Furci Siculo. "Tra maggioranza e sindaco siparietto da farsa, vadano a casa"

Furci Siculo. “Tra maggioranza e sindaco siparietto da farsa, vadano a casa”

Carmelo Caspanello

Furci Siculo. “Tra maggioranza e sindaco siparietto da farsa, vadano a casa”

Tag:

venerdì 23 Dicembre 2016 - 08:28

Il capogruppo Rigano dopo le ultime vicissitudini ha chiesto in Consiglio le dimissioni del primo cittadino che replica: "Resto sino alla fine del mandato, vado via nel 2018 anche perché i numeri sono dalla mia parte". Il sindaco non ritratta e rilancia sulle dichiarazioni oggetto di un pesante documento della stessa maggioranza: "Tutti sapevano come andavano le cose con i dipendenti, anche i consiglieri"

FURCI. “Il siparietto tra la maggioranza e il sindaco, Sebastiano Foti, rasenta la farsa. Questa Amministrazione comunale finisce qui. Il primo cittadino compia un atto di umiltà e si dimetta”. Le parole del capogruppo di minoranza Francesco Rigano tuonano a margine di un Consiglio comunale scivolato via senza sussulti, in un’aula gremita di dipendenti e cittadini curiosi di conoscere l’epilogo di una crisi, l’ennesima, creatasi tra la maggioranza e il sindaco.

“Alla luce di quanto accaduto nel corso della consiliatura ed in particolare nell’ultimo anno – ha esordito Rigano – dal rimpasto in Giunta alla fuga di diversi consiglieri dalla maggioranza per finire all’ennesimo atto di sconfessione del primo cittadino consumatosi mercoledì sera da parte dello stesso gruppo maggioritario, credo che l’Amministrazione sia giunta al capolinea. Siamo al culmine di vicende grottesche. In virtù di ciò – ha aggiunto il capogruppo di opposizione – al sindaco, che non ha più l’autorevolezza per portare avanti la sua funzione, non resta che dimettersi. Il paese è alla deriva. E le dimissioni sarebbero un grande gesto di umiltà”. La replica di Foti è stata perentoria: “Non mi dimetto, arriverò alla fine del mandato. Anche perché – sottolinea – i numeri sono dalla mia parte”. La riunione del Consiglio comunale di ieri sera ha messo il sigillo a due giorni convulsi.

La giornata è stata caratterizzata dalla remissione delle deleghe nelle mani del primo cittadino da parte dell’assessore Alessandro Niosi (Pubblica istruzione, Cultura, protezione civile, Arredo urbano e Viabilità). Un gesto forte che fa seguito di poche ore ad un documento della maggioranza con il quale si sconfessa il sindaco relativamente all’affermazione che il gruppo era a conoscenza della denuncia nei riguardi dei dipendenti comunale, per la quale 65 impiegati risultano indagati. Il primo cittadino in aula non ha smentito le dichiarazioni come chiedeva la maggioranza. Le ha chiarite e rilanciate, sostenendo che “la decisione è stata presa dalla Giunta all’unanimità, ma anche il gruppo di maggioranza sapeva di cosa stesse accadendo in municipio e dei controlli che avevamo avviato innanzitutto come amministratori senza tuttavia sortire gli effetti sperati. Controlli finalizzati ad accertare il comportamento degli impiegati”. Il clima è rimasto teso in aula e fuori, durante e dopo il Consiglio. Ed è lo specchio dell’aria che si respira nel Palazzo e in paese in questo Natale surreale.

Carmelo Caspanello

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007