Bufera sul segretario Pd alla Leopolda "Si dimetta". Lui: "Lì solo 8 minuti"

Bufera sul segretario Pd alla Leopolda “Si dimetta”. Lui: “Lì solo 8 minuti”

Rosaria Brancato

Bufera sul segretario Pd alla Leopolda “Si dimetta”. Lui: “Lì solo 8 minuti”

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sabato 26 Ottobre 2019 - 08:09

"Ho partecipato al corteo per il popolo curdo, alla Leopolda sono finito per caso", così dichiara il segretario Pd Starvaggi. "Argomentazioni ridicole. Si dimetta", replicano i ribelli

Io alla Leopolda sono stato 8 minuti, ho chiarito l’equivoco ed ho anche convocato per lunedì l’esecutivo provinciale. Avevo prenotato il volo per Firenze in estate, quando Renzi non aveva ancora lasciato il Pd. A Firenze ci sono andato lo stesso, ho visitato Musei ed ho partecipato alla manifestazione per il popolo curdo, come dimostra anche la foto”.

Starvaggi al corteo per i curdi

Galeotta la Leopolda

Finisce nella bufera Paolo Starvaggi, segretario provinciale del Pd, per la sua presenza alla Leopolda, “immortalata” anche in una foto accanto al sindaco di Brolo Pippo Laccoto (vedi foto in apertura articolo)

I ribelli

Se nei mesi scorsi i ribelli erano capitanati da Giacomo D’Arrigo, strada facendo il gruppo si è fatto numeroso e nei giorni scorsi in 22 con una lettera hanno chiesto le dimissioni di Starvaggi. Primi firmatari: il deputato nazionale Pietro Navarra e il deputato regionale Franco De Domenico.

La visita alla Leopolda ha fatto precipitare le cose e le spiegazioni di Starvaggi non hanno affatto convinto i firmatari della lettera.

Starvaggi smorza i toni

Il segretario provinciale dem prova a gettare acqua sul fuoco ed a spiegare che ci faceva alla Leopolda 10, sebbene Firenze sia una città abbastanza grande  e ricca di luoghi da visitare.

Volo prenotato in estate

Starvaggi negli anni scorsi insieme alla moglie e ad un gruppo di amici, ha sempre colto l’occasione della Leopolda per un soggiorno a Firenze. Così ha fatto anche quest’anno, prenotando per tempo biglietti aerei e camere in hotel. Frattanto però Renzi ha lasciato il Pd ed ha creato Italia Viva, trasformando la Leopolda 10 nel momento fondativo del nuovo partito.

“Il Pd non è una caserma”

Proprio il ruolo di segretario provinciale del partito ha spinto Starvaggi  a non partecipare alla Leopolda 10:  “ l’idea che il PD non fosse una Caserma, mi ha portato a non fare comunicazioni ufficiali della mia presenza a Firenze, circoscritta ad un soleggiato weekend con amici, fatta di shopping e musei e con in animo la voglia di partecipare ad una manifestazione a sostegno del popolo Curdo organizzata da movimenti di sinistra

Alla Leopolda per curiosità

Purtroppo è accaduto che insieme ai miei amici, sabato mattina, nel tragitto per la passeggiata a piedi verso il centro siamo stati catturati dalla curiosità di passare dalla Leopolda,–spiega ancora Starvaggi ma non certo per partecipare alla Kermesse. Sono bastati 8 minuti tra l’ufficio stampa ed il piazzale laterale per fare montare un caso che va senz’altro ridimensionato”.

Galeotta è stata quindi la passeggiata in “zona rischio” ed il segretario ribadisce che quegli 8 minuti sono stati gli unici perché non ha preso parte ad altri momenti né a cene o incontri ristretti

Il corteo per i curdi

L’unico momento politico a Firenze è stata la partecipazione al Corteo a sostegno del Popolo Curdo, che ho fatto con la piena consapevolezza di quanto delicata sia questa vicenda. Sarebbe bello che il PD di Messina lo mettesse al centro di una propria iniziativa nelle prossime settimane”.

Prova a smorzare i toni ed a fornire la sua versione dei fatti al commissario regionale Losacco, ma i malumori aumentano e non basta la convocazione dell’esecutivo di lunedì per fissare le tappe della direzione e dell’assemblea, a far rientrare l’allarme.

