«Messina ha una grande tradizione calcistica e non può essere svenduta in cambio di qualche grande evento annuale»: la lettera di un tifoso

«Messina ha una grande tradizione calcistica e non può essere svenduta in cambio di qualche grande evento annuale»: la lettera di un tifoso

«Messina ha una grande tradizione calcistica e non può essere svenduta in cambio di qualche grande evento annuale»: la lettera di un tifoso

venerdì 09 Gennaio 2009 - 10:52

Lo sfogo del supporter giallorosso prende spunto da un articolo apparso sulla Gazzetta del Sud all'indomani della protesta inscenata dai tifosi fuori dallo stadio in occasione della partita Juventus-Monaco

La protesta inscenata dai tifosi del Messina fuori dallo stadio san Filippo in occasione della manifestazione “I° trofeo città di Messina- che ha visto scendere in campo, giorno 6 gennaio, i campioni di Juventus e Monaco, come sempre ha diviso e fatto discutere. Da un lato c’è chi ha definito “incivile- il comportamento dei supporters giallorossi accusati di aver rovinato uno dei pochi appuntamenti importanti per la città. Ma dall’altro c’è chi invece invita a riflettere qualche secondo in più sul perché i tifosi abbiano deciso di organizzato la tanto criticata protesta all’esterno di quello che, fino a qualche anno fa, era per molti lo stadio dei sogni.

E tra questi Carlo Ziino che dopo aver letto un articolo pubblicato sul quotidiano cittadino “La Gazzetta del Sud-, prende una posizione netta, invitando proprio coloro che hanno additato di vandalismo i tifosi del Messina a domandarsi e soprattutto a ricordare da dove si origine tale e tanta amarezza. Di seguito il testo intergale della lettere scritta dal supporter biancoscudato.

Aprendo la Gazzetta del Sud, mi sono trovato a leggere un articolo, o per meglio dire un trafiletto, sulla protesta attuata dai tifosi del Messina giorno 6 gennaio allo Stadio San Filippo. L’articoletto a firma di Giuseppe Palomba traccia un identikit dei manifestanti molto chiaro a chi legge, li definisce incivili, rovina spettacolo, vandali che macchiano una cornice -meravigliosa- con 22.000 sportivi festanti. Che tristezza leggerlo. Al di là dell’episodio dell’auto che tutti condanniamo, i tifosi del Messina, i Veri Tifosi del Messina hanno l’unica colpa di dire pubblicamente di chi sono le responsabilità, di non mandarle a dire: gli insulti al sindaco e alla famiglia Franza, ex proprietaria del F.C. Messina sono il risultato di scelte scellerate e di decisioni avventate.

Il nostro sindaco pochi giorni fa ha dichiarato di non aver organizzato il capodanno in piazza (dopo anni in cui persino i commissari riuscivano a organizzarli in poco tempo) perchè le casse comunali sono asfittiche, e che i Messinesi avrebbero apprezzato quel gesto. Lo stesso sindaco però spende 50.000 € per far venire la Juventus a Messina, per una partita per la quale sono stati venduti a Messina solo 3500 biglietti su 22.000. Questi 50.000 € spesi per spettatori provenienti per la quasi totalità da fuori Messina sono uno schiaffo a tutta la città, davvero non potevano avere migliore uso? Servizi sociali, manutenzione di strade, scuole o impianti sportivi, aiuti alle famiglie, non erano prioritari? Lo stesso capodanno in piazza per i messinesi non era molto più importante?

E quando poi leggo i giornali cosa trovo? Trovo articoli che minimizzano la protesta di un gruppo di innamorati del Messina. Perchè non si dà risalto al fatto che nessuno degli -sportivi festanti- in curva sud è stato infastidito dai tifosi? Che questi sono entrati in curva pagando il biglietto per 10 minuti di manifestazione, che nessun fastidio è stato arrecato agli spettatori presenti nel settore occupato, che gli stessi spettatori in curva al nostro ingresso hanno applaudito, che il fumogeno lanciato in campo (nonostante sia stato sbagliato lanciarlo, su questo non si discute) era ad almeno 10 metri da Buffon, il quale non lo ha quasi degnato di uno sguardo? Queste cose andrebbero dette, i Messinesi devono saperle. Queste sono le cose importanti, non il fatto che il sindaco stia progettando di portate l’Inter o il Milan in estate, il fatto è che un sindaco DEVE dare priorità ai bisogni della sua Città. Messina vuole una sua squadra di calcio, Messina non è Barcellona Pozzo di Gotto, Messina calcistica ha una grande tradizione che non può essere svenduta in cambio di qualche grande evento annuale.

Questo vorrei sentire dalle tv locali, questo vorrei che la nostra stampa dicesse ai suoi lettori, non che distogliesse l’attenzione dai veri problemi per un fumogeno e due calci. Perchè non ci si chiede il motivo per cui quei tifosi erano là? Perchè non si chiede al sindaco se conosce bene quale siano le aspettative della tifoseria invece di scrivere solo (altro episodio comunque deprecabile) che hanno preso a calci la sua macchina? I nostri mass media dovrebbero tormentare il sindaco affinchè si adoperi per trovare una soluzione, è stato il sindaco ad avallare contro la volontà della città l’iscrizione del F. C. Messina alla serie D, non i tifosi.

Siamo stanchi di subire umiliazioni, di sentire quello che dovrebbe essere il nostro sindaco annunciare l’arrivo della juventus, che fa passerella nel nostro stadio di fronte a spettatori di altre provincie o di altre regioni, permettendo, umiliazione nell’umiliazione, che il portiere del Messina nell’intervallo pari i rigori dei tifosi estratti! Se il S. Filippo deve essere usato solo come contenitore di eventi, e non per far giocare il nostro Messina, allora demoliamolo e costruiamoci dei palazzi, almeno daremo case a chi non ne ha.

Carlo Ziino

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