Impasse sul bilancio 2015 e dissesto dietro l’angolo. Zaccone:«Siamo organo di controllo»

Impasse sul bilancio 2015 e dissesto dietro l’angolo. Zaccone:«Siamo organo di controllo»

Danila La Torre

Impasse sul bilancio 2015 e dissesto dietro l’angolo. Zaccone:«Siamo organo di controllo»

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domenica 24 Aprile 2016 - 22:06

Contattato telefonicamente, il presidente dei revisori commenta la conferenza stampa convocata dal sindaco Accorinti. E sulle criticità riscontrate nel documento contabile spiega:« Scriveremo nella relazione ciò che emerge. Se i dati a preventivo 2015 sono diversi dal preconsuntivo 2015, nel 2016 il bilancio non è reale». LA GALLERY DI GIOVANNI ISOLINO

«Il Collegio è un organo di controllo e svolge la propria attività in assoluta serenità. Ogni forma di pressione rispetto alle serene valutazioni del collegio non troverà impreparato l'Organo da me presieduto, che naturalmente non risponderà certo alle indicazioni del soggetto controllato». Il presidente del Collegio dei revisori dei conti, Dario Zaccone –contattato telefonicamente – commenta con queste parole la conferenza stampa convocata dal sindaco Renato Accorinti sabato sera alle 23 e tenutasi ieri mattina, domenica 24 aprile, nella sala Falcone-Borsellino, alla presenza di tutta la giunta ma anche del segretario/direttore generale Antonio Le Donne e del ragioniere generale Antonino Cama, i quali hanno comunque preferito non sedersi al tavolo ma “mimetizzarsi” tra il pubblico presente (vedi qui).

«Non so come leggere questa conferenza stampa durante le delicate fasi di redazione del parere che verrà depositato nei tempi segnati dalla consegna dell'ultima versione del bilancio, avvenuta il 22 aprile 2016», aggiunge Zaccone.

Annunciata nel comunicato stampa notturno come «un’operazione verità e trasparenza», e in tal senso avevano fatto quasi ben sperare i grossi faldoni appoggiati sul tavolo dall’assessore Luca Eller (vedi foto di Giovanni Isolino), la conferenza stampa a Palazzo Zanca si è trasformata, o probabilmente lo era già nelle intenzioni, in un appuntamento urgente e improcrastinabile per lanciare un messaggio subliminale, neanche troppo subliminale, indirizzato in primis al Collegio dei revisori dei Conti e in secundis al Consiglio Comunale, che ha già reagito (vedi qui). Dopo aver spiegato che tutte le carte sono in regola, che la procedura di redazione del bilancio è avvenuta in maniera assolutamente legittima, che i revisori hanno ottenuto tutta la documentazione richiesta e dopo aver sentito Eller pronunciare le seguenti dichiarazioni: «se ci fossero porcherie, io stesso le denuncerei alla Corte dei conti e alle Autorità competenti», si è arrivati a quello che è sembrato essere il vero ed unico scopo della conferenza stampa domenicale: invitare Dario Zaccone, Giuseppe Zingales e Federico Basile a dare subito parere al bilancio senza cercare il pelo nell'uovo. L’assessore Eller è andato addirittura oltre, dando anche indicazioni precise su come dovrebbe essere il pronunciamento dell’Organo di revisione: « il parere può essere positivo, anche se con una serie di rilievi».

Dichiarazioni di fronte alle quali il presidente dei revisori dei conti Zaccone alza un muro, anzi un doppio muro “difensivo”. Rispetto ai tempi e alla fretta messa dall’amministrazione spiega: «Noi non concordiamo scadenze con l'amministrazione, a meno che non si voglia impedire il controllo. Ma ciò non credo sia nella volontà dell'amministrazione, anche perché configura un reato». Per il pronunciamento tanto atteso, Zaccone ipotizza comunque «almeno 10 giorni dalla consegna del 22 aprile».

Nonostante il tentativo della giunta Accorinti di caricare sulle spalle dei revisori dei conti il peso enorme di un eventuale dissesto nel caso in cui il bilancio non sarà approvato celermente ed i 70 milioni di euro dei trasferimenti statali resteranno bloccati nelle casse del Ministero dopo la fatidica data del 30 aprile, il Collegio dei revisori mantiene una linea dura, che viene giustificata con motivazioni squisitamente tecniche .

Alla base di questo scontro tra amministrazione e revisori c’è infatti lo sforamento delle spese nel 2015 rispetto ai dodicesimi del bilancio 2014. Secondo l’amministrazione – come messo nero su bianco nel documento di asseverazione inviato all’Organo di revisione venerdì 23 aprile – lo sforamento c’è stato solo in due capitoli e si tratta comunque di impegni che se non fossero stati assunti avrebbero causato danni patrimoniali all’ente. Tuttavia, per Zaccone, Zingales e Basile i capitoli “sforati” sono 9, con un disallineamento contabile tra il previsionale 2015 ed il preconsuntivo 2015 che – secondo loro – l’amministrazione dovrebbe colmare per garantire la veridicità al documento economico-finanziario. Sul punto Zaccone è molto chiaro: «Scriveremo nella relazione ciò che emerge. Se i dati a preventivo 2015 sono diversi dal preconsuntivo 2015, nel 2016 il bilancio non è reale».