Anzi proprio le dichiarazioni sulla partecipazione al corteo per i curdi e sulla “causalità” della sua presenza alla Leopolda, hanno fatto infuriare ancora di più i sottoscrittori della richiesta di dimissioni.

Panarello: spiegazioni ridicole

La foto che circola fa giustizia delle ridicole argomentazioni usate da Starvaggi, per giustificare la sua presenza alla Leopolda- commenta Filippo Panarello– Siamo in presenza di un gruppo di persone, tra le quali il segretario provinciale di Messina che partecipano all’evento fondativo del partito nato dalla recente scissione subita dal PD. È un comportamento inaccettabile per un segretario di partito. Voglio sperare che Starvaggi si renda conto della sfiducia che questi fatti determinano tra iscritti ed elettori del PD. Si faccia da parte, altrimenti rischia di diventare il segretario di sé stesso”.

D’Arrigo: il partito non lo conosce

Il primo a contestare la situazione d’immobilismo nel partito è stato, ormai da diversi mesi Giacomo D’Arrigo, che ora rincara la dose: “In meno di due anni Starvaggi è passato da essere il segretario eletto all’unanimità ad avere contro tutti i rappresentanti istituzionali, le cariche apicali del partito, i capigruppo, i rappresentanti delle varie sensibilità. Qui non c’è un partito che non lo riconosce più, ma che non lo conosce proprio: in due anni nessuna iniziativa, nessuna organizzazione, nessuna linea politica rispetto al comune e ai territori. Adesso insieme alla sua incapacità politica emerge anche la sua ambiguità nei confronti di più partiti. Si prenda un periodo di riposo, spenda il suo tempo per la causa curda che ha tanto a cuore, si chiarisca le idee e poi se ne parla”.

Probabilmente la presenza di Starvaggi alla Leopolda è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso rispetto a fibrillazioni pre-esistenti.

Navarra: parole ambigue

Che la questione non sia affatto chiusa lo si comprende dalle parole del parlamentare Pd Pietro Navarra: “Non credo che Starvaggi abbia chiarito alcunché. Era certamente alla Leopolda come è scritto nel documento. Capisco che ormai non si ha più rispetto per niente e per nessuno ma io forse sarò all’antica e credo fortemente sleali e piene di ambiguità le scelte di chi dovrebbe rispettare coloro che reputano la scissione di Italia Viva un errore e credono nel PD quale forza politica plurale sulla quale puntare per un futuro migliore del nostro Paese”.

De Domenico: attendo risposte serie

Analoga posizione per il deputato regionale Franco De Domenico, che evidenzia come la richiesta di dimissioni abbia unito quasi tutte le anime del partito: “Per quanto mi riguarda, quanto dichiarato da Starvaggi non risolve la questione principale, ossia la necessità, in questo particolare momento, che gli esponenti del partito non abbiano atteggiamenti ambigui e tali da indurre in confusione la nostra gente, proprio ora che un rinnovato entusiasmo accompagna il tesseramento con le nuove modalità  telematiche improntate alla massima trasparenza. Resto pertanto, in attesa quindi di una risposta credibile e seria, che temo non arrivi.

Rosaria Brancato

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2 commenti

  1. Si, il PD non è una caserma ma con un simile segretario neanche una bocciofila !

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    1. Starvaggi è stato eletto segretario quando il PD era in una condizione totalmente diversa da oggi. Inoltre il suo contributo non ha risolto nessun problema organizzativo non sono stati celebrati j congressi cittadini non sono stati eletti i segretari cittadini, la direzione è stata convocata 3/4 volte in tre anni. Politicamente ad oggi il partito non ha una sua visibilità programmatica e quindi dinnanzi a tali risultati che sono sotto gli occhi di tutti, farebbe bene a dimettersi per il bene del partito ed a prescindere dalla sua comunque politicamente deplorevole ed ambigua presenza alla Leopolda di Renzi. Lasci subito la segreteria provinciale e consenta una democratica ricostruzione congressuale con il nuovo tesseramento on.line che si chiuderà a fine anno.

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