Cavalcavia sequestrati sulla A20, assoluzione per i dirigenti del Cas

Cavalcavia sequestrati sulla A20, assoluzione per i dirigenti del Cas

Alessandra Serio

Cavalcavia sequestrati sulla A20, assoluzione per i dirigenti del Cas

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sabato 08 Novembre 2025 - 15:08

I sigilli scattarono tra il 2020 e il 2021. Ecco il verdetto per gli allora quadri del Consorzio

Messina – Assoluzione per tutti, per non aver commesso il fatto. Ha deciso così la Corte d’appello (presidente Mangano) alla fine del processo per i dirigenti e il presidente del Consorzio autostrade siciliane (in carica all’epoca dei fatti) imputati per la mancata manutenzione ai cavalcavia della A20 che la Procura di Messina sequestrò nel 2021.

Il verdetto

Scagionati in secondo grado, quindi, l’allora direttore generale Salvatore Minaldi, Salvatore Pirrone (allora direttore dell’area tecnica d’esercizio), Giovanni Raffa e la presidente Alessia Trommino. In prima battuta il Tribunale di Barcellona, nel 2024, li aveva invece condannati ad un paio di mesi di arresto. In attesa di leggere le motivazioni, pare di intuire che la Corte d’appello di Messina abbia ragionato partendo dalla tesi dei difensori. Gli avvocati Danilo Santoro, Fabrizio Mandanici, Giovanni Calamoneri, Andrea Peluso e Antonio Paladino hanno infatti sottolineato che il reato contestato, ovvero l’omessa manutenzione, non era fondato e che comunque non fosse dei quadri dirigenti la responsabilità diretta ed effettiva.

Il clamoroso sequestro

I sigilli scattarono a più riprese tra il 2020 e il 2021 e riguardavano praticamente tutti i cavalcavia della Messina-Palermo ricadenti nella provincia di Messina. Per vagliare le singole responsabilità, inizialmente ipotizzate per 4 indagati, quelli sotto processo fino alla sentenza in oggetto appunto.

Furono poi le varie procure competenti per territorio a chiudere il cerchio degli accertamenti sui cavalcavia di competenza, poco più di 10 per quanto riguarda quelli ricadenti nella competenza della Procura di Barcellona, che in primo grado ha chiesto ed ottenuto 4 condanne. A preoccupare la Procura di Barcellona erano stati in particolare lo stato delle così dette selle Gerber e i mancati interventi effettuati successivamente, nonché i controlli effettuati dall’Anas che, a differenza dei consulenti della magistratura, non avevano evidenziato criticità.

Cavalcavia a rischio crollo?

Dopo il clamoroso sequestro, il Cas spiegò che gli interventi di manutenzione erano già stati predisposti.

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