L’Atm tocca il “minimo storico”: in servizio solo 18 autobus e 4 tram. Miloro "media" con i sindacati ma non basta

L’Atm tocca il “minimo storico”: in servizio solo 18 autobus e 4 tram. Miloro “media” con i sindacati ma non basta

L’Atm tocca il “minimo storico”: in servizio solo 18 autobus e 4 tram. Miloro “media” con i sindacati ma non basta

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venerdì 07 Settembre 2012 - 06:44

Uil,Orsa ed Ugl : «Siamo arrivati al punto di non ritorno, chi ha sottovalutato il problema se ne assuma la responsabilità politica e amministrativa». Miloro prova a dare risposte ai rappresentanti sindacali, ma il Comune in questo momenti non ha liquidità

«Siamo ormai al capolinea, anche la dirigenza dell'azienda alza bandiera bianca e prende atto dell'impossibilità di pagare gli stipendi arretrati e garantire il servizio alla cittadinanza». Così in un comunicato congiunto Lasagni , Barresi e Alizzi di Uil , Orsa e Ugl .

I tre rappresentanti sindacali denunciano che in servizio giornaliero ci sono attualmente solo 18 autobus e 4 tram, «minimo storico ed emblema di un complessivo fallimento gestionale a cui non si sono per tempo trovate opportune soluzioni».

«Proprio alla vigilia della ripresa delle scuole, con il parco mezzi ridotto all'osso e problemi manutentivi, si rischia il caos cittadino e reputiamo sia doveroso – sostengono ancora Lasagni , Barresi e Alizzi riferire al prefetto il rischio tangibile di assistere ad un'interruzione dolosa, prevedibile e consapevole del servizio di trasporto pubblico cittadino».

Lasagni , Barresi , Alizzi ricordano, inoltre, che i lavoratori sono in arretrato di due mensilità ed il 50% della quattordicesima. «Con assoluto spregio di ogni legittimo diritto alla retribuzione viene partorita – continuano Uil – Orsa e Ugl – una delibera di giunta datata 7 agosto che prevede l'accredito di solo 1 milione 333 mila euro, insufficiente a coprire neppure la metà del dovuto e senza contributi previdenziali, ed il tutto inoltre senza alcuna copertura finanziaria , pertanto per l'ennesima volta i lavoratori Atm , discriminati anche rispetto gli altri dipendenti comunali, resteranno a tasche vuote».

«Da subito avevamo denunciato – continuano i sindacalisti – che ci era stata presentata lo scorso 20 agosto da Innovabic – una scatola vuota e non un serio piano di rilancio e trasformazione dell'Azienda – il tutto a soli fini propagandistici – oggi all'indomani delle dimissioni del Sindaco – a conferma di ciò – e' calato il silenzio assoluto – e temiamo che si voglia far cadere tutto nell'oblio della fase commissariale , il tutto sulla pelle di lavoratori e utenti. Crediamo – proseguono – Lasagni , Barresi, Alizzi che il Commissario debba prendere atto del fallimento gestionale dell'Azienda e rassegnare unicamente come atto dovuto le proprie dimissioni avendo per troppo tempo fatto da parafulmine alla sconsiderata politica di questa amministrazione che volge al termine e che, come abbiamo sempre sostenuto, ha solo mirato a procrastinare nel tempo ogni soluzione nel tentativo – oggi realtà – di lasciare la patata bollente dell'Atm alla prossima amministrazione».

In tarda mattinata, il vicesindaco Orazio Miloro ha incontrato le organizzazioni sindacali , che hanno ribadito «la necessità di reperire le risorse necessarie alla manutenzione dei mezzi al fine di assicurare un minimo di trasporto pubblico alla città e garantire il pagamento delle spettanze arretrate ai dipendenti ormai esausti». Il vice-sindaco – fa sapere Pino Foti della Cgil al termine dell’incontro– ha comunicato ai rappresentanti sindacali che martedì verificherà, sulla base delle entrate, se vi è la copertura per erogare la cifra di 1,3 milioni di euro, recentemente deliberata dalla Giunta. Tuttavia, secondo il rappresentante sindacale la somma non è sufficiente a coprire l’intera retribuzione, in quanto servirebbero 1,7 milioni di euro. Senza contare che resterebbero da pagare arretrati e 14esima. Il Comune non ha liquidità e la soluzione è più che mai lontana.

13 commenti

  1. il programma di Buzzanca è stato completato al 99,9%… evidentemente questo comprendeva anche la dismissione completa del trasporto pubblico e della raccolta dei rifiuti!

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  2. ma che notizia E’ ? perchè l’ATM esiste ancora? Risolve tutto MILORO esperto del momento,ma sempre grande spertu..

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  3. puzza di bruciato 7 Settembre 2012 08:19

    Secondo me tutti questi mezzi bastano a trasportare quell’esercito di nulla-facenti(non tutti cmq) che si pappano lo stipendio senza fare una cippa.
    Almeno gli straordinari sono diminuiti?!!!!

