Roccalumera. "In aula arrivano i debiti fuori bilancio, finalmente la verità"

Roccalumera. “In aula arrivano i debiti fuori bilancio, finalmente la verità”

Roccalumera. “In aula arrivano i debiti fuori bilancio, finalmente la verità”

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giovedì 20 Dicembre 2018 - 07:04
IL CASO

ROCCALUMERA – Il Consiglio comunale ha portato in discussione ben sette proposte di delibere di riconoscimento di debiti fuori bilancio, riguardanti forniture, sentenze e spese legali, risalenti agli anni dell’Amministrazione guidata dall’attuale sindaco Gaetano Argiroffi (2013, 2014,2015, 2016 e 2017), la cui legittimità viene riconosciuta soltanto ora.

Alcune proposte all’ordine del giorno sono state rinviate anche dietro richiesta dei consiglieri di minoranza Rita Corrini, Tiziana Maggio, Ivan Crement e Antonio Scarci, in quanto inerenti forniture e lavori eseguiti nel 2017 e 2018 per un ammontare di quasi 300mila euro, non accompagnate da tutta la documentazione necessaria per il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio. Altre proposte, invece, sono state rinviate su richiesta della maggioranza. “Il nostro auspicio – esordisce il capogruppo di minoranza, Rita Corrini – è che il prima possibile i consiglieri comunali siano messi nella condizione di poter esprimere serenamente il proprio voto riconoscendo all’unanimità la legittimità dei debiti attribuendo così quanto giustamente dovuto a tutte quelle ditte e professioni che hanno effettuato una prestazione nell’interesse dell’ente ed hanno portato un’utilità a tutta la cittadinanza”.

La minoranza più volte aveva richiesto di conoscere la situazione debitoria dell’Ente “considerato che era risaputo e sotto gli occhi di tutti che molti lavori o forniture eseguite – spiega Corrini – non erano stati accompagnati da alcun provvedimento di copertura finanziaria. Gli amministratori, invece, tramite comunicati stampa ed affermazioni in Consiglio comunale avevano cercato di mascherare il tutto facendo credere che non ci fossero debiti”.

In Consiglio, invece, dopo una ricognizione “certa e, speriamo, definitiva, elaborata dagli uffici – chiosa il capogruppo dell’opposizione – ci si è trovati di fronte alla presenza di debiti certi, liquidi ed esigibili risalenti ai precedenti esercizi finanziari: debiti che l’Amministrazione Argiroffi ha contratto o dei quali, nonostante formalmente a conoscenza, non ha voluto informare per tempo i consiglieri comunali impedendo, di fatto, di adottare le scelte economico-programmatiche di competenza propria del Consiglio comunale.

Perché mai questa scelta poco oculata – si chiede la minoranza – che non ha consentito di pagare per tempo le imprese o i professionisti che hanno prestato la loro opera o fatto forniture per l’Ente? La verità è venuta a galla inesorabilmente. Appare dunque evidente che il mancato riconoscimento e il tempestivo pagamento ha influito di certo sull’attendibilità dei bilanci e dei rendiconti dell’Ente, atteso che tali debiti non figurano nell’apposito indicatore per la dovuta valutazione ai fini della deficitarietà, consentendo così all’Amministrazione di mascherare l’effettiva situazione debitoria. C’ è da rilevare che anche la Corte dei Conti ha censurato tale prassi, attestando la presenza di una grave situazione debitoria, la cui entità potrebbe avere serie ripercussioni sulla situazione generale dei conti del Comune e sull’attendibilità dei bilanci approvati nel corso degli anni”.

Il gruppo di minoranza, pur rilevando la presenza delle superiori criticità “per senso di responsabilità ha espresso il proprio voto favorevole, invitando nel contempo l’Amministrazione, per il seguito, a procedere tempestivamente al riconoscimento dei debiti fuori bilancio onde evitare che si verifichino altre situazioni in cui il consiglio comunale non possa esprimersi preventivamente e tempestivamente in ordine alla legittimità del debito. Ancora una volta, purtroppo – conclude il capogruppo Rita Corrini – il Consiglio comunale viene svilito del proprio ruolo non essendo stato messo nelle condizioni di poter scegliere e programmare: speriamo, per il futuro, che il Consiglio tutto si riappropri del proprio ruolo per il bene del nostro paese ed il futuro dei nostri concittadini”.

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