Il Comune era stato condannato dal Tar a demolire tutta la striscia in cui sorgono i giochi e l'adiacente passerella, per realizzare l'accesso ad un fondo privato. Raggiunto l'accordo
S. TERESA. “Dopo più di 30 anni si chiude finalmente una triste pagina di storia santateresina e credo che possiamo ritenerci più che soddisfatti”. A parlare è il sindaco, Danilo Lo Giudice. Il riferimenti è a Piazza Marina militare d’Italia, da tutti conosciuta come piazza Bianca, che sorge sul lungomare nella zona Bucalo. E’ il principale luogo di ritrovo nei mesi estivi, e non solo. Il Comune era stato condannato dal Tar a demolire tutta la striscia in cui sorgono i giochi e l'adiacente passerella, per realizzare l'accesso ad un fondo privato. “Dopo aver perso tutti i gradi di giudizio – spiega il sindaco, Danilo Lo Giudice – è stato nominato un commissario prefettizio, con il compito di dare seguito ai lavori come stabilito dal giudice ovvero mediante demolizione di tutta l'area giochi per bambini compresa la passerella, e realizzazione di una strada carrabile all'interno della piazza con una spesa di circa 200 mila euro. Si sarebbe persa definitivamente quasi metà della stessa piazza”.
Il sindaco Lo Giudice evidenzia che “con un po' di buona volontà da entrambe le parti e facendo prevalere il buon senso, siamo riusciti a divenire ad una soluzione, in quanto avevo già espresso l'assoluta contrarietà a fare questo intervento ancorché ormai inevitabile di fronte un giudizio di ottemperanza. Si è concordato – prosegue il primo cittadino -un risarcimento in favore del ricorrente di 180mila euro con realizzazione di una apertura d'ingresso lato piazza ripristinando un vecchio diritto riconosciuto da tutti i vari gradi di giudizio. Così possiamo dire di aver speso qualcosa in meno e comunque aver salvato la nostra piazza. Sono felice di poter annunciare ciò – sottolinea Lo Giudice -. Sarebbe stato incredibile solo pensare di dover privare la comunità di uno spazio così importante per di più dedicato ai bambini. Ringrazio il commissario Lione, l’architetto Trimarchi con il suo avvocato Benvenga e il professore Tommasini che ci ha assistito in quest'ultima fase. Adesso dobbiamo dare seguito ai vari adempimenti concordati con il verbale”.
Carmelo Caspanello
