L’obiettivo era trasferire il titolo in città. Una volta aggiudicato il ramo sportivo all’Acr, il ritiro
In merito a quanto rivelato ieri dall’attuale presidente dell’Igea Virus Immacolato Bonina, circa una trattativa intercorsa nelle scorse settimane per la cessione del club di Barcellona Pozzo di Gotto ad un gruppo rappresentato dall’avvocato Carmelo Santoro, lo stesso legale precisa in una nota:
“E’ vero che ho contattato Bonina per trattare l’acquisizione della società Igea Virtus. Prima dello svolgimento dell’asta per la cessione del ramo sportivo dell’Fc Messina, infatti, ho ritenuto coltivabile l’idea di un trasferimento del titolo sportivo dell’Igea a Messina, stante (a mio avviso) la non percorribilità della strada ‘asta’ e la volontà del Bonina di non continuare a fare calcio a Barcellona. Dopo lo svolgimento dell’asta, però, ho ritenuto non più coltivabile questo proposito, che ho sempre subordinato al fatto che l’FC non fosse in grado di andare avanti. Ho sempre detto a tutti che non sarei mai stato io ad affossare l’FC e quindi, dopo l’asta, mi sono ritirato in buon ordine (tra l’altro: da tifoso del Messina ero contento che si sia trovato qualcuno in grado di far vivere l’FC)”.
Infine un ulteriore precisazione: “Non ho contattato Bonina in nome e per conto di Cazzaniga, ma di una cordata di imprenditori disponibili ad investire nel calcio a Messina”.
E.R.