Calcio, Fc Messina riparte in silenzio dalla serie D

Calcio, Fc Messina riparte in silenzio dalla serie D

Simone Milioti

Calcio, Fc Messina riparte in silenzio dalla serie D

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giovedì 26 Agosto 2021 - 06:30

Dopo la non riammissione in serie C il Football Club Messina deve ricostruire la squadra da zero, per la panchina c'è Carmelo Mancuso, il vice di Costantino

MESSINA – Un’estate turbolenta in casa Football Club Messina, il club giallorosso aveva concluso bene sul campo la stagione infilando 7 vittorie consecutive, arrendendosi solo all’Acr Messina in campionato. Ma vincendo i playoff del girone I di serie D. La squadra allenata da Massimo Costantino aveva fatto il suo sul campo e i giocatori si erano costruiti la possibilità comunque di partecipare alla serie C tramite ripescaggio.

La palla così a metà luglio è passata alla società che, tramite il vicepresidente Santi Cosenza al termine della stagione, aveva rilasciato affermazioni circa la possibilità, data quasi per certa in quell’occasione, di essere in serie C.

Ma di lì a qualche giorno l’esito della negativo della domanda di riammissione e il dito puntato contro la società. Colpevole, secondo alcuni tifosi arrabbiati, di aver preso in giro la piazza presentando una fidejussione non regolare. Alla fine proprio sulla parte economico-finanziaria la domanda è stata respinta.

Football Club riparte dalla D

Bisognava completare l’iscrizione alla prossima serie D per presentare domanda di ripescaggio in C. Quindi la società di Rocco Arena ripartirà gioco forza dalla serie dilettanti. Il presidente giallorosso non appare in pubblico a Messina da metà aprile; per la finale dei playoff era stato impossibilitato a venire, motivazione positività al Covid. Le successive fasi riguardo il ripescaggio erano state commentate sui social con una storia in cui aveva scritto “keep calm”. Nel frattempo Santi Cosenza, vicepresidente che vive a Messina, è diventato direttore generale del Football Club e sta seguendo personalmente queste delicate fasi di ripartenza.

Ripartenza perché in vista della serie D 2021/2022 il Football Club dovrà ripensare interamente a staff e squadra. Molti giocatori protagonisti nello scorso biennio sono andati via e l’allenatore Massimo Costantino non se l’è sentita di continuare senza il suo blocco di fedelissimi. Così la società, a metà agosto, dopo aver dato il benvenuto a Lorenzo Speziali, nel consiglio di amministrazione, e confermato Cesar Grabinski, quale direttore sportivo, ha iniziato un lento processo di ricostruzione dello rosa a partire dallo staff tecnico.

Difficoltà per l’organico

La ricerca del nuovo allenatore fino a qualche giorno fa sembrava ormai una difficoltà archiviata. Non era ancora ufficiale ma c’era la disponibilità di Antonio Soda, ex allenatore del Gozzano. Si stava preparando il ritiro estivo della squadra a Cori in provincia di Latina a partire dal 23 agosto. Ma all’ultimo per motivi personali di Soda la panchina è rimasta vacante, l’allenatore non se la sentiva di venire a Messina lavorando lontano dalla famiglia. La dirigenza ha così puntato sul vice di Costantino, Carmelo Mancuso, che sarà promosso alla guida della prima squadra.

Riguardo l’organico al momento sembra che il solo Cristian Agnelli resterà in riva allo Stretto tra i big del Football Club. L’ultimo doloroso colpo è stato l’addio del capitano Ciccio Lodi che ha firmato con l’Acireale. Riguardo ai nuovi che arriveranno non ci sono notizie certe ed ufficiali da una società che ormai comunica molto poco. A dimostrazione di ciò basta pensare che, dopo le dimissioni di Antonio Caroè, l’Fc Messina non ha ancora un addetto stampa, e se ce l’ha non l’ha comunicato.

Per il mercato Grabinski starebbe trattando giocatori stranieri come gli attaccanti Milan Basrak e Jaime Siaj; i difensori Esteban Goicoechea e José Carlos Aliaga; e circolavano voci circa l’arrivo del portiere rumeno Alexandru Borbei. Vedremo col tempo quali saranno effettivamente i colpi che piazzerà il ds giallorosso in vista della prossima stagione.

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Un commento

  1. E che senso ha seguire una squadra che, anche se vincesse il campionato, non potrebbe iscriversi in serie C per mancanza di soldi. Ormai abbiamo constatato che il più grande pallunaru (che racconta balle) di Messina non è messinese. I pallunari non sono degni di fede perché continueranno sempre a raccontare balle

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