L'episodio accade nel post-partita di Robur – Sportinsieme. Il direttore di gara Greco prima convalida un gol allo scadere, poi negli spogliatoi torna sui suoi passi e “referta- l'1-1. Cosa sarà successo?

Nei campi dilettantistici, si sa, ne succedono di tutti i colori. Ma quanto accaduto sabato scorso in I categoria a Letojanni ha dell’incredibile. La partita tra i padroni di casa della Robur e lo Sportinsieme di S. Teresa di Riva si conclude 1-2 dopo un gol segnato allo scadere dagli ospiti, convalidato dall’arbitro, il sig. Massimiliano Greco (nella foto) di Messina, nonostante una dubbia posizione di fuorigioco. Qualche polemica di rito, poi tutti a prendere un tè caldo, come direbbe un noto telecronista sportivo.

Ma qui viene il bello. Circa venti minuti dopo il triplice fischio l’arbitro chiama nel suo spogliatoio i capitani delle due squadre e comunica la sua decisione clamorosa: il risultato finale è 1-1, come riporterà lo stesso Greco nel suo referto, non firmato però dal presidente dello Sportinsieme Domenico Saglimbene, che minaccia addirittura il ritiro della sua società dai campionati. Greco, secondo quanto affermato dal dirigente in un comunicato stampa, avrebbe creato «in tal modo un grave e pericolosissimo precedente».

Rimane il dubbio su cosa sia mai potuto succedere in quei venti minuti, tanto da indurre Greco a rivedere la sua iniziale decisione di convalidare il gol dell’1-2. Pressioni esterne? Un primo, storico caso di moviola sotto la doccia? Se ne riparlerà certamente, anche perché il fatto è già stato posto all’attenzione dei vertici della Figc.