni a casa. La proposta avanzata da consiglieri e cittadini è di allargare di un paio di centimetri, quelli necessari a consentire il passaggio degli autobus, il restringimento stradale, spostando il guard rail lato monte. Una possibilità che non lascia tranquilli né il primo cittadino né tantomeno l’ing. Pizzino, apparso piuttosto restio nell’accordare un provvedimento di cui, in caso di problemi, dovrebbe assumersi ogni responsabilità. Soprattutto perché, nonostante l’apposizione della dovuta segnaletica che limiterebbe il passaggio solo alle vetture “pubbliche”, il transito di tutti mezzi pesanti risulterebbe scontato, con ulteriore “aggravio” sul già compromesso asse viario dell’arteria. Ecco perché tale provvedimento dovrebbe essere supportato da un costante monitoraggio del traffico, di cui vanno però stabilite le modalità. A monte di tutto ciò, non va dimenticato l’ok da parte del dirigente del dipartimento viabilità, l’ing Manna, che tuttavia, rispetto a tale soluzione, già in occasioni precedenti, ha mostrato una netta contrarietà. La questione verrà affrontata a “quattro’occhi” domani stesso tra il primo cittadino e il dirigente, il cui benestare alleggerirebbe” decisamente pesi e responsabilità.

A rappresentare l’Atm, in assenza del commissario Alligo, il direttore d’esercizio Guglielmo La Cava a cui i tecnici hanno però chiesto certezze sul passaggio dei bus per poter nuovamente fornire i villaggi del necessario trasporto pubblico, al momento garantito solo da un Pollicino: dieci posti contro un fabbisogno di circa 5000 residenti: «Le corse verrebbero garantite dalle linee 73 e 74 – ha affermato La Cava – accorciando il giro potremmo anche intensificarne la frequenza».

Chiaro insomma il messaggio di Palazzo Zanca: dopo aver smosso mari e soprattutto monti, che almeno il gioco valga la candela. (ELENA DE PASQUALE)

(foto Sturiale)

Un commento

  1. Massimiliano Milazzo 26 Settembre 2011 19:05

    In pratica non il comune, ma la protezione civile pagherà i lavori… Non ho parole…

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