L’assessore alle Politiche Giovanili, Emanuele Bucolo, soddisfatto, dichiara: “La grande presenza e partecipazione costituisce un successo che ci ripaga i tanti sforzi organizzativi…Barcellona vuole riemergere sprigionando la propria energia positiva”.

1 giugno 2009 ore 21 circa – dopo una giornata con condizioni climatiche incerte, nuvole, vento e la temuta pioggia – ugualmente, lo spettacolo inizia, come da programma.

Barcellona trasformata nel suo aspetto, con palchi dislocati nelle varie vie del centro cittadino, agghindata più che mai, è pronta per la musica, le danze, i colori e l’allegria che, di lì a breve, sarebbero diventati il minimo comune denominatore di ogni angolo della città, fino a tarda notte.

Centinaia di artisti, associazioni di volontariato, associazioni culturali, istituti d’arte, musei, commercianti, i giovani della pastorale, tutti coinvolti per fare di quella serata qualcosa di più che una semplice “Notte Bianca”.

Una manifestazione collettiva dei barcellonesi che, aiutati dalle presenze degli abitanti dei comuni limitrofi, hanno lanciato un messaggio profondo ed importante; non solo la voglia di divertirsi, apprezzando le performance dei bravissimi artisti (che si sono esibiti proponendo musica pop, jazz, classica, etno, soul, blues, e ed ancora danza, pittura, fotografia, teatro, moda, architettura) ma soprattutto la voglia di riscattarsi,col desiderio di far riemergere la loro “Barcellona Pozzo di Gotto”, troppo spesso conosciuta e ricordata per fatti di cronaca.

Stavolta, invece, è l’arte la causa di una popolarità che Barcellona ha meritato.

Ottima l’organizzazione e la capacità ricettiva di una città che non è certo abituata a tante presenze.

Ma forse è proprio questo che i Barcellonesi vogliono, come ha giustamente affermato l’assessore Bucolo, organizzatore dell’evento: “ Barcellona vuole riemergere, sprigionando la propria energia positiva”.