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  4. Una azienda di trasporti che abbia dirigenza, mezzi e personale scadenti merita di fallire.

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  5. Nel progetto di innovabic se non mi sbaglio si parlava di creare una bad company.
    Voglio vedere quali saranno gli asset da salvare, forse neanche i bicchieri di plastica dei distributori automatici nella sede di Via La Farina.

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  6. Le chiacchiere non sono giovate mai a nulla ed hanno costruito colo illusioni e false aspettative.
    L’Atm da anni è in bancarotta con i bilanci di esercizio dal 2003 non approvati dal Consiglio Comunale, con il bilancio di esercizio 2009 nemmeno esaminato e con due “non pareri” da parte degli organi di revisione contabile (quello dell’azienda e quelloo, a pagamento, esterno). Ma per gli amministratori tutto rientrava nella normalità e la trasformazione dell’azienda in società per azione avrebbe sanato tutti i problemi. Ma poiché i “Conti” si fanno con i numeri ed i numeri non sono chiacchiere, questi sono i risultati. Aspettiamo, adesso, che arrivi al Comune il Commissario Regionale e speriamo che, assieme al collegio sindacale sia dell’Atm che del Comune facciano chiarezza sulle reali condizioni finanziarie degli enti citati, quella chiarezza che né Sinatra (invitato, senza ricevere alcuna risposta, dal giornalista D’Amico a fare chiarezza sui conti del Comune) né Buzzanca (che aveva promesso, ma che non ha mantenuto, ai cittadini messinesi l’operazione verità sui conti del Comune) hanno voluto fare chiarezza per fare emergere gli eventuali responsabili dei disastri finanziari in cui navigano, da anni, sia l’Atm che il Comune. Saremo vigili ed attenti degli eventi che seguiranno con l’arrivo del Commissario e ciò per il bene delle istituzioni che hanno il dovere il dovere di operare al servizio dei cittadini messinesi.

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  7. E qualcuno parla di Area Metropolitana. Ma dove in una citta che non riesce ad avere un servizio di trasporto cittadino degno di tale nome, vergognarsene è il minimo che si possa fare.
    Però a me vengono due domande: 1) ma possibile che politici,sindacalisti tutti, tecnici, ecc. non sono stati in grado di fare nulla di veramente concretto solo per dispetto “politico” all’attuale amministrazione?

    2) Lo stipendio dei nr. 1, 2 , 3, 4, 5, ecc. della dirigenza dell’ATM, sicuramente molto buono, vogliamo scomettere che è sempre stato garantito? In fin dei conti con un servizio così efficente mi pare il minimo.
    Ma una seria inchiesta da parte della Procura a quando?

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  8. Salvatore Vernaci 7 Settembre 2012 11:52

