TaoFilmFest: la cordata d'imprenditori che scommette sui giovani e sul territorio

TaoFilmFest: la cordata d’imprenditori che scommette sui giovani e sul territorio

Rosaria Brancato

TaoFilmFest: la cordata d’imprenditori che scommette sui giovani e sul territorio

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domenica 27 Novembre 2016 - 23:38

Il 21 è scaduto il termine per la presentazione delle proposte per la gestione dell'edizione 2017. A scendere in campo un gruppo di messinesi, giovani, competenti, che vogliono restare nella loro terra e possono contare sul sostegno di alcune istituzioni e di investitori economici. La scommessa è portare il mondo a Taormina e non il contrario...

Non è l’unica alternativa, ma è un’alternativa seria e concreta.

Se ci giriamo indietro, al 2012, vediamo che la gestione di Taormina Film Festival è stata affidata in quell’anno inviando un semplice fax al Comitato e poi, per la quarta e quinta edizione, 2014 e 2015 si è proceduto con una proroga, senza alcun bando.

Lo storico e prestigioso Festival è stato salvato negli anni scorsi, ma il bando per l’affidamento della prossima edizione, nel 2017, l’anno del G7 a Taormina, l’anno della Città Metropolitana, ha tutte le garanzie per essere un trampolino di lancio del territorio e per dare un’opportunità reale alle nostre risorse, ai nostri talenti.

Quindi sì, la proposta presentata dal gruppo capitanato da Europa Due Media & Congress e dalla Dea Film e che vede insieme una cordata messinese, competente, professionale, appassionata, sostenuta anche da istituzioni, non è l’unica alternativa, ma è già un’alternativa per cambiare un percorso fin qui affidato in proroga e senza bandi.

Il 21 novembre era il termine ultimo per la presentazione delle istanze al bando 2.0 del Comitato di Taormina Arte con un’indicazione precisa sulla somma prevista, 750 mila euro, (probabilmente da dimostrare con fideiussioni o polizze bancarie), e sui binari per l’organizzazione del Festival.

Al precedente avviso d’interesse, finito sul tavolo di Anac e antimafia, hanno risposto 6 società. Non sappiamo quanti abbiano deciso di riprovarci la seconda volta, ma quel che sappiamo è che tra i proponenti c’è l’istanza della cordata guidata da Europa Due di Massimiliano Cavaleri, il cui curriculum nel settore delle manifestazioni culturali ed artistiche è di spessore, basti pensare al Salina Film Festival. In squadra con una società che 30 anni di esperienza nell’organizzazione di eventi e manifestazioni c’è un gruppo di giovani messinesi che fanno la spola tra la riva dello Stretto e l’Italia “esportando” le nostre idee ed i nostri talenti.

C’è B&B cinematografica di Alberto Bernava, c’è Welcom Travel, Mediterranea Eventi (già nota per il MOP, Messina Olympic Party), c’è Gianluca Mobilia, Alberto Cardile.

Sono tutti espressione del nostro territorio, lo stesso che ogni anno lascia andar via migliaia di ragazzi che fanno fortuna (e successo) altrove.

Chi ha presentato l’offerta per il Taormina Film Fest 2017 non si è scoraggiato, ha ancora voglia di investire qui. Li guarda con simpatia e con la determinazione di sostenerne le scommesse l’Università del Rettore Pietro Navarra, che sta dedicando il suo mandato al rilancio dell’Ateneo come strumento di sviluppo del territorio.

Non è un caso che dalla scorsa estate l’Ateneo abbia organizzato la cerimonia di consegna delle lauree proprio nel Teatro Greco di Taormina, puntando su una sorta di “marketing sui talenti del territorio”.

Il progetto della cordata messinese è ambizioso ma anche solido, perché c’è un gruppo di imprenditori di alto livello pronti a coprire i costi dell’edizione, la Dea Film, società di produzione cinematografica che vuol scommettere sul Taormina Film festival. Le risorse, nero su bianco, ci sono. Ci sarà anche una partnership con la Rai. Ma soprattutto c’è il progetto, che guarda Taormina e non “da Taormina”, vede in Taormina non il punto di partenza per spostare il Festival in giro per il mondo, ma fare l’esatto contrario, riportare il mondo a Taormina così com’era negli anni d’oro. In questo progetto di rilancio, sia pure ancorato allo spirito delle primissime edizioni, Messina avrà lo spazio che merita, con una sinergia fatta sui contenuti, sui luoghi artistici e culturali, senza “invadenza”. L’idea è: far tornare i turisti al Festival e non destinarlo solo agli addetti ai lavori. I turisti devono seguire tutte le tappe del Festival, devono aver modo di godere di ogni singolo appuntamento. Il Festival è nato per i turisti e non per gli addetti ai lavori, è per tutti non per una nicchia.

Proprio per questo, grazie agli sponsor, le proiezioni saranno gratuite. Non dimentichiamo che Taormina sarà sotto i riflettori a maggio con il G7, un vero e proprio “testimonial” per l’intero versante. L’obiettivo è chiamare i turisti e offrire loro spettacolo, cultura, storia, arte. Non deve più accadere che dopo la cerimonia di premiazione restino in pochi a vedere i film in concorso, solo gli addetti ai lavori. I film devono essere visti e apprezzati.

C’è poi il ritorno occupazionale per il territorio, oltre a quello per l’indotto. Un Festival deve avere un ritorno per il territorio, non essere solo un prodotto da esportare, deve diventare un abito che tutti sentono d’indossare, un’identità che tutti condividono, non un corpo estraneo per pochi giorni. Deve appartenere a Taormina, alla Sicilia, a Messina, alla gente.

I nostri politici continuano a ripetere ai giovani che la Sicilia un giorno potrà offrire loro opportunità. Questa è l’occasione per dimostrare che non sono soltanto parole, è il momento di dare fiducia a un progetto solido e ambizioso. Non lamentiamoci poi se i giovani siciliani scappano, se non hanno più fiducia nella classe dirigente e politica. La paura che vecchi sistemi di affidamento di poltrone, incarichi, progetti, ha spinto le nuove generazioni a gettare la spugna troppe volte. Stiamo diventando un Paese per vecchi e di vecchi.

La politica è anche il coraggio delle scelte.

Questi giovani hanno avuto il coraggio di provarci.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Coraggio si ma non devono dimenticarsi di Messina …gli raccomando di pensare anche alla loro citta’ di origine ….certo i catanesi non staranno a guardare considerato che hanno piu’ appoggi alla regione bhe e’sicuramente una sfida dura ……

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  2. Coraggio si ma non devono dimenticarsi di Messina …gli raccomando di pensare anche alla loro citta’ di origine ….certo i catanesi non staranno a guardare considerato che hanno piu’ appoggi alla regione bhe e’sicuramente una sfida dura ……

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  3. FANNO FESTA GLI ORGANIZZATORI DI MANIFESTAZIONI ANCHE CINMATOGRAFICHE…DA “CORTILE” AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

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  4. FANNO FESTA GLI ORGANIZZATORI DI MANIFESTAZIONI ANCHE CINMATOGRAFICHE…DA “CORTILE” AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

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