Gli ingegneri Barone e Bonatti replicano a Russo e Cardile: "Le vecchie buone abitudini..."

Gli ingegneri Barone e Bonatti replicano a Russo e Cardile: “Le vecchie buone abitudini…”

Gli ingegneri Barone e Bonatti replicano a Russo e Cardile: “Le vecchie buone abitudini…”

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sabato 06 Agosto 2016 - 22:19

I due ingegneri replicano ai consiglieri comunali del Pd Antonella Russo e Claudio Cardile che in un'interrogazione sui bandi Amam per figure dirigenziali avevano fatto riferimento alla loro presenza nei giorni dell'emergenza idrica di luglio a Calatabiano: "Facevamo il nostro dovere".

E’ singolare ritrovarsi citati in modo allusivo e diffamatorio in un articolo di giornale dopo aver fatto il proprio dovere. Ma si sa, il periodo storico è quello che è, come anche la classe politica.

Probabilmente, per qualche consigliere comunale, la presenza dell’Ufficio Direzione dei Lavori in cantiere per seguire l’intervento che in 36 ore ha ridato l’acqua a Messina è qualcosa al di fuori del normale. Qualcosa di talmente strano, per il loro modo di ragionare, da far pensare che ci sia sotto qualcos’altro.

Certamente sembrerà curioso e deplorevole, alle menti più pure, il fatto che, pur vivendo tutti a Palermo e facendo parte del tavolo tecnico istituito da AMAM nel novembre 2015 per individuare le criticità del sistema acquedottistico ed indicare le soluzioni per evitare il ripetersi di una crisi idrica per Messina, l’incontro tra il prof. Ing. Aronica e gli scriventi ingg. Barone e Bonetti sia avvenuto a Calatabiano in cantiere, dopo l’incendio dei tubi.

Effettivamente è inusuale che un professionista, che peraltro è il direttore dei lavori, svegliato alle 5:30 del mattino di un sabato di fine luglio si precipiti a Calatabiano, mobilitando il proprio collega di studio, ing. Bonetti, per evitare la possibilità del ripetersi di una gravissima crisi idrica per Messina.

Effettivamente è grave il fatto che invece di passare il fine settimana come programmato con le famiglie, ci si è ritrovati a passarlo in c/da Piraino a Calatabiano, con il Presidente ed i tecnici di AMAM, l’Assessore De Cola e le maestranze dell’Impresa, ad organizzare, seguire e verificare l’attività di ripristino del by-pass fino alla riapertura dell’acqua.

Per maggiore trasparenza andrebbe anche detto che in quei giorni il Direttore dei Lavori, cosa probabilmente gravissima per i paladini del rigore politico, ha partecipato all’incontro con il Prefetto e le massime Autorità Cittadine e di Protezione Civile, relazionando sull’andamento dei lavori di ripristino del by-pass.

Ed è da stolti avere lavorato nell’ambito del sopradetto tavolo tecnico, in stretta collaborazione con AMAM, per mappare le vulnerabilità dell’Acquedotto Fiumefreddo, redigendo uno studio innovativo e probabilmente unico nel settore acquedottistico, che ha permesso di acquisire la progettazione preliminare degli interventi di messa in sicurezza dell’adduttore.

Certamente è inconcepibile, per le usuali abitudini locali, essere dei semplici ingegneri, privi di padrini politici, del tutto esterni ed estranei alla realtà messinese; peccatori di un peccato non redimibile.

Poi, magari, si scoprirà che la vera questione è che non c’è stata la crisi, il tutto è stato risolto in tempi eccezionalmente brevi, e non c’è stato lo spazio per le polemiche sulla mancanza d’acqua ai cittadini.

Essendo abituati ad assumerci responsabilità, abbiamo ritenuto utile “confessare” le nostre cattive abitudini e recenti manchevolezze che si sommano a quelle del novembre 2015, quando precettati dal Presidente Termini, nel giro di una notte progettammo il by-pass di Calatabiano ed in 3 giorni riportammo l’acqua in città.

Purtroppo, oltre alle cattive abitudini, siamo recidivi.

Per necessaria chiarezza.

Palermo, 5.08.2016

Ing. Giovanni Barone – Ufficio Direzione Lavori By-pass provvisorio Calatabiano – Direttore dei Lavori

Ing. Cristian Bonetti – Ufficio Direzione Lavori By-pass provvisorio Calatabiano – Direttore Operativo

P.S.: Sfortunatamente per i nostri detrattori, non abbiamo partecipato ai bandi AMAM di selezione per Direttore Generale e Direttore Tecnico di cui si parla negli articoli pubblicati sulla stampa.

Chi si preoccupava di questo può stare tranquillo e così sperare che ritornino in auge le vecchie buone abitudini di una volta. Certo che, a ragionarci su, visto l’inaspettato interesse nei nostri confronti, magari la prossima volta, se ci sarà, potremmo anche partecipare.

6 commenti

  1. Per fortuna talvolta la politica è soverchiata dalle “vecchie buone abitudini”. Grazie

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  2. Per fortuna talvolta la politica è soverchiata dalle “vecchie buone abitudini”. Grazie

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  3. ahahahahahaha siete stati scoperti e vi state scusando

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  4. ahahahahahaha siete stati scoperti e vi state scusando

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  5. MessineseAttento 7 Agosto 2016 15:03

    I due ingegneri hanno colto nel segno, ma sembra trascurino che la politica, nell’occasione in questione, non è la sola delusa per la mancata emergenza; c’è anche la stampa, che si è vista sfuggire l’occasione di sfruttare la mancanza d’acqua per alimentare quella campagna elettorale, iniziata nel giugno del 2013 e che non si è mai fermata, nemmeno per un giorno. Si è toccata con mano l’amarezza di certi politici e di certa stampa, quando nei rubinetti dei messinesi l’acqua non è praticamente mai mancata, mandando in fumo i piani che avrebbero dovuto alimentare sedute di consiglio ed articoloni dalle grandi firme. Pensate, cari ingegneri, il livore di questi signorotti quando realizzeranno che il 2018 riserverà loro un’ulteriore sconfitta.

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  6. MessineseAttento 7 Agosto 2016 15:03

    I due ingegneri hanno colto nel segno, ma sembra trascurino che la politica, nell’occasione in questione, non è la sola delusa per la mancata emergenza; c’è anche la stampa, che si è vista sfuggire l’occasione di sfruttare la mancanza d’acqua per alimentare quella campagna elettorale, iniziata nel giugno del 2013 e che non si è mai fermata, nemmeno per un giorno. Si è toccata con mano l’amarezza di certi politici e di certa stampa, quando nei rubinetti dei messinesi l’acqua non è praticamente mai mancata, mandando in fumo i piani che avrebbero dovuto alimentare sedute di consiglio ed articoloni dalle grandi firme. Pensate, cari ingegneri, il livore di questi signorotti quando realizzeranno che il 2018 riserverà loro un’ulteriore sconfitta.

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