    L’argomento ATM va affrontato con serietà, con cognizione di causa e soprattutto positivamente. Le soluzioni ci sono. Ci sono state per Catania e Palermo, ci devono essere per Messina, noi non siamo di meno. La legge 148 del 14 settembre 2011 (che ha il titolo “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”) e la legge di stabilità 2012. imponevano agli Enti Locali di valutare, entro il 12 agosto 2012 e in ogni caso prima del conferimento o del rinnovo della gestione dei servizi, la realizzabilità di una gestione concorrenziale dei servizi: l’attribuzione dei diritti in esclusiva è limitata ai soli casi in cui la libera iniziativa non possa soddisfare i bisogni della comunità. La norma, inoltre, stabilisce che il conferimento della gestione del servizio può essere effettuata a imprenditori, individuati attraverso procedure competitive di evidenza pubblica oppure a società miste, a condizione che al partner privato – selezionato attraverso una gara – sia riservato almeno il 40 per cento del capitale sociale. Resta del tutto ESCLUSA la possibilità di una gestione diretta o di un affidamento cosiddetto “IN HOUSE”, cioè a società direttamente controllate dall’ente locale.
    Quindi la legge di stabilità impone agli enti locali di aprire i servizi pubblici alla concorrenza.
    Intanto, per superare questo momento di difficoltà, se l’Ente non è’ in grado di far fronte ai pagamenti, per mancanza di liquidità, perché non ricorre, eccezionalmente, ad anticipazione di tesoreria?…
    L’unica via, al Comune di Messina, per uscire dall’impasse è la trasformazione dell’ATM in S.p.A., previo accollo dei debiti da parte del Comune. Infatti è il Comune che risponde, in modo illimitato, dei debiti contratti dalle proprie Aziende municipalizzate e dalle Società, ove il Comune sia azionista unico o, pro quota. (Corte dei Conti – Del. 30 ottobre 2006 n. 17). Il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri comunali, i Dirigenti, i Revisori dei conti, gli Organi ed i direttori generali dei C.D.A delle Aziende muncipalizzate, gli Organi delle Società partecipate, ciascuno, secondo le competenze, rispondono dei provvedimenti adottati o della mancanza di controllo, per la gestione dissennata dell’Azienda o Società, che si è concretizzata nel non rispetto delle regole di sana ed economica gestione, che potrebbero avere provocato danno erariale al Comune”. (Corte dei Conti, Sez. I – Giurisd. Centrale, -sentenza del 21 settembre 2011 n. 402).
    Il Consiglio Comunale, per deliberare la trasformazione dell’ATM in S.p.A., deve preventivamente: 1) conoscere la posizione debitoria dell’ATM.; 2) verificare se il bilancio comunale ha risorse di parte corrente e sufficiente avanzo di amministrazione per poter procedere alla copertura dei debiti dell’Azienda; 3) procedere al riconoscimento ed all’accollo dei debiti fuori bilancio, riconoscibili, a norma dell’art. 194 del T.U.E.L. ed alle eventuali azioni di rivalsa per quelli, giuridicamente, non riconoscibili 4) lasciare il patrimonio aziendale alla costituenda S.p.A.
    Una volta trasformata in S.p.A., si prenderà atto che soldi non ce ne sono e bisogna attingere alla imprenditoria privata sana che ha voglia di scendere in campo.
    La cessione di quote minoritarie di proprietà a investitori privati creerebbe un immediato sollievo per la finanza pubblica locale
    Il Comune di Messina, durante la gestione Commissariale del dott. Gaspare Sinatra, aveva preso già contatti con una rinomata società francese, grande operatore di trasporto urbano, che aveva manifestato significativo interessamento per la mobilità di Messina. Perché non riallacciare quei contatti?… Ormai i trasporti pubblici interni di diverse Città italiane (Genova, Belluno, Roma, Napoli, ecc… )sono gestite o hanno in corso trattative con Società straniere, perché la gestione diretta dei trasporti pubblici, economicamente e funzionalmente, non è più possibile.

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  9. X Salvatore Vernaci.pERCHè NON RIALLACCIARE QUEI RAPPORTI?? PERCHE’ MESSINA SI BASA SU BUDDACI “IMPORTATI”. E NON CONVIENE A QUESTI POLITICANTI,PERCHE’ SAI COM’E’? UN RACCOMANDATO AL MESE LO POSSONO SEMPRE FICCARE DENTRO AD UNA AZIENDA COMUNALE. SONO VOTI CHE PESANO.

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  10. Messina….13 Citta’ d’Italia…….
    Ma quando ci metteranno in condizione…di poter dire..fiero di vivere in questa Citta’….
    e non si tratta della solita lamentela del messinese buddace….
    e neanche posso consolarmi..nel pensare che altre
    Citta’….sono nelle nostre stesse condizioni( parlasi soprattutto di Citta’ del sud…sara’ una coincidenza..?)…

    non pretendo di fruire di un servizio di trasporto pubblico…..tipo Parigi…ma quantomeno un servizio che mi possa far pensare..ops..oggi lascio la macchina a casa……ed arrivo puntuale al lavoro…..
    chiedo troppo..?
    p.s. ancora penso al programma completato al 99%………….

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  11. dimenticavo….18 bus e 4 tram..!!!!!!!!!orrore……………
    ma tutti glia altri dipendenti.. autisti..durante il giorno cosa
    fanno……per non parlare degli amministrativi e dirigenti….

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  12. ma se fallisce tutti quelli che giocano a carte negli uffici e officine dove andranno a giocare a villa dante?Certo che no,si arrampicheranno sul duomo chiedendo stipendio,non lavoro.A messina 118 comune provincia atm e monnezza sono la vergogna dell esser lavoratore.

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  13. Per i sindacati c’è ” …. il rischio tangibile di assistere ad un’interruzione dolosa, prevedibile e consapevole del servizio di trasporto pubblico cittadino”.
    Non credo ci sia bisogno di andare dal prefetto.
    Sulla base di questa dichiarazione intervenga d’ufficio la magistratura e faccia piazza pulita di politici, dirigenti e se è il caso di dipendenti.
    Credo che non si possa commentare diversamente la dichiarazione dei sindacati.
    “Dolo” e “Consapevolezza” nell’interruzione di un servizio pubblico che i cittadini finanziano pagando le tasse che aumentano ogni anno.
    Come dire tutti sanno che c’è chi rema contro e nessuno fa niente.
    Ma che stato democratico è questo?
    Dove sono quelli che vogliono cambiare le cose e chiedono ai cittadini il voto, parlando di decenni di mala politica dei soliti noti che continuamente si candidano e ahimè vengono eletti?
    Inondate giornali e TV di comunicati stampa chiedendo un repulisti radicale, caxxo!!!!
    Muovetevi voi e la magistratura!!!!

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