Grande interesse per le preziose espressioni dell’arte russa. C'è tempo per ammirarle fino al 24 maggio nella biblioteca adiacente alla Chiesa della Madonna di Pompei
Le icone fanno parte della collezione privata “Domenico Siracusa”, sono databili tra il XVIII e l'inizio del XX secolo e sono in mostra presso la Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Messina, adiacente alla Chiesa Madonna di Pompei. Nell'affollata conferenza di presentazione è stata evidenziato da Alexandra Voitenko, docente dell'università di Messina, il ruolo dell'icona nella storia di fede del popolo russo; mentre padre Alessio Mandaniciota, monaco ortodosso e studioso, ha sottolineato il particolare legame tra Messina e il Cristianesimo Orientale che ha conservato e custodito l'iconografia come parte essenziale dell'espressione e della pratica della propria fede.
L'icona non è tuttavia una ricchezza del passato, ma una realtà che si sta riscoprendo anche in Occidente. Non è un caso pertanto che all'inaugurazione sia stata presente una delle iconografe più apprezzate al mondo, Lia Galdiolo, di origine padovana, ma da anni stabilitasi nella nostra provincia, ad Alì Terme, dove ha il suo laboratorio. L'esperta ha parlato dell'essenza dell'icona, come manifestazione della Bellezza di Dio.
La mostra proseguirà fino al 24 maggio e si potrà visitare tutte lemattine dal lunedì
al venerdì, dalle 9.00 alle 12.30 e dal martedì algiovedì, dalle 16.00 alle 18.30. Su richiesta la mostra potrà rimanere aperta anche in altri orari, telefonando al numero 329 3461208 oppure 090 57320711.