Il presidente dei revisori lancia, inoltre, una frecciatina al sindaco Accorinti, il quale in un recente comunicato stampa aveva affermato testualmente che «il bilancio deliberato risponde in pieno ai criteri di veridicità, congruità, attendibilità e coerenza previsti dall’art. 239 del testo unico degli enti locali». « Mi fa piacere – replica Zaccone – che il sindaco abbia già acquisito conoscenze di diritto degli enti locali tali da affermare con certezza il rispetto dei dettami dell'art. 239 del Tuel».

Dopo le dichiarazioni del presidente dei revisori è evidente che l’attuale situazione di stallo si potrà sbloccare solo se una delle due parti cederà e asseconderà le richieste dell’altra parte: in pratica, o la giunta modifica il bilancio secondo le indicazioni dell’Organo di revisione oppure deve essere quest’ultimo a sposare la tesi sostenuta dall’amministrazione ed accontentarsi della semplice asseverazione, senza una nuova versione del bilancio, dando comunque parere favorevole.

In alternativa, ed è una ipotesi presa in considerazione da sindaco ed assessori, il Collegio dei revisori potrebbe rilasciare in tempi brevissimi il proprio parere negativo passando la palla direttamente al Consiglio comunale, che sarebbe a quel punto chiamato ad adottare il documento finanziario in presenza di un parere non favorevole («il parere dei revisori è obbligatorio ma non vincolante», ha ricordato Eller). I vari gruppi politici hanno già fatto sapere come la pensano: sono convinti che l’amministrazione stia giocando ad un pericoloso scaricabarile, caricando su revisori e consiglieri comunali il peso di un eventuale default, con l’unico scopo di scrollarsi di dosso le proprie responsabilità.

Danila La Torre

12 commenti

  1. 10 giorni,240 ore,per emettere un parere su “carte” che già si conoscono perfettamente ed in una situazione così critica?Immagino che Zaccone per non dimettersi l’8 aprile,oltre che per senso di responsabilità,l’abbia fatto perchè riteneva che vi fossero i margini per concludere positivamente questo travagliatissimo parto.L’Amministrazione avrà fatto i suoi sbagli e commette sempre l’errore di giocare le partite importanti all’ultimo minuto però anche lavorando giorno e notte cerchiamo di accelerare i tempi.Se non vi è altra strada che il dissesto ditelo e facciamola finita,inutile prolungare oltre,altrimenti rimbocchiamoci le maniche e diamo una risposta ad una città in agonia.

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  2. 10 giorni,240 ore,per emettere un parere su “carte” che già si conoscono perfettamente ed in una situazione così critica?Immagino che Zaccone per non dimettersi l’8 aprile,oltre che per senso di responsabilità,l’abbia fatto perchè riteneva che vi fossero i margini per concludere positivamente questo travagliatissimo parto.L’Amministrazione avrà fatto i suoi sbagli e commette sempre l’errore di giocare le partite importanti all’ultimo minuto però anche lavorando giorno e notte cerchiamo di accelerare i tempi.Se non vi è altra strada che il dissesto ditelo e facciamola finita,inutile prolungare oltre,altrimenti rimbocchiamoci le maniche e diamo una risposta ad una città in agonia.

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  3. Interviste, spettacoli. Basta. Lavorate in silenzio. Adesso ognuno faccia ciò che ritiene giusto. Poi chi dovrà ( il consiglio) lo farà. Basta con annunci e proclami. Basta.

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  5. il sindaccccoo ha acquisito conoscenze di diritto? si il diritto di prendere l’indennità,di pigliare per il c..o i cittadini, di fare morire la città,il diritto dell’arroganza.Mentre “issu” free Tibet ,Messina “frigge”.Non ci vuole tanto ad ammettere che non si è capaci.se mi dicono di fare “u scarparu” ,o rispondo NO!!! so solo fare l’ortolano e coltivo cetrioli per i babbasuni-

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  6. il sindaccccoo ha acquisito conoscenze di diritto? si il diritto di prendere l’indennità,di pigliare per il c..o i cittadini, di fare morire la città,il diritto dell’arroganza.Mentre “issu” free Tibet ,Messina “frigge”.Non ci vuole tanto ad ammettere che non si è capaci.se mi dicono di fare “u scarparu” ,o rispondo NO!!! so solo fare l’ortolano e coltivo cetrioli per i babbasuni-

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  7. Messina Prima di Tutto 25 Aprile 2016 17:15

    li voglio proprio vedere quelli che verranno..
    Siete in una vergognosa prematura macchina elettorale..

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  8. Messina Prima di Tutto 25 Aprile 2016 17:15

    li voglio proprio vedere quelli che verranno..
    Siete in una vergognosa prematura macchina elettorale..

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  9. Eller è un palestrato, ci vuole dei muscoloni per spingere in alto quel mucchio di cartacce-

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  10. Eller è un palestrato, ci vuole dei muscoloni per spingere in alto quel mucchio di cartacce-

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  11. Niu niu… e u cuntu finìu… ma non vi pare sia il caso di mettere davvero la parola fine a questa sceneggiata?

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  12. Niu niu… e u cuntu finìu… ma non vi pare sia il caso di mettere davvero la parola fine a questa sceneggiata